Silenzio, si massacra

I Sauditi hanno bombardato tutte le istallazioni di produzione alimentare in Yemen. La marina e l’aviazione saudita hanno distrutto la quasi totalità delle infrastrutture del porto di Sanaa e prendono di mira tutte le navi che tentano di entrare o uscirne. Alcune navi di soccorso ufficiali sono autorizzate a passare, ma hanno difficoltà a scaricare per mancanza di gru. Le zone controllate dalla ribellione vengono letteralmente affamate dai sauditi e dai loro alleati. La situazione umanitaria è catastrofica : di lamentano più di 10 000 vittime – cifra verosimilmente ampiamente sottostimata – cui conviene aggiungere i 18 milioni di Yemeniti afflitti dalla carestia e dalle epidemie, a causa del blocco imposto dalla coalizione. E’ assolutamente stupefacente che solo un numero ridottissimo di osservatori internazionale e di media parlino di questa guerra quasi genocida in cui Riyadh è impegnata. Quasi nessuno ha denunciato i massacri e le distruzioni compiute dall’aviazione saudita, nemmeno la stampa internazionale e gli Stati occidentali. La diplomazia e i media francesi si sono a torto indignati per quanto accadeva ad Aleppo, dove pure i jihadisti si erano abbandonati a gravi violenze contro la popolazione civile. Ma non dicono niente dello Yemen, dove i componenti della coalizione violano senza alcuna esitazione tutte le convenzioni di Ginevra. Evidentemente c’è un motivo : gli Stati Uniti forniscono le informazioni, i rifornimenti in volo, armamenti e munizioni ai loro alleati sauditi. E la Francia e il Regno Unito appoggiano questa operazione. Soprattutto, Riyadh ha minacciato l’ONU di non partecipare al finanziamento dell’attività di soccorso se avesse denunciato questa guerra. D’altronde il Consiglio di Sicurezza ha votato – con la significativa eccezione della Russia – il 16 aprile 2015, la legittimazione dell’aggressione che rientrerebbe nel capitolo 7, e questo è uno scandalo che scredita l’ONU. Gli Occidentali, col loro restare deliberatamente silenziosi sulle atrocità commesse dall’Arabia saudita e i suoi alleati in Yemen, sono complici di un crimine contro l’umanità.

https://www.controinformazione.info/silenzio-si-massacra/

Syriana

Il governatore della provincia di Deir Ezzor, Mohamad Ibrahim Samra, ha denunciato le intenzioni dei paesi occidentali di prendere il controllo delle risorse petrolifere e di gas della Siria con il pretesto della lotta contro il terrorismo. Questo è il vero obiettivo delle potenze occidentali anche se cercano di nascondere la verità ai propri popoli ma “i fatti vengono alla luce poco a poco”. “La società europea, dopo le tante menzogne diffuse sul conflitto in Siria, inizia a essere consapevole del coinvolgimento dei propri governi nell’appoggio fornito ai terroristi e tagliagole in questo paese. Ormai questo non è più un segreto”, ha detto Samra. Samra ha inoltre spiegato che “la lotta della fazione appoggiata dagli USA (SDS) formata da curdi e arabi, contro il Daesh non è stata altro che una rappresentazione teatrale“. “I gruppi del Daesh lasciavano il territorio che veniva subito occupato dalle FDS e così cambiavano i ruoli. La verità è che entrambi i gruppi sono alleati degli USA“, ha dichairato il governatore. Il politico ha ricordato quando la coalizione diretta dagli USA aveva bombardato l’Esercito siriano a Deir Ezzor nel settembre del 2016 (con 70 morti fra i militari siriani) ed i terroristi poterono lanciare una grande offensiva e quasi circondarono la base aerea situata nella zona. Dopo pochi mesi l’aviazione USA era  tornata a bombardare le forze governative nell’est della provincia di Homs per impedire che queste si avvicinassero alla frontiera irachena. Altrettanto è avvenuto nella provincia di Deir Ezzor. Il gioco della coalizione USA di appoggiare i gruppi terroristi per guadagnare terreno di fronte all’avanzata dell’Esercito siriano è ormai chiaro e scoperto.

