Il famoso “Giubileo” altro non era che una cancellazione dei debiti. Trascorsi sette anni i debiti correttamente ammortizzati si ritenevano onorati e si poteva cominciare da capo. Quel limite di sette anni, non è casuale. Sono regole matematiche che gli antichi già avevano capito e che avevano la cautela di applicare. Curiosamente, il numero sette ricorre in moltissimi campi. (Sette sono gli orifizi corporei umani da gestire, ad esempio, e sono molto esigenti).
Il mondo economico moderno che si può dire sia nato nel 1694 con la creazione della Banca d’Inghilterra, ha preferito seguire un’altra via. Invece di giubilei, si è scelta la strada dell’espansione del debito, coinvolgendo sempre più soggetti in uno schema debitorio che altro non è che una piramide finanziaria. La stessa piramide rappresentata e celebrata trionfalmente sul retro della banconota da un dollaro americano. In uno schema piramidale, più è larga la base più è solido il vertice. La base fornisce energia al vertice che, caricato come una dinamo, si illumina e si stacca dalla base fetente, come a rappresentare perfettamente le due categorie umane magistralmente descritte dal poeta Gioacchino Belli nel sonetto:
Li du’ ggener’umani:
Noi, se sa, ar Monno semo ussciti fori
impastati de mmerda e dde monnezza.
Er merito, er decoro e la grannezza
sò ttutta marcanzia de li Siggnori…. https://it.wikisource.org/wiki/Sonetti_romaneschi/Li_du%27_ggener%27umani
Infatti, la prima conseguenza del sistema monetario debitorio creato in Inghilterra fu l’immediata conquista ed annessione della Royal Scottish Mint, ovvero della zecca scozzese, perché, per perpetuarsi, ha continuo bisogno di nuovi soggetti a cui attaccare lo spinotto del debito.
Seguì a ruota la rivoluzione industriale e l’espansione imperialista: bisogna produrre di più, ci vuole la crescita! La crescita necessaria per ripagare gli interessi sul debito. Quindi, tutti a correre come matti dietro al debito in una corsa senza fine, dove il debito è matematicamente avvantaggiato.
La storia va avanti, nuovi stati vengono conquistati. Si faranno guerre e moriranno tante persone, ma la faccio breve ed arrivo ai giorni nostri.
Quando si legge qualche resoconto finanziario, ci si aspetta che qualcuno più bravo di noi ci dica qualcosa che già non sappiamo. “Tell me something I don’t already know” ..dimmi qualcosa che non so già diceva Gordon Gekko nel famoso film Wall Street. A me piace leggere da diverse fonti e non fissarmi su qualcosa, per non essere accusato di dissonanza cognitiva, quindi ho sotto mano varie pubblicazioni e articoli, libri e audioblog. Poi sta alla mia capacità di ragionamento, unita alla mia preparazione accademica a trarne le dovute conclusioni. Quindi non posso fare previsioni favorevoli quando tutti gli indicatori puntano in un’unica direzione, ovvero l’insostenibilità di questo paradigma. Sono pessimista? No, francamente amo scherzare, e fischiettare allegramente, ma per quanto riguarda la fredda analisi dei dati, non può esserci soluzione restando dentro questo paradigma, e siccome chi lo controlla ne beneficia immensamente, sarebbe sciocco credere che chi si trova un una posizione di così assoluto dominio, possa minimamente pensare di cambiarlo perché è dalla parte ricevente del trasferimento di ricchezza. Il vertice della piramide non ha nessuna intenzione di smettere di godere del privilegio enorme in cui si trova e quindi il sistema andrà avanti così anche perché ancora la maggior parte delle persone non ha neanche la minima idea di come funzioni.