Pensare da grandi

Se i capi politici e militari dell’Italia avessero avuto una chiara concezione strategica, avrebbero sferrato subito, nell’estate del 1940, il colpo su Malta, che avrebbe reso la marina italiana padrona del Mediterraneo, proprio come i giapponesi sferrarono subito il colpo su Singapore: la flotta britannica di Gibilterra e quella di Alessandria si tenevano già pronte a evacuare il Mediterraneo. Non lo fecero quando si resero conto che l’Italia aveva dichiarato guerra, ma non aveva nessuna voglia di farla. Se l’Italia avesse preso Malta e Suez nei primi mesi di guerra, l’intero conflitto avrebbe avuto un andamento completante diverso, a noi molto più favorevole.

Ma per essere una grande potenza, bisogna che i capi possiedano una mentalità da grande potenza; cosa che non solo non avveniva, ma la realtà era tutto il contrario: una bella fetta delle classi dirigenti faceva il tifo per il nemico e si augurava la sconfitta dell’Italia. Questo obiettivo accomunava la grande borghesia finanziaria e industriale e la dirigenza dei partiti di sinistra, comunisti e socialisti, più i cattolici; in altre parole, nel 1940 esisteva già la convergenza d’interessi che avrebbe portato alla Repubblica democratica e antifascista del 1946, un brutto compromesso tra forze politiche e sociali diversissime, accomunate solo da una cosa: l’odio e il disprezzo per la propria Patria e il desiderio di mettersi al più presto possibile all’ombra di un protettore straniero: gli Stati Uniti per le classi dirigenti borghesi, l’Unione Sovietica per i dirigenti e i militanti socialisti e comunisti. Fra parentesi, il quadro non è mutato: quel senso di odio e disprezzo per la propria Patria e quel servile desiderio di mettersi al riparo di un potere straniero sono rimasti, sono solo cambiati gli schieramenti: ora a sostenere gli Stati Uniti (e l’Unione Europea) sono i gruppi dirigenti di sinistra, più il vertice della Chiesa cattolica (questa è la grande novità, si fa per dire), mentre a guardare con speranza alla Russia sono i gruppi populisti e sovranisti, considerati come espressioni della destra. Ma su una cosa sono tutti d’accordo: che l’Italia non sa far da sola; non può far da sola; non può, per esempio, uscire dall’UE e neppure dall’euro, perché da sola non conterebbe nulla (come se attualmente contasse qualcosa): mentalità auto-svalutativa che è l’esatto contrario di quel che si richiede a un popolo, anche a un grande popolo, come lo è il popolo italiano, per essere una grande potenza.

https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=61608

Autore: redattorecapo

associazione culturale Araba Fenice fondata a Bondeno (FE)

2 pensieri riguardo “Pensare da grandi”

  1. L’ospitalità dei Global Hawk in Sicilia, è uno dei capitoli meno noti delle relazioni politico-militari tra Italia e Stati Uniti d’America e non c’è stato governo (di centrosinistra, centrodestra o sovranista) che non abbia fatto di tutto e di più per occultare al Parlamento e all’opinione pubblica i termini e le modalità con cui è stato autorizzato il loro dispiegamento. Presidenti del consiglio e ministri sono giunti perfino a mentire spudoratamente sugli accordi sottoscritti, omettendo ogni riferimento alle loro missioni che pure violano palesemente i principi costituzionali e comportano gravi conseguenze per la stessa sicurezza del Paese.
    Quella dell’installazione dei Global Hawk a Sigonella è pure una vicenda emblematica della pratica politica di tutti gli esecutivi succedutisi dal dopoguerra ad oggi. Agli Italiani non far sapere cosa accade nelle basi militari in uso esclusivo delle forze armate straniere, specie se ciò potrebbe turbare l’esito elettorale, il diktat rispettato come fosse l’articolo uno della Costituzione della Repubblica italiana. E’ accaduto con gli accordi NATO di settant’anni fa, con la cessione di ampie aree di territorio alle forze armate USA (in Veneto, Friuli, Campania e Sicilia), con il dislocamento dei missili e delle testate nucleari, più recentemente con il megacomplesso Dal Molin di Vicenza, l’hub NATO di Napoli Lago Di Patria e il MUOS di Niscemi.
    Più che opportuno tornare oggi a raccontare le menzogne e le omissioni di Stato sui droni-spia di Sigonella.”

    Omissioni e menzogne di Stato sui Global Hawk USA di Sigonella, di Antonio Mazzeo
    https://antoniomazzeoblog.blogspot.com/2019/02/omissioni-e-menzogne-di-stato-sui.html

    "Mi piace"

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