https://www.controinformazione.info/la-coalizione-usa-cerca-di-impadronirsi-dei-pozzi-di-petrolio-e-gas-nellest-della-siria/

Africanizzazione

Lo Stato si è arreso alla delinquenza e ritiene la sensibilità e i diritti degli immigrati più importanti della sicurezza e del mantenimento dell’ordine nelle nostre città. A quanto pare non bastano gli stupri, le rapine e le violenze diffuse a svegliare i nostri governati: bisogna forse aspettare che i profughi si armino ed inizino a terrorizzare intere comunità, appropriandosi di pezzi interi del nostro Paese, perché i benpensanti della sinistra mondialista che (ancora per poco) ci governano si decidano a fare qualcosa? Ma forse anche allora i compagni di sinistra proporranno come soluzione il dialogo con gli invasori, l’educazione civica nei centri d’accoglienza, i corsi di integrazione e cultura africana nelle scuole, l’elargizione di sussidi e case popolari agli immigrati e l’accoglienza diffusa. Le notizie che giungono dall’Inghilterra (e che in Italia i media politicizzati si guardano bene dal divulgare) sono drammatiche: ci dicono che sul nostro Paese si addensano minacciose le nubi della guerra civile e che gruppi di criminali armati si preparano a costituire delle enclavi etniche. Questo governo idiota ha avuto un ruolo centrale nel favorire questo rischio. Quello stesso governo che pensa di prevenire episodi di violenza regalando case e sussidi ai profughi prima di sgomberarli dagli edifici occupati abusivamente.

Migranti violenti ed arrabbiati

Per quello che mi riguarda ritengo intelligente correre ai ripari prima che la situazione degeneri ulteriormente, ed è per questo che suggerisco di commissariare militarmente le zone rurali e i quartieri delle città ad alta concentrazione di immigrati, naturalmente dando pieni poteri ai nostri soldati e ai loro comandanti e sospendendo la giurisdizione ordinaria, al fine di riportare ordine, regole e pulizia nelle zone d’Italia che l’alleanza Pd-Vaticano-Cooperative-Ong ha sostanzialmente regalato a bande di clandestini violenti e pericolosi. Tempi eccezionali richiedono misure eccezionali: la sicurezza è un bene primario che lo Stato ha il dovere di garantire, a prescindere da considerazioni boldriniane sui presunti diritti degli immigrati. Il primo diritto è quello degli italiani alla sicurezza e alla vita: uno dei tanti di cui questo governo catto-comunista si è dimenticato. Bruno Battaggia Bandolino

https://www.controinformazione.info/stampa-britannica-territorio-italiano-a-rischio-tribalizzazione/

Sussurri e grida nell’Europa dei ricchi

e l’elite italiana si è fatta viva per prima, ansiosa di trascinare il Paese nel tritacarne sostenendo che proprio all’Italia tocca il compito di sostenere la Merkel azzoppata e premere sull’acceleratore delle riforme euro liberiste. Un tentativo penoso che parte dalla criminalizzazione dell’Afd, subito divenuto nazista da parte dei noti clown dell’informazione che nemmeno di chiedono come mai sia stato creato e supportato un governo nazista in Ucraina, ma anche patetico perché cerca di superare la marginalizzazione dell’Italia, marginalizzandola ancora di più nella sua dipendenza da Berlino.

il Simplicissimus

macron merkelMacron aveva scelto proprio la giornata di oggi per parlare del rilancio dell’Europa in senso neo liberista, sicuro che la Merkel avrebbe vinto e che avrebbe trovato al di là del Reno spalle abbastanza forti da reggere il suo gioco di prestigio volto al proprio e agli altri elettorati: dare l’illusione di cambiare in qualche modo le regole ferree della Ue, ma con l’intenzione di dare un’ultima spallata al residuo potere degli stati eliminando il “paralizzante unanimismo” di Bruxelles e invocando un ministero europeo delle finanze che di fatto toglierebbe ai vari Paesi anche i residui di autonomia fiscale e di bilancio. Insomma l’ennesima sniffata di neoliberismo fingendo che sia zucchero, ma anche una buona dose di micragnosa grandeur visto che il tutto darebbe una rilevanza  assoluta all’ensemble Germania – Francia

Non so adesso cosa dirà, probabilmente farà qualche cambiamento di circostanza visto che le alleanze a cui la Merkel…

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Neonazisti?!

