Nessuno ha avuto né l’intelligenza, né il coraggio di rilevare l’eccezionale carico di grottesco di questa frase per togliersi di impaccio: infatti con l’accordo sul nucleare stracciato dagli stessi Usa Teheran aveva già rinunciato alla bomba.
Mentre tutta l’informazione mainstream delirava di guerra all’Iran, dando credito a qualsiasi sciocchezza proveniente dal padrone in visibile imbarazzo per essere stato colto con le mani nella marmellata e mentre tutti i siti cosiddetti alternativi sembravano atterrati e intimoriti dalla potenza Usa, ci ha pensato Trump a uscire dall’impasse di una minaccia bellica da cui gli Usa hanno tutto da perdere e ha rivolto un appello per calmare le acque: “Se rinunciano ad avere un’arma nucleare saranno di nuovo un Paese grande e prospero”. Nessuno ha avuto né l’intelligenza, né il coraggio di rilevare l’eccezionale carico di grottesco di questa frase per togliersi di impaccio: infatti con l’accordo sul nucleare stracciato dagli stessi Usa Teheran aveva già rinunciato alla bomba.
E invece sarebbe stato importante sottolineare l’assurdità di tutto questo perché quando non si è più in grado di trovare giustificazioni plausibili alle proprie azioni, quando di arriva alla tracotanza…
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Fonte: Andrea Zhok
Donald Trump, dopo aver minacciato di estinzione l’Iran perché qualcuno aveva silurato due petroliere giapponesi proprio mentre il premier giapponese era in visita a Teheran (non ti puoi mai fidare dell’autolesionismo di questi sciiti), ieri ha di nuovo minacciato di spianare il paese per aver abbattutto un drone che stava spiando il territorio iraniano.
Mumble, mumble, ma chi mi ricorda?
Ah, sì, la mia prima versione dal latino:
<> (Fedro)
P.S.: La differenza tra le diverse amministrazioni americane sta in chi gli fornisce le scuse per fare quello che gli gira. Se sei Trump le scuse te le fornisce il Pentagono, se sei Obama te le fornisce Human Rights Watch.
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