I media mainstream anglofoni stanno facendo sforzi sovrumani per accreditare come reale questa nuova milizia guerrigliera. Riportano che questa nuova formazione si chiama Queer Insurrection and Liberation Army (TQILA) ed è nata da una entità chiamata International People’s Guerrilla Forces (IRPGF), che a sua volta è membro di un International Freedom Battalion, un gruppo di combattenti esteri che hanno attraversato il mondo per unirsi ai miliziani curdi dello YPG in Siria. Li stanno aiutando non tanto a battere l’ISIS, quanto a creare lo stato anarco-comunista sognato dai combattenti curdi, la Rojava.

Se andate a cercare sul web la parola Royava, scoprite che si definisce “una regione de facto autonoma della Siria del Nord, non riconosciuta da Damasco”: insomma l’ennesima versione della strategia israelo-americana di di smembrare la Siria per linee etniche, togliendo al governo una striscia lunga e stretta che oltretutto, guarda caso, corre a ridosso della frontiera della Turchia. La Turchia di Erdogan, ossia non più amica della NATO e da disturbare con il ravvivare ed armare il separatismo curdo.
Dal che si capisce che il Deep State (e la NATO che gli tiene bordone) non si sono rassegnate alla sconfitta in Siria, e ritententano lo smembramento armando nuovi attori; e che questi attori sono del tipo che Erdogan più teme e detesta : i curdi del PKK, il partito comunista curdo, organizzazione superterroristica. La sola vera ferocissima forza, che ha provocato in Turchia, dall’84 al 2003, 30 mila morti in una guerriglia spietata. Per Erdogan, un incubo.
Detto altrimenti: basta con Daesh,Al Qaeda, i jihadisti religiosi; ora la nuova creazione dei servizi occidentali è atea, anarco-comunista, “Né Dio né padroni”.
http://www.maurizioblondet.it/la-pace-siria-nate-le-brigate-lgbt/