Inutile accumulare prove. Il vostro cronista (lavorava ad Avvenire) ha visto coi suoi occhi, durante il G8 di Genova nel 2001, organizzatissimi Black Bloc scatenarsi e distruggere, perfettamente organizzati. Molti erano stranieri: come mai erano entrati a Genova, città nella quale si entra al massimo per due strade, facilmente controllabili da un posto di blocco? Nelle vie laterali, poi, appena dietro gli scontri, strani giovanotti in motorino che giravano, apparentemente a dare indicazioni ai Black Bloc. Alcuni di questi, poi, li ho visti parlare tranquillamente con funzionari di polizia in borghese.
Solo 15 anni dopo un giornalista dell’agenzia di stampa Ap.Biscom (oggi TMNews) pubblica, sul sito www.mafia-capitale.it., racconta che la sera prima del 22 luglio ha sentito un poliziotto dire a un altro: “Fatti trovare a mezzogiorno all’angolo tra corso Buenos Aires e piazza Paolo da Novi. Arriveranno dei Black Bloc e distruggeranno la banca. Due-tre minuti al massimo. È quello il segnale dell’inizio del macello”.
http://www.affaritaliani.it/cronache/g8-genova-testimonianza-choc-black-bloc.html
Altri due anni, e il Guardian raccoglie la testimonianza di un poliziotto inglese che quel giorno fu a Genova a “fare il Black Bloc”.
Il vostro cronista ricorda che i più sembravano tedeschi, e non sembravano affatto normali teppisti saccheggiatori e sfasciavetrine, ma squadre di commandos addestrati, organizzati, passi elastico, capelli corti, passamontagna o maschera antigas. A dirla tutta, sembravano poliziotti anche loro.
Come sono prevedibili. Com’è prevedibile il potere quando può contare sulla complicità di media, di magistrati, dei vertici polizieschi (che a Genova sicuramente mandarono uomini “speciali” da Roma, per il famoso pestaggio alla scuola Diaz e provocare la caduta del primo governo Berlusconi).
In Italia il potere vero, quello inamovibile, può sempre contare su questi apparati per difendersi da sorprese della democrazia votante. Vedremo se in Francia sarà lo stesso. Qui, poliziotti si fanno fotografare su Facebook mentre indossano i gilet gialli; di schiena per non farsi identificare, ma anche per “dare le spalle al governo”.