Ma un problema c’è stato per i pianificatori del colpo di stato: nessuno ha partecipato al grande sforzo di Branson. Mentre il Washington Post sosteneva che 200.000 persone si erano presenti nell’arena del concerto, in questi giorni di fotografia di droni possiamo dire che l’effettiva partecipazione era di circa un decimo di quel numero.
Finora il golpe americano non si è concretizzato in Venezuela. L’esercito è rimasto sostanzialmente fedele. Ma questa non è una vittoria per Maduro: i neocon e gli sorzi per i cambi di regime ora aumenteranno la spirale di violenza. Ora lo faranno nel modo più duro.
L’aiuto “umanitario” che pende appena oltre il confine in Colombia non ha lo scopo di aiutare la popolazione. Ha lo scopo di facilitare il cambio di regime. È una vittoria per i pro cambia-regime: se le spedizioni lo fanno in Venezuela, dimostra che Maduro ha perso la presa; se Maduro riesce a mantenere le casse degli Stati Uniti fuori dal suo paese, sottolinea la narrativa “sta morendo di fame al suo stesso popolo” e probabilmente metterà in atto una richiesta R2P di “giustificare” uno sforzo militare internazionale per rovesciarlo. Questo è il modello della Libia combinato con il modello Siriano. Il risultato sarà un massacro e una decimazione dell’economia del Paese che già si trova in un basso tenore di vita.
È una guerra degli Stati Uniti su una nazione sovrana e il Congresso tace. I liberali contro la guerra sono silenziosi. I libertari sono così ipnotizzati dalla parola “socialista” usata per descrivere l’economia venezuelana che molti hanno abbandonato il principio di non aggressione e stanno facendo il tifo per un’operazione dello stesso governo degli Stati Uniti che molti di loro non credono siano sufficientemente competenti per costruire anche strade a casa loro!
Nessuno si preoccupa di fermare questo ridimensionamento di tutte le operazioni di cambio di regime USA fallite perché nessuno sembra vedere che questo è quello che è realmente. Le bugie sono apertamente fluenti e debitamente amplificate dai media mainstream. “Oh … sì … funzionerà questa volta” (dicono a Washington).
Fonte: Eurasia review.com
Traduzione: Luciano Lago
La peggiore preoccupazione venezuelana per ciò che sarebbe stato allestito a Cúcuta fu che lo spettacolo artistico (con 500000 spettatori secondo gli organizzatori e solo 30000 secondo i giornalisti europei), con artisti internazionali, presidenti e stampa, poteva portare a violenze, facendo pressione sull’esercito venezuelano. Tra le informazioni a disposizione dell’intelligence venezuelana c’era la possibilità che prima delle violenze entrasse in azione un distaccamento di cecchini stranieri con perfetta visibilità dalle zone alte vicino “La Tiendita” sparando ai volontari (generando falsi appelli all’azione a cui i governanti colombiani sono così affezionati). Lo stesso sanguinoso modus operandi usato durante il colpo di Stato contro Hugo Chávez nell’aprile 2002.
https://www.controinformazione.info/dopo-il-fallimento-usa-gruppo-di-lima-e-opposizione-venezuelana-optano-per-la-soluzione-militare/
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http://www.novaeuropa.it/prodotto/la-scomparsa-della-musica-musicologia-col-martello/
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