Siete pronti?

I popoli possono essere coerciti, e guidati con traditori e collaborazionisti: li abbiamo sempre a disposizione. Il 5Stelle è lì pronto: “No ai negazionisti dell’Olokausto”, è il passaporto per la nuova fase.

 

Ciò significa che il progetto contempla estrema durezza  che verrà esercitata dal “senatore di nomina oligarchica” Draghi. Perché il progetto è: la salvezza dell’euro ad ogni costo, fino all’ultimo italiano. L’oligarchia burocratica non può rinunciare all’euro e permettere il ritorno alle valute nazionali, perché sarebbe la sua propria fine. Meno di tutti o può Mario Draghi, che è uno dei protagonisti della cospirazione europeista (cospirazione la chiamò Jean Monnet) fin dal principio.
Mario Draghi è quello che nel 1992 sul panfilo Britannia ossia nello spazio extraterritoriale – quando era funzionario al Tesoro, aprì la stagione delle svendite agli stranieri delle partecipazioni statali, opera efficiente del passato regime che andava smantellata, spezzata e svenduta perché l’Italia perdesse ogni autosufficienza: era stata decretata la globalizzazione, ossia l’interdipendenza.
Mario Draghi è quello che, dalla poltrona di Goldman Sachs, insegnò al governo di Atene i trucchi contabili per fingersi pronto ad entrare nell’euro – per poi, da capo della BCE, torturare la Grecia fino al genocidio perché sputasse l’ultimo euro che deve ai creditori, banche tedesche e francesi. Rettile di sangue freddo, Draghi non ha mai mostrato alcuna pietà, né altra appartenenza che quella alla oligarchia globale.
Adesso governerà l’Italia col pugno di fero – completando le privatizzazioni che ancora mancano, ossia le svendite a privati che hanno avuto tanto “successo” per i Benetton e gli altri percettori di rendite da monopoli privatizzati.
L’altro suo compito sarà assicurare il suo successore alla BCE, che sarà probabilmente il tedesco Weidmann, che il gigantesco monte-risparmi delle famiglie italiane serva a “garantire” il (falso) debito che, sotto il nome i Target 2, avremmo secondo i tedeschi verso la Germania: 500 miliardi di euro. Sarà insomma l’agente pignoratore dei creditori, in modo che l’euro possa continuare ad esistere – dal momento che sono i tedeschi a volerne uscire, e loro possono farlo: per impedirlo, Draghi porterà alla Germania le spoglie dell’Italia, fino all’ultimo lingotto d’oro, l’ultima banca, l’ultima partecipata svenduta.
Come ha dimostrato verso la Grecia, l’ordoliberismo non arretra nemmeno davanti al pignoramento delle prime case dei concittadini europei. Draghi non arretrerà di fronte a nulla, per compiacere i tedeschi e farli restare, benché scontenti, nell’euro. Una delle privatizzazioni esenziali sarà quella del Servizio Sanitario Nazionale: il cui costo verrà alleggerito dalla legalizzazione dell’eutanasia, che già la ministra grillina Grillo ha dichiarato “prioritaria”: non certo per fortuita coincidenza, i grillini partecipano al progetto con piena consapevolezza.  Il programma  è quello già enunciato da Padoa Schioppa: restituirvi la “durezza del vivere”  che soffrivano i servi della  gleba  nel Medio Evo.

https://www.maurizioblondet.it/governo-draghi-via-allultimo-saccheggio/

NOTA: Blondet è sempre ottimista come al solito: non penserà mica che l’eutanasia sarà gratuita!

Autore: redattorecapo

associazione culturale Araba Fenice fondata a Bondeno (FE)

2 pensieri riguardo “Siete pronti?”

  1. Il popolo delle periferie di Roma fa sentire la sua voce e insorge contro i metodi razzisti dell’Amministrazione capitolina, quella della sindaca Raggi, che pretende di risolvere il problema dei rom e degli extracomunitari a spese dei diritti delle famiglie romane.
    Sembra che le amministrazioni comunali, come quella di Roma, siano pervase dalla ideologia universalista che proclama a gran voce l’accoglienza a l’integrazione prima per gli stranieri e poi (molto dopo) i diritti degli italiani, in nome del falso “buonismo”.
    Tuttavia l’ineffabile sindaca (quella del “stiamo lavorando per voi”) si ostina, probabilmente su suggerimento di qualche esponente della cultura progressista, a sistemare le famiglie rom scavalcando le graduatorie nella assegnazione dele case popolari. Non si comprende perchè ci siano persone, a prescindere dalla nazionalità o dalla etnia, che godano di maggiori diritti rispetto alle famiglie italiane e, per motivi di urgenza, debbano ottenere in assegnazione quelle case per cui le famiglie italiane sono in lista da anni.
    https://www.controinformazione.info/le-rivolte-popolari-nelle-periferie-a-roma-inviano-un-segnale-alla-classe-politica/

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