Ora, analizziamo AfD: dicono che è un partito neo-nazista, o così sottilmente – ad arte – ce lo vogliono fare percepire. Bugia enorme, almeno secondo chi scrive. Ma avete visto il profilo della sua leader, Alice Weidel? Donna, omosessuale, convive con una donna immigrata (dello Sri Lanka, lssia immigrata), ha lavorato per Goldman Sachs ed Allianz, è stata consulente economica in mezzo mondo, parla diverse lingue incluso il cinese. Diciamo che Alice il mondo globalista lo conosce bene.

Insomma, A Voi sembra nazista una così? No, direi anzi che sembra lontanissima dal nazismo. In compenso è realista, di molto. Ma viene attaccata.

Quello che tutti voi dovreste chiedervi è il perchè di questo attacco, con accuse che non hanno nulla a che vedere con il neonazismo. Che invece viene tirato ignobilmente in causa. Queste sono bugie, crasse. Perchè ce le propinano? Chiedetevelo.

E state ai fatti: non fatevi abbindolare dai media, documentatevi, fatevi un’idea (i mass media devono solo essere utilizzati per recepire un fatto accaduto, non per interpretarlo). Cominciate a considerare il fatto che i media – o meglio i loro editori – possono avere interessi a raccontarvi delle balle, già questo sarebbe un traguardo grandissimo.

E poi usate il vostro cervello, che – credetemi – ce l’avete di sicuro anche voi, sebbene non siate abituati ad adoperarlo.

Tempi difficili ci attendono.

https://scenarieconomici.it/propaganda-e-bugie-contro-afd/

ONU

Corea del Nord. Verrebbe da ridere, se non fosse tragico, vedere un Tale seduto su un arsenale di 7.500 Bombe Atomiche che ne minaccia un altro che ne ha tre e vuole proseguire nel suo armamento nucleare. Se la questione fosse posta sul piano dei rapporti di forza non ci sarebbe nulla da eccepire. Ma gli americani hanno la pretesa di metterla sul piano del diritto e per questo hanno ottenuto dall’Onu nuove, dure, sanzioni contro Kim Jong-un. Sulla base di quale diritto la Corea del Nord non può avere la Bomba e Israele, nel complice silenzio generale, sì, il Pakistan sì, l’India sì, il Sudafrica sì, mentre Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia quest’arma micidiale la posseggono praticamente da quando è stata inventata? E’ chiaro che a Kim Jong-un l’Atomica serve come deterrente perché lui e il suo Paese non facciano la fine dell’Iraq di Saddam Hussein e della Libia di Muhammar Gheddafi. Anche Kim potrebbe dire, legittimamente: “Corea first”.

Nel suo discorso alle Nazioni Unite Donald Trump ha anche demolito, di fatto, l’Onu e la sua funzione: l’Onu o è americana o non è. Non ne aveva bisogno. Ci avevano già pensato i suoi predecessori. Aveva cominciato il democratico Bill Clinton nel 1999 aggredendo, contro la volontà dell’Onu, la Serbia di Slobodan Milosevic, paracomunista, ma forse sarebbe meglio dire socialista, e comunque cristiana ortodossa, aveva proseguito George W. Bush nel 2003 invadendo e occupando l’Iraq, contro la volontà dell’Onu, e ha completato l’opera, per ora, Barack Obama concorrendo nel 2011, contro la volontà dell’Onu, a eliminare Gheddafi, disarticolando la Libia.

E, allora, chi è lo ‘Stato canaglia’?

