Nella loro profonda ignoranza, gli statunitensi non conoscono i profondi legami storici, culturali e religiosi che legano l’Iran con le popolazioni sciite della Siria, del Libano e dell’Iraq, dove sono presenti fra l’altro i santuari come Karbala che sono considerati i più importanti luoghi sacri per la religione sciita, oggetto di pellegrinaggi per milioni di fedeli. Questo spiega l’appoggio militare ed umanitario che la Repubblica Islamica dell’Iran fornisce a questi paesi per evitare che possano cadere sotto la dominazione oscurantista del wahabismo sunnita dell’Arabia Saudita, stretta alleata degli USA e dell’Occidente. Le stragi e gli attacchi terroristici contro le comunità sciite di questi paesi hanno tutte un mandante e questo si trova a Rijad, nell’Arabia Saudita, il paese che finanzia ed arma tutti i gruppi terroristi ijhadisti che sono ispirati dall’ideologia wahabita, religione di Stato della Monarchia saudita. Normale che l’Iran si sia assunto il ruolo di difensore e garante delle comunità sciite ed anche di quelle sunnite e di altre religioni (incluse quelle cristiane e druse) che i radicali islamisti vorrebbero sterminare o convertire forzatamente. Questioni delicate con forti intrecci religiosi e storici che i nord americani non possono comprendere, anche perché loro stanno utilizzando da molti anni proprio il radicalismo jihadista come leva per destabilizzare i paesi del Medio Oriente. Al contrario gli europei, per Storia e per cultura, dovrebbero essere maggiormente attenti a tali questioni che li riguardano anche da vicino ma la subordinazione al padrone USA ha chiuso da tempo gli occhi e la mente ai politici europei che sono afflitti dalla sindrome di totale servilismo nei confronti del padrone d’oltre Atlantico.