Ma sia Van Rompuy che Olli Rehn contestarono le misure “per come erano state fatte”. Perchè Hollande aveva alzato le tasse ai super-ricchi, perché aveva alzato le tasse sulle rendite finanziarie, perché aveva dimezzato i costi della politica, aveva aggredito, decurtandoli, gli stipendi dei grossi manager pubblici e il risparmio così ottenuto invece di investirlo per rifinanziare le proprie banche lo aveva dirottato nell’istruzione pubblica, nella ricerca scientifica, nella salvaguardia e cura del patrimonio artistico nazionale, avviando un piano di recupero del territorio e di sostegno per la disoccupazione intellettuale, quest’ultima (per la Francia) una priorità assoluta di cui occuparsi.
Purtroppo il mondo è in mano ai ricchi, che si liberano facilmente di chi gli sta sul culo.
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Infatti la risposta è puntualmente arrivata dall’agenzia “indipendente” Standard & Poor’s che ha deciso di retrocedere la Francia, portando il giudizio sul merito di credito del Paese da AA+ a AA.
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