Caduto il Muro, davanti al PCI si apriva l’abisso , o la discarica nella spazzatura della storia. Per fortuna, il PCI disponeva della carta segreta: Giorgio Napolitano, l’uomo apprezzato a Washington e presso le oligarchie finanziarie. Nel 1989, Napolitano accompagnò il segretario Achille Occhetto ed ecco di colpo, scrisse Repubblica, Occhetto “ incontrò in quelle settimane David Rockefeller, venne intervistato dai “ due maggiori quotidiani Usa: il Washingon Post e il New York Times”, fu impegnato in “una fitta serie di colloqui con esponenti del Congresso” Usa. E tenne anche “conferenze pubbliche al Carnegie Endowment for Peace di Washington, e al Council on Foreign Relations”.
Sicché “Occhetto ne uscì, lui e il partito, candeggiato e legittimato a prendere il potere in Italia al posto della DC: ovviamente dopo libere elezioni. Aiutato, è vero, dalla valorosa magistratura italiana che, con geometrica sincronicità, gli spazzò via i partiti potenzialmente concorrenti, la DC di Andreotti e Forlani e il Psi di Craxi con la leggendaria operazione “Mani Pulite”.
Un’agenzia di stampa spagnola, Infocatòlica, ha rivelato che l’ospedale in cui giace Alfie espiantò in passato cuori e organi di cadaveri di migliaia di bimbi senza il consenso dei genitori. A provarlo ci sarebbe una corposa documentazione di fonte governativa, firmata dall’allora ministro della sanità Milburn. L’accusa è che l’ospedale Adler Hey non si limitava a estirpare gli organi, ma immagazzinava, stoccava, conservava (scusate, non troviamo il verbo giusto!) una specie di collezione di teste. Nazisti.
Si è anche appreso che il giudice britannico Anthony Hayden che ha condannato a morte il piccolo Alfie (passateci l’espressione non esatta in punto di diritto, il “loro” diritto), è un cospicuo membro di un’organizzazione omosessualista LGBT, autore di un libro sull’ “omogenitorialità”. Pare faccia parte della lobby forense Blaag, impegnata a difesa delle istanze degli omosessuali, anche in materia di paternità e maternità surrogata. Nessun diretto legame con le decisioni relative ad Alfie, naturalmente, ma è lecito rimanere sbalorditi e chiedersi in che mani sia capitato il povero piccino, nonché, più in generale da chi sia formata la classe dirigente dell’Occidente terminale.
Caduto il Muro, davanti al PCI si apriva l’abisso , o la discarica nella spazzatura della storia. Per fortuna, il PCI disponeva della carta segreta: Giorgio Napolitano, l’uomo apprezzato a Washington e presso le oligarchie finanziarie. Nel 1989, Napolitano accompagnò il segretario Achille Occhetto ed ecco di colpo, scrisse Repubblica, Occhetto “ incontrò in quelle settimane David Rockefeller, venne intervistato dai “ due maggiori quotidiani Usa: il Washingon Post e il New York Times”, fu impegnato in “una fitta serie di colloqui con esponenti del Congresso” Usa. E tenne anche “conferenze pubbliche al Carnegie Endowment for Peace di Washington, e al Council on Foreign Relations”.
Sicché “Occhetto ne uscì, lui e il partito, candeggiato e legittimato a prendere il potere in Italia al posto della DC: ovviamente dopo libere elezioni. Aiutato, è vero, dalla valorosa magistratura italiana che, con geometrica sincronicità, gli spazzò via i partiti potenzialmente concorrenti, la DC di Andreotti e Forlani e il Psi di Craxi con la leggendaria operazione “Mani Pulite”.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/05/16/la-missione-di-occhetto.html
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Un’agenzia di stampa spagnola, Infocatòlica, ha rivelato che l’ospedale in cui giace Alfie espiantò in passato cuori e organi di cadaveri di migliaia di bimbi senza il consenso dei genitori. A provarlo ci sarebbe una corposa documentazione di fonte governativa, firmata dall’allora ministro della sanità Milburn. L’accusa è che l’ospedale Adler Hey non si limitava a estirpare gli organi, ma immagazzinava, stoccava, conservava (scusate, non troviamo il verbo giusto!) una specie di collezione di teste. Nazisti.
Si è anche appreso che il giudice britannico Anthony Hayden che ha condannato a morte il piccolo Alfie (passateci l’espressione non esatta in punto di diritto, il “loro” diritto), è un cospicuo membro di un’organizzazione omosessualista LGBT, autore di un libro sull’ “omogenitorialità”. Pare faccia parte della lobby forense Blaag, impegnata a difesa delle istanze degli omosessuali, anche in materia di paternità e maternità surrogata. Nessun diretto legame con le decisioni relative ad Alfie, naturalmente, ma è lecito rimanere sbalorditi e chiedersi in che mani sia capitato il povero piccino, nonché, più in generale da chi sia formata la classe dirigente dell’Occidente terminale.
Roberto Pecchioli
https://www.maurizioblondet.it/il-nazismo-ha-vinto-siamo-noi/
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