Si ce n’era di gente che avrebbe dovuto capire che questo progetto di sviluppo “armonioso” affidato a un Consorzio per lo sviluppo del porto e della zona industriale di Porto Marghera condizionato dai grandi gruppi, Montecatini ed Edison era illusorio.
Anna Lombroso per il Simplicissimus
Quando si affacciò sulla scena politica della città, amici e detrattori lo paragonarono a un giovane Kennedy lagunare, intelligente, brillante, spregiudicato, con una laurea in chimica riposta in un cassetto insieme a una promettente carriera universitaria, una moglie ereditiera, con un congiunto ingombrante, che rivendica di sostenerlo ma senza metterci i quattrini di papà. Lui e la dinastia familiare che via via acquisiva influenza, anche per via delle leggende metropolitane sulla mamma volitiva, che, si diceva, aveva fatto laureare il giovane marito già padre, laureandosi insieme a lui, o che, dopo che uno dei rampolli era stata menato da un bullo, si era presentata all’università e aveva preso per la collottola e redarguito l’incauto giovinastro, o anche che seduta a tavola in quella sobria casa borghese in calle dei Ragusei, partecipava dei propositi dei due figli maggiori, l’uomo politico e l’uomo di cultura, impegnati a…
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