Guo voleva che il mondo sapesse che le leggi statunitensi, incluso il recente CLOUD Act, “autorizzano il governo degli Stati Uniti a costringere le compagnie di telecomunicazioni ad assistere” la sorveglianza globale degli Stati Uniti, col pretesto del controspionaggio o del controterrorismo. La seconda ragione ha a che fare col 5G e i suoi benefici economici e sociali, secondo Guo. Huawei, dopo aver investito molto nella ricerca 5G negli ultimi 10 anni, posizionava l’azienda a circa un anno in avanti rispetto ai concorrenti. In sostanza, i Paesi che si preparano all’aggiornamento 5G nei prossimi mesi dovrebbero eventualmente parlare con Huawei, in un modo o nell’altro. La wireless di quinta generazione, o 5G, è la più recente tecnologia Internet mobile progettata per aumentare notevolmente velocità e reattività delle reti wireless. Col 5G, i dati trasmessi attraverso connessioni a banda larga wireless potranno viaggiare fino a 20 Gbps secondo alcune stime, diventando la spina dorsale delle città future e persino delle auto senza conducente. Il malvagio piano degli Stati Uniti, secondo l’executive di Huawei, è quindi mantenere la società fuori dalle attività delle reti 5G del mondo, presentando la soluzione cinese come minaccia alla sicurezza. In tal modo, gli Stati Uniti possono mantenere la propria capacità di spiare chiunque vogliano e allo stesso tempo fermare lo sviluppo di Huawei, essendo gli Stati Uniti rimasti indietro e poter recuperare in un secondo momento.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
Basta vedere la differenza tra questa vicenda e il grande imbroglio del Venezuela per toccare con mano la differenza tra i due mondi. Duterte ha compreso, probabilmente meglio di qualsiasi altro leader dell’ordine internazionale multipolare, l’opportunità di controbilanciare l’influenza americana nella regione attraverso gli investimenti cinesi. quando avremo il bene di comprenderlo anche noi?
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