Massimo Fini

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=59523

Veleni e vaccini

Il Pfas, composto chimico originato dalla fusione di solfuro di carbonio e acido floridico creato nel 1938, viene usato industrialmente per impermeabilizzare di tutto, dai giacconi agli smartphone, alle padelle, alla carta da pizza, agli sci e le aziende che lo utilizzano sono concentrate nelle regioni summenzionate dove gli scarichi degli impianti chimici vengono riversati nei fiumi ed entarno così nel circolo alimentare.
Dai primi risultati che emergono dai controlli clinici iniziati a gennaio su ragazzi e ragazze di 14 anni residenti nel triangolo dei veleni veneto le concentrazioni di Pfas e Pfoa variano da 70 fino a 300 nanogrammi per grammo e sarebbero senza dubbio preoccupanti, se gli organismi preposti alla tutela della salute avessero dedicato la loro attenzione all’argomento e si fossero premurati di fissare delle soglie limite per questo genere di veleni.
Il governo invece, impegnato nella vaccinazione di massa senza dubbio più redditizia, non solo non si è preoccupato di affrontare i risvolti medici del problema, ma non ha neppure ancora ritenuto necessario mettere a bilancio gli 80 milioni necessari per i primi interventi strutturali sulle reti idriche.
La Regione Veneto, assalita con tempismo quando ventilò di prorogare l’inamissibilità a scuola dei bimbi non vaccinati, ma ignorata bellamente qualora si tratti di affrontare problemi concreti, sta pensando (come ventilato dal governatore Zaia) di emanare in proprio una legge che fissi i limiti nella concentrazione degli inquinanti, dal momento che lunedì scorso il Ministero della Salute (nonostante l’invito a provvedere da parte del ministero dell’Ambiente) ha respinto la proposta di realizzare una direttiva nazionale e un conseguente monitoraggio in tutto il Paese, sostenendo che il problema Pfas sarebbe concentrato solo nelle quattro province di Vicenza, Rovigo, Venezia e Padova, mentre in realtà non è affatto così.
Insomma quando non c’è un vaccino da testare o una multinazionale farmaceutica da compiacere, la salute degli italiani diventa un fattore trascurabile, soprattutto qualora ci siano in gioco gli interessi di altre multinazionali, come la ICIG che ha sede in Lussemburgo e distribuisce veleni in Italia, insabbiandone le conseguenze, con l’aiuto di un governo compiacente.
Marco Cedolin

De-escalation?

Il generale Sergei Rudskoi,  capo del dipartimento operativo principale al quartier generale russo, infatti, ha comunicato:

“Nonostante gli accordi firmati ad Astana il 15  settembre,   miliziani di Jabhat al-Nusra ed unità a che si sono unite […]  hanno sferrato una offensiva di grande scala contro le posizioni del governo […]  ad Hama nella zona di de-escalation di Idlib   a cominciare dalle  del mattino del 19 settembre […] Secondo  i dati in nostro possesso, l’offensiva è stata iniziata dai servizi di spionaggio americani per bloccare l’avanzata delle truppe del governo ad est di Deir Ezzor”.

Qualche ora dopo, la cosa è stata ribadita ad un livello più alto, con una esplicita  minaccia. Il generale Igor Konashenkov , portavoce del ministero della Difesa di Mosca: “La Russia ha detto in modo inequivoco alle forze USA nella base di Al Udeid (Qatar) che non  tollererà nessun colpo d’artiglieria dalle aree dove sono stazionate le “forze democratiche siriane” […]. Spari provenienti da quelle posizioni saranno soppressi con tutti i mezzi necessari”. Ovviamente sapendo che là ci sono gli americani.

Cadaveri di terroristi dopo l’intervento degli Spetsnaz e dell’aviazione russa.

Come dice The Saker, “un attacco organizzato dagli Usa in una zona che si supponeva di de-escalation, con in più un tentativo di catturare soldati russi, eleva la doppiezza americana ad un livello totalmente nuovo”,  ed anche l’esibizione del suo gansterismo – di cui del resto non si vergogna, come dimostra  il discorso da gangster che Donald Trump ha fatto, o gli hanno fatto fare, all’ONU: “L’Iran è uno stato canaglia economicamente vuoto, il cui export principale è la violenza…il mondo si unisca a noi a chiedere che il governo iraniano cessi il suo cammino di guerra e distruzione”, per poi promettere di “totally destroy  North Korea”..

Le meschine operazioni americane in Siria hanno  lo scopo (secondo osservatori ben informati)  “di mantenere le  forze del governo siriano lontane dai campi petroliferi da nord dell’Eufrate, perché gli Usa hanno il piano di  costruire e controllare un proto-stato curdo nella Siria del Nord Est, e il controllo sul greggio darebbe a questo stato la necessaria base economica”.

