La paura contro il senso di colpa

La paura della guerra, dello scontro, di perdere tutto da un momento all’altro, dell’aggressione fin dentro casa che è il fallimento del diritto (ne cives ad arma ruant, giusto?). E di questo fallimento, in maniera assolutamente ipocrita e codina, si dà la colpa ai cittadini. Per utilizzare una metafora calcistica, se la squadra perde è colpa dei tifosi che guardano la partita in tv (cosa che pure si sente in giro, eh). Questa paura si fa rabbia in superficie ma è disperazione profonda. E in Francia cerca conforto in Marine Le Pen.

Ma dall’altra parte c’è il senso di colpa. Per secoli l’Europa ha portato la guerra nel mondo. Gli europei hanno affamato, distrutto, straziato e violentato il pianeta. Tutte le peggiori nefandezze sono responsabilità europea e per un assurdo sillogismo giustificato solo da certa retorica d’impostazione ultraprotestante, è responsabilità personale di ogni cristiano nato da Lisbona a Vladivostok. È un continuo decostruire e ricostruire, spiluccare storia, digerire presente e vomitare ideologismi. Alla fine ci si convince d’essere eredi del Male si diventa consapevoli d’aver da scontare l’inferno anziché di vivere una vita. Questi dannati stanno dalla parte di Macron. 

La sfida elettorale non è Macron – Le Pen. Anzi, non pare manco una sfida. Uno spasmo dell’anima, morente, europea. La paura contro il senso di colpa, spettacolari fuochi fatui contro l’avanzata del deserto di quei tartari che aspettano un tram chiamato Cambiamento.

http://www.barbadillo.it/65165-francia-il-dramma-di-uneuropa-senza-anima-dietro-lo-scontro-le-pen-macron/

Autore: redattorecapo

associazione culturale Araba Fenice fondata a Bondeno (FE)

1 commento su “La paura contro il senso di colpa”

  1. Nel 2017 sono stati sterminati in questi orrendi modi settanta coltivatori, in 345 assalti alle fattorie (sempre più sofisticati, di stile militare) nel silenzio generale; del secondo massacro del 2017, avvenuto a febbraio, si sa perché la coppia era inglese e quindi ne hanno parlato i media britannici, anche la BBC. Sue Howart, 64 anni, e il marito Robert Lynn, 66, stavano dormendo nella loro fattoria a 150 chilometri da Pretoria quando, alle 3 di notte, sono stati sorpresi da tre assalitori; i quali hanno torturato il marito con un cannello ossidrico, lo hanno accoltellato selvaggiamente, per fargli confessare dove teneva il denaro (non ne aveva in casa); alla donna hanno bruciato la faccia col cannello. Poi hanno caricato i due, feriti, sul loro camioncino e li hanno portati nella savana. Il marito l’hanno abbandonato con un sacco nero legato alla testa, perché morisse soffocato; alla moglie hanno sparato alla testa (l’autopsia scoprirà che le avevano ficcato un sacco di plastica nella gola). La donna, portata all’ospedale, è morta dopo due giorni di agonia. Il marito, miracolosamente sopravvissuto, ha potuto raccontare com’è andata.
    http://www.maurizioblondet.it/sudafrica-via-tutti-bianchi-5-anni-massacrati-anche/

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