Permettere l’affermarsi di una economia basata sulle esigenze delle persone e non del grande capitale sarebbe uno strappo al modello economico neoliberista imposto dalle stesse centrali. Questa non è, come qualcuno potrebbe pensare, la teoria di un “complotto” ma la constatazione di una strategia.

Notiamo che, quelle che declassano il debito italiano, sono le stesse agenzie di rating che avevano dato il massimo della classificazione alla Leman Brothers, che andò al fallimento in poche settimane dopo aver avuto la triple A dalle agenzie di rating. Risulta facile osservare che il Governo Conte (a nostro avviso) avrebbe dovuto fin dal suo inizio svincolarsi decisamente dai trattati, piuttosto che cercare delle deroghe alle regole europee che mai gli sarebbero state accordate. Il prossimo passo, dopo la minaccia di un default, sarà quello di far arrivare la Troika a commissariare l’Italia per espropriare il paese di quanto è ancora rimasto del patrimonio pubblico, dalle banche alle aziende pubbliche. Il pretesto sarà il debito, il debito sempre quello che in realtà è un prodotto del sistema dell’usura finanziaria. Si tratta di un circolo chiuso: una buona parte del debito è dovuto ad interessi (1/3 circa), per pagare questi interessi, lo Stato italiano (che non dispone di una propria moneta) deve andare alla BCE a chiedere i soldi che gli vengono erogati dietro altri interessi. Interessi su interessi, un classico meccanismo di usura finanziaria che da molti anni viene applicato all’Italia dopo il doppio suicidio di essere entrata nel sistema euro e di aver privatizzato la Banca d’Italia, l’unico prestatore di ultima istanza e garante delle emissioni di stato, quando l’Italia aveva ancora un propria moneta ed una Banca Centrale di Stato. Arrivati a questo punto rimane a disposizione del governo quella che si può denominare la “mossa del cavallo”. Si profila quindi la possibilità di un possibile ricorso al piano B del ministro Savona, ammesso che vi sia la volontà di percorrerlo prima che la situazione diventi ingovernabile.
Nota: per sua stessa composizione, questo governo agisce (debolmente) in maniera individuale e non come squadra:
https://bondenocom.wordpress.com/2018/10/20/ma-li-fate-i-compiti/
– 27 anni di AVANZO PRIMARIO, cosa che non ha fatto nessuno al mondo per pagare gli interessi sul DEBITO.
– Saldo attivo di 50 MILIARDI Import/Export dietro Germania e Olanda.
– Terzo mercato obbligazionario del mondo.
– Il più alto risparmio pro capite del mondo.
-Il più grande patrimonio immobiliare del mondo in mano ai Cittadini.
– Due terzi del debito pubblico in mano italiana.
E la nostra ECONOMIA, il nostro LAVORO, il nostro Paese viene declassato da un’agenzia PRIVATA di RATING solo perché la manovra economica NON RISPETTA per lo 0,8% i parametri del FISCAL COMPACT, firmato da un Governo e ratificato da un Parlamento di LIBERALI, che conoscono una sola regola quella dell’AUSTERITA’ per distruggere lo STATO SOCIALE.
L’Unione Europea ed il sistema economico-finanziario NEOLIBERISTA è una PRIGIONE, l’ordoliberismo teutonico è la morsa d’acciaio che vuole disintegrarci.
Il nostro MERITO CREDITIZIO dovrebbe essere AAA+++.
Non è così complesso da comprendere o no?
Andrea D’agosto, FSI Puglia
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Sono nemici del nostro paese, sono soggetti interessati a danneggiare la nostra economia, la nostra tenuta sociale, la nostra capacità di competizione e ripresa.
Sono nemici che fanno questo con la copertura formale di ‘regole europee’ (aggiustate mille volte in passato) e con l’intento di favorire altri interessi economici ed altri paesi.
E mentre agli altri popoli europei è giusto spiegare le buone ragioni della manovra – che ci sono – francamente con i nemici non si discute.
Si denunciano come tali e si cacciano.
Editoriale del 22/10/2018 Andrea Zhok
FSI – Riconquistare l’ Italia
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