Lo stato curdo che sta per nascere in Irak ha la protezione di Israele. Ed Israele ha colpito venerdì l’aeroporto di Damasco con due razzi,lanciati probabilmente da un drone israeliano; drone che l’aviazione siriana dice di aver abbattuto.  Poco prima, Tsahal aveva segnalato di aver lanciato un attacco aereo ad un sito militare  – sempre nella provincia di Hama.   Il  coordinamento coi terroristi e i servizi Usa pare evidente, così come la volontà   di provocare una escalation – altro che una de-escalation – da parte delle forze armate russe.

I 200 primi camion di armi e munizioni offerte dal Pentagono allo YPG (l’esercito curdo in Siria, ex PKK) sono stati consegnati in due convogli separati, l’11 e il 19 settembre. Provenienti dalla  regione curda dell’Irak i camion sono passati dal posto di frontiera di Semalka”:; Sono armi di fabbricazione ex sovietica, salvo alcuni   veicoli L-ATV dell’esercito Usa.

“Queste armi non sono destinate a combattere Daesh, che sta per essere eradicato, ma saranno usate  per la prossima guerra contro la Siria”,   dice Meyssan.

(http://www.voltairenet.org/article198000.html )

La Suddetsche Zeitung conferma: ha scoperto casualmente una spedizione di armamenti dal quartier generale delle forze aeree Usa in Europa, a Ramstein, verso i “ribelli” siriani. Il giornale germanico ha scoperto che i comandi Usa hanno chiesto a quattro appaltatori del trasporto di  non dichiarare la natura del carico, perché il governo tedesco avrebbe l’obbligo   di bloccare un tal traffico di armi sul suo territorio verso un paese in guerra. Il procuratore generale tedesco ha aperto un’inchiesta per appurare se il Pentagono e la Merkel hanno  rispettato il diritto, nazionale.

http://www.maurizioblondet.it/severo-monito-mosca-allo-canaglia-usa-continua-la-guerra/

L’Eurofascismo fa le prove in Catalogna

il Simplicissimus

BarOrmai è chiaro e visibile anche da chi non vuole vedere che in Spagna il franchismo delle classi dirigenti madrilene, sopito, ma non spento, ravvivato da Rajoy con la sua banda di clerico – fascisti  e l’europeismo eurista si sono alla fine saldati esplodendo nella questione della Catalogna, l’ultima a resistere sotto l’assalto di Franco, Hitler e Mussolini durante la guerra civile e oggi la prima a volersene andare dalla dittatura neo liberista. L’assalto del vero e proprio esercito di occupazione mandato dal governo centrale a impedire il referendum sull’indipendenza del primo ottobre ha prodotto ieri 14 arresti tra funzionari del governo catalano e amministratori di aziende che avevano stampato le schede elettorali, ma è solo l’ultimo e clamoroso atto di una repressione che va avanti da oltre un mese con arresti, perquisizioni, sequestri di volantini elettorali, assalto a libere manifestazioni: oggi ha solo e definitivamente calato sua maschera.

