Il guaio è che uno studio condotto fra oltre reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.
(Qui la fonte:
https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )
Un risultato scientifico sorprendente, che dovrebbe dare lo spunto ad una ricerca italiana: quanti delle centinaia di vecchi “fragili” uccisi dal coronavirus tra Bergamo e Brescia, avevano ricevuto la vaccinazione influenzale? Uno studio che non verrà attuato, perché porterebbe argomenti a favore dei demoniaci “No-Vax”, ossia delle famiglie che resistono a far iniettare ai loro figli piccoli le dozzine di vaccinazioni prescritte da loschi programmi di Stato dettato dalle farmaceutiche, e denunciano i casi di autismo, quando non di morte improvvisa dei lattanti vaccinati . L’ideologia progressista ha preso possesso del tema dei vaccini, facendone uno degli argomenti vietati, tabù ed espulsi dalla discussione pubblica.
Le tv che dedicano le ore al terrorismo dettato dal governo, dunque, non porteranno questa informazione. Ai miei conoscenti anziani, angosciati, vorrei somministrare un vaccino anti-giornalismo tv: spegnere. So che non lo seguirebbero, e rimangono vittime della suggestione psichica diretta contro di loro.

https://www.maurizioblondet.it/bergamo-quanti-dei-morti-hanno-avuto-il-vaccino-anti-influenza/
Il 18 ottobre 2019, il John Hopkins Center for Health Security in collaborazione con il World Economic Forum e la Fondazione Bill & Melinda Gates ha presentato a New York “l’Event 201 Pandemic Exercise” (qui il video https://www.youtube.com/watch?time_continue=425&v=BfRWJN1aSpY&feature=emb_logo) in cui è stata simulata una pandemia da coronavirus partita dalla Cina e poi diffusasi in tutto il mondo per mostrare gli enormi costi economici e di vite umane legati alle infezioni dei virus. Al summit hanno partecipato 15 leader di multinazionali, dei governi e della sanità pubblica. https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/business_wire/news/2019-10-16_1162067813.html
11) Il primo caso di coronavirus è stato scoperto il 1 dicembre del 2019 e poiché ha un’incubazione di 2 settimane il contagio risaliva a metà novembre, ovvero ad appena un mese dopo dall’Event 201 di New York sulla simulazione della pandemia di coronavirus partita dalla Cina. https://ilfattoalimentare.it/coronavirus-informazioni-origine.html
12) La comparsa del coronavirus è avvenuta a Wuhan uno dei maggiori snodi ferroviari della Cina e proprio a ridosso dei festeggiamenti per il capodanno cinese (25 gennaio 2020), ovvero esattamente nell’unico periodo in cui si verificano enormi spostamenti di cinesi sia in patria che nel mondo con circa 3 miliardi di persone in movimento. Se qualcuno avesse avuto intenzione di diffondere un virus in Cina non avrebbe potuto scegliere luogo e periodo migliore https://www.vanityfair.it/news/cronache/2020/01/25/capodanno-cinese-2020-perche-la-festa-fa-paura-con-il-coronavirus
13) Le azioni della Bill & Melinda Gates e delle altre multinazionali impegnate nella ricerca del vaccino hanno preso il decollo https://www.ilsole24ore.com/art/virus-cinese-societa-che-lavorano-vaccino-stanno-volando-borsa-ACs59vEB
14) Cosa accadrà adesso? Non è possibile prevedere esattamente quando, ma con ogni probabilità, appena la psicosi avrà raggiunto il suo picco, spunterà fuori il vaccino che frutterà una fortuna alla società che ne detiene il brevetto.
Enrico Vassallo
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