Secondo una fonte russa, a Sochi, il 14 Settembre si è svolta un riunione di vertice fra il presidente Putin e il leader bielorusso Lukashenko. Mentre i due leader stavano negoziando, sono apparsi 3 aerei, bombardieri USA B52 Stratofortress, volando dalla nase aerea di Norfolk in Gran Bretagna e appoggiati da 3 caccia bombardieri F-35 che si sono avvicinanti alla zona del Mar Nero prospicente a Sochi, assieme a 3 aerei Sentinel della RAF britannica e due aerei Tank USA per rifornimenti e questo è stato interpretato come una possibile minaccia per il presidente russo, tanto che il comando russo ha messo in allarme la difesa aerea di Mosca.
Non è chiaro se questa era una semplice esercitazione o una strategia per portare un attacco contro la Russia eliminando in un colpo solo i due leader che si trovavano in riunione in quel momento. Nessuno è in grado di dirlo ma niente si può escludere.
Le provocazioni degli USA e della NATO in questo periodo sono frequenti e avvengono “a pelo” dello spazio aereo russo sul Mar Nero e sul Mar Baltico, includendo l’utilizzo delle fortezze volanti, B-52 Stratofortress , aerei in grado di portare ordigni nucleari.

In risposta si sono alzati in volo due “cigni bianchi”, bombardieri strategici russi TU-160 M, armati di missili, che sono costantemente in volo e Mosca li ha fatti posizionari sul mare del nord nelle vicinanze della Norvegia, sul mare di Barents, per farli entrare in azione sulla Gran Bretagna in caso di necessità, accompagnati da 4 caccia Mig-31 e da un aereo da comunicazione e appoggio che faceva da tramite.
L’informazione è confermata dal canale Telegram che segue tutti i voli che avvengono sui cieli europei e che ha fornito anche i numeri di matricola degli aerei.
In caso di attacco alla Russia, la dottrina di risposta russa prevede di colpire la Gran Bretagna e Londra in particolare come principale nemico strategico in Europa e questo spiega perchè la rappresaglia russa sarebbe diretta in questo caso contro le basi militari in Gran Bretagna.

E significativo che in questo periodo avvengono frequenti voli di fortezze volanti B-52 Stratofortress nei cieli dell’ Ucraina dove il Pentagono ha preso il comando delle forze presenti nel paese e utilizzano le forze speciali statunitensi e canadesi che operano nella stessa Ucraina.
Questo è inteso come una minaccia dalle autorità russe assieme al posizionamento dei missili antiaerei Patriot che il Pentagono ha installato in tutti i paesi dell’est confinanti con la Russia, dal Baltico alla Romania e alla Georgia.
Naturalmente di quanto accade nei cieli dell’Europa la cittadinanza europea non è assolutamente informata e i movimenti di queste froze aeree non sono rilevanti per i media e per le fonti di informazioni ufficali.
Si continua a ballare sul “Titanic”.
Fonti: Al Masdar News – Rusvesna.ru
Traduzioni e sintesi: Sergei Leonov/ L.Lago
L’Alleanza del Nord Atlantico ha deciso di rafforzare radicalmente la sua presenza vicino ai confini russi, inviando, oltre ai suoi aerei da ricognizione e da combattimento, anche una nave militare di comando e controllo per un attacco globale, nonché una nave da ricognizione HMS Enterprise per la ricerca di sottomarini nemici. Entrambe le navi si trovano praticamente vicino ai confini russi.
Cacciatorpediniere USS Rosvelt entrato nel Mar Nero
“Dopo il cacciatorpediniere missilistico della US Navy USS Roosevelt, che è entrato nel Mar Nero martedì, anche la nave da ricognizione della Royal Navy britannica HMS Enterprise si sta dirigendo nella stessa zona, secondo i dati del sistema di tracciamento internazionale delle navi AIS.
La nave da ricognizione, ufficialmente considerata una nave da ricognizione idrografica polivalente, è dotata di ecoscandagli multibeam e numerosi sensori trainati per raccogliere dati militari. Si prevede che entrerà nel Mar Nero mercoledì mattina ” – questo secondo l’agenzia di stampa russa” Interfax “.
Per quale scopo due navi NATO sono apparse nelle acque del Mar Nero – non è noto, tuttavia, gli esperti ritengono che ciò sia dovuto alle esercitazioni in corso “Kavkaz-2020”, a questo proposito, sono possibili anche probabili provocazioni da parte della NATO.
Nonostante l’emergere delle forze NATO ai confini russi, gli analisti richiamano l’attenzione sul fatto che le navi e gli aerei sono attivamente monitorati dai militari russi, che hanno il pieno controllo della situazione.
Fonte: Avia Pro.ru
Traduzine: Sergei Leonov
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