E…

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Teosofia

di Paolo Carcano

Politica e dottrine esoteriche sono da ormai molti secoli strettamente intrecciate e interdipendenti. E’ stato ormai dimostrato da eminenti storici come Giorgio Galli che, come l’illuminismo affonda le sue radici nella filosofia massonica, così il nazismo le affonda nel pensiero teosofico e magico ampiamente diffuso in Europa agli inizi del ‘900. Persino il comunismo sovietico, per quanto ateo e materialista, si è nutrito del pensiero cosmista russo di Nikolaj Fedorov. Non sorprende dunque scoprire che anche l’odierno mondialismo come dottrina politica è radicato in una dottrina esoterica, che è precisamente quella della teosofa britannica Alice Bailey (1880-1945). Nei suoi scritti esoterici la Bailey ha sostanzialmente ripreso la dottrina teosofica di Madame Blavatskij, l’ha reinterpretata entro una forma di cristianesimo gnostico e -cosa più importante- l’ha trasdotta sul piano politico e pratico. Nel 1920 infatti fonda a New York una casa editrice di nome Lucifer Publishing Company, o Lucifer Trust, con lo scopo di divulgare presso le masse le sue opere ed “iniziarle” alla sua dottrina. Successivamente da semplice casa editrice la Lucifer Trust diventa una vera e propria organizzazione, triarticolata nella Scuola Arcana, che è il centro speculativo dedito all’ammaestramento spirituale dei discepoli, nei Triangoli, che sono le cellule di discepoli sparse per il mondo e dedite all’ “apostolato” dell’associazione, e infine nella Buona Volontà Mondiale, che è il contenitore di tutte le iniziative, relazioni e studi di carattere politico-sociale. La dottrina teosofica della Lucifer Trust, la cui traduzione essoterica o pubblica ha dato origine al pensiero New Age, non è nient’altro che la riproposizione delle antiche gnosi sotto un mascheramento cristiano e al contempo “scientifico”, di cui le opere della Bailey costituiscono il magistero originario: si tratta in sintesi di favorire l’opera di autodivinizzazione dell’uomo e dell’umanità nel suo complesso, la quale con l’avvento della cosiddetta “Era dell’Acquario” (antico concetto astrologico) non avrà più bisogno di dogmi o di norme morali e si scoprirà essere essa stessa dio grazie alla luce liberatrice di Lucifero. Egli è il vero dio adorato dalla teosofia e dagli adepti di questa setta, ed è identificato all’atto pratico con la più profonda volontà istintuale dell’uomo. Si sente sibilare attraverso tale teoria gnostica la promessa truffaldina del serpente antico, “sarete come dio”.

 

E’ da questa visione che proviene il nome originario della suddetta casa editrice, che però nel 1925 viene mutato in Lucis Trust, nome che conserva tuttora probabilmente per celare la vera natura di tale compagnia. L’importanza della Lucis Trust è cresciuta costantemente nel tempo, anche dopo la morte della Bailey, fino al punto in cui è divenuta una ong con tre sedi internazionali (New York, Londra e Ginevra), un considerevole fatturato annuo, molti iscritti e soprattutto una forte rappresentanza presso l’ONU, all’interno del quale siede come membro del suo Consiglio economico e sociale. La Lucis Trust è stata più volte accusata di esercitare un’influenza occulta su tale organismo internazionale e di orientare le sue politiche secondo i principi esoterici di cui è portatrice e divulgatrice. Si sa ad esempio che l’ex assistente del Segretario Generale ONU Robert Muller è stato un teosofo baileyiano, definito “Profeta di Speranza” e “Filosofo dell’ONU” per questi suoi interessi esoterici, candidato nel ’96 al Segretariato e più volte al Premio Nobel per la Pace, per oltre 40 anni ha orientato da dietro le quinte le politiche di tale organismo secondo i principi teosofici. Questi ultimi prevedono, in massima sintesi: 1) superamento e unificazione delle razze in un’unica razza globale; 2) superamento e unificazione delle nazioni sotto un unico governo mondiale; 3) superamento e unificazione delle religioni entro un’unica religione o chiesa mondiale. Che l’ONU sia un’istituzione permeata da un esoterismo di non chiara natura lo dimostra comunque anche la cosiddetta Sala di Meditazione, una piccola stanza a forma triangolare sconosciuta ai più e presente nella della sua sede al Palazzo di Vetro di New York: al suo interno si trovano soltanto un enorme cubo nero di magnetite e un dipinto raffigurante linee e forme geometriche. L’apparente asetticità di tale stanza, che dovrebbe fungere da “tempio” per tutte le religioni senza discriminazione di sorta, nasconde in verità secondo i più attenti analisti simboli di chiara origine cabalistica e massonica. Ma ancor più importante di singole personalità o di qualche gioco architettonico, per comprendere il potere e l’influenza di un’organizzazione apparentemente piccola come la Lucis Trust (pur se circondata da un’immensa galassia di associazioni affini, sorelle o figlie) si consideri quanto i tre suddetti punti dirigono e orientano oggi i dibattiti politici all’interno delle istituzioni e dei media. Potremmo dire che multiculturalismo, immigrazionismo, europeismo, globalismo e sincretismo religioso sono tutte ideologie essoteriche, ovvero per la massa, generate dalla medesima matrice esoterica, della quale però solo gli “iniziati” o gli “illuminati” sono consapevoli.

Leggi tutto http://www.maurizioblondet.it/lucis-trust-ovvero-mondo-visto-lucifero/

Rojava?

I media mainstream anglofoni stanno facendo sforzi sovrumani per accreditare come reale questa nuova milizia guerrigliera. Riportano che questa nuova formazione si chiama Queer Insurrection and Liberation Army (TQILA)  ed  è nata da una entità chiamata  International People’s Guerrilla Forces (IRPGF), che a sua volta è membro di un International Freedom Battalion, un gruppo di combattenti esteri che hanno attraversato il mondo per unirsi ai miliziani curdi dello YPG in Siria.  Li stanno aiutando non tanto a battere l’ISIS, quanto a creare lo stato anarco-comunista sognato dai combattenti curdi, la Rojava. 

Fotti Daesh, sostieni Rojava!”.

Se andate a cercare  sul web la parola  Royava, scoprite  che si definisce “una regione de facto autonoma della Siria del Nord, non riconosciuta da Damasco”: insomma l’ennesima  versione della  strategia israelo-americana di di smembrare la Siria per linee etniche,  togliendo al governo una striscia  lunga e stretta che oltretutto, guarda caso, corre a ridosso della frontiera della Turchia. La Turchia di Erdogan, ossia non più amica della NATO e  da disturbare con il ravvivare  ed armare il separatismo curdo.

Dal che si capisce che il Deep State (e la NATO che gli tiene bordone) non si  sono rassegnate alla sconfitta in Siria, e ritententano lo smembramento armando  nuovi attori; e che questi attori sono del tipo che  Erdogan  più teme e detesta :  i curdi del PKK, il partito comunista curdo, organizzazione superterroristica. La sola vera ferocissima forza, che ha provocato in Turchia, dall’84 al 2003, 30 mila morti in una guerriglia spietata. Per  Erdogan, un incubo.

Detto altrimenti: basta con Daesh,Al Qaeda, i jihadisti religiosi; ora la nuova creazione dei servizi occidentali è atea, anarco-comunista, “Né Dio né padroni”.

http://www.maurizioblondet.it/la-pace-siria-nate-le-brigate-lgbt/

 

Sgambetto alla Lega

A me che son vecchio questa storia di sequestrare 49 milioni di euro per 500.000 contestati mi ricorda qualcosa: una porcheria simile. La vittima fu Angelo Rizzoli proprietario di un impero editoriale da mille miliardi di lire tra cui il Corriere della sera.

Gli tolsero tutto per un buco di venti miliardi . Lui aveva un “amico del giaguaro”, Tassan Din, all’interno; fu lui che avvertì quand’era il momento di colpire chiedendo indietro subito i crediti in un momento in cui Rizzoli non aveva liquidità e in cui gli furono chiusi tutti i canali di credito.

Così gli squali con venti miliardi si spartirono la carcassa da mille, la Fiat prese il Corrierone ed Angelo Rizzoli finì pure in galera per bancarotta.

Anni dopo quando del suo impero rimanevano le ceneri la giustizia italiana (minuscola intenzionale) accertò che era innocente e che era la vittima.

La storia della Repubblica Italiana è costellata di queste storie da vomito.

Telesforo Boldrini in https://scenarieconomici.it/il-sequestro-alla-lega-mi-ricorda-unaltra-porcheria/

Nel frattempo…

E la Lega? La svolta sovranista e antieuropea impressa da Matteo Salvini, su cui hanno storto il naso molti militanti di stretta osservanza bossiana, ha prodotto – indica sempre Marco Reguzzoni – ricette socialiste in economia e nazional-centraliste in politica. In un certo senso quindi Grande Nord si prefigge di tornare alle origini del movimento padano e riproporre la questione settentrionale. “È la Lega che ha cambiato posizione, non noi”, afferma con un certo orgoglio l’ex capogruppo alla Camera.

https://www.tvsvizzera.it/tvs/intervista-a-marco-reguzzoni_con-grande-nord-torna-di-moda-il-federalismo-fiscale

Adesso possiamo fare le elezioni senza pericolo…