Cosa non riuscite a vedere?

E’ più facile parlare di musica? Parlare di notizie politiche? Parlare di pettegolezzi? Sarebbe sicuramente più semplice pensare che domani saremo di nuovo qui, che voi sarete lì davanti allo schermo, che tutto rimarrà uguale, che ognuno avrà la sua vita di sempre, che tutto resterà come è oggi, che niente sarà stravolto. Ma magari non sarà così e ogni cosa cambierà, in un solo attimo, come in certi film dove arrivano i tripodi e la vita non è più la stessa. Allora meglio sognare che tutto sarà sempre uguale oppure prepararsi per quello che succederà? Lo so, sarebbe più facile parlare di immigrati, di denaro, di come avere successo, di musica, di programmi tv stupidi. Ma io ho una missione e questa missione include anche voi, sì, voi che siete seduti lì e leggete i post, voi che curiosate nei siti, voi che non volete vivere domani come ieri e come l’altro ieri. Eppure siete lì, come ogni giorno, ad aspettare qualcosa e poi quando qualcosa accade vi girate dall’altro lato, fate finta di nulla, rimanete fermi, negate, vi appigliate a ciò che conoscete meglio, vi appoggiate a quella solita illusione che tutto rimarrà così, sempre. Cosa aspettate? Cosa cercate? Qualcosa dentro di voi vi dice di agire. Ma poi? Tutto rimane lì, fermo, immobile, il presente, sempre il presente. Ma il futuro sta dentro quelle scarpe, dentro quella gabbia, dentro quella macchina, dentro quel frigo. Cosa non riuscite a vedere?

https://itesoridiamleta.wordpress.com/2020/11/27/il-futuro-del-mondo-2/

Barboni e barboncini

E che vuoi dire se è stato stravolto insieme a quelli di libertà e responsabilità, anche quello di volontarietà. Così mentre Crisanti viene arruolato tra i negazionisti perché ingenuamente ammette che è preferibile sottoporsi ai vaccini quando siano stati testati, mentre la cura del virus è lasciata alla, quella si libera, interpretazione di pochi medici di base che si sono sottratti alla nuova e originale autorizzazione a tradire Ippocrate, si rassicurano terrapiattisti, performer delle evoluzioni di scie chimiche equiparati a Montagnier e a Palù del quale in rete sono cancellate le interviste recenti, che la vaccinazione anti Covid non sarà obbligatoria.

E falla anche essere obbligatoria, se viene ipotizzata la concessione di un patentino da esibire a conferma del proprio senso di responsabilità e spirito di appartenenza, proprio come il microchip del barboncino. Se non possederlo sarà oggetto di ulteriore distanziamento sociale e ostracismo. Se il fallimento di Immuni, l’app più scadente e impraticabile messa sul mercato, si attribuisce ai troppi che si sono astenuti dall’obbligo morale di scaricarla, quando le procedure di tracciamento ancora più dilettantistiche, inappropriate e inefficaci ai fini del contenimento, hanno avuto l’unico effetto di penalizzare i lavoratori e gli studenti, costretti all’isolamento, a perdere lezioni e lavoro, in attesa di tamponi dall’esito incerto e inaffidabile.

Il timore vero è che siamo troppo distanziati, troppo isolati, troppo espropriati di baci e abbracci, di dignità e rispetto per guarire.

estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2020/11/21/barboni-e-barboncini/

Araba fenice

Un amato simbolo NWO: la fenice risorge dalle ceneri, rappresentando la rinascita e il nuovo, che segue la distruzione del vecchio

L’obiettivo generale del rituale: distruggere il vecchio e creare il nuovo

Se dovessi riassumere l’intero rituale di iniziazione del coronacon un concetto, sarebbe questo vecchio, provato e vero: “Ordo ab chao”. La dialettica hegeliana. Problema-reazione-soluzione. La fenice che risorge dalle ceneri. Tutte queste frasi indicano lo stesso metodo: distruggere il vecchio per far posto alla creazione del nuovo. Questo metodo in sé e per sé non è male; è tutto su come viene utilizzato. Il vero scopo del rituale è quello di alterare la mente e il carattere, e può essere fatto consciamente o inconsciamente, consapevolmente o inconsapevolmente. Il rituale può essere usato per la magia bianca tanto quanto la magia nera, ad esempio puoi usare questa tecnica per vincere le abitudini distruttive dentro te stesso e diventare una persona migliore. È solo che nel contesto della cospirazione mondiale, questo metodo è utilizzato dai cospiratori del NWO per rendere il mondo un luogo meno libero, meno pacifico, più controllato e più gerarchico.

Rari nantes (in gurgite vasto)

Condivido dal gruppo di Giulio Tarro (virologo di fama internazionale):A brevissimo lo Stivale si colorerà tutto di rosso.E durerà fino a maggio.La notizia del vaccino serve per farci accettare il lockdown, nella convinzione che a brevissimo saremo liberi.Invece non arriverà nessun vaccino Almeno non prima dell’estate. Il lockdown durerà fino a maggio.Giusto il tempo di portare a termine l’operazione.Una volta che l’intero sistema economico sarà collassato, la grande speculazione finanziaria passerà all’incasso e si porterà via tutto a prezzi stracciati.Come da copione. Pochi di noi rimarranno in piedi.Il “Salviamo il Natale” è il nuovo “Durerà solo 15 giorni” di marzo.Serve per far entrare il bestiame nel recinto (o meglio, nel mattatoio). Dal quale non uscirà più.Il nostro sistema sanitario è di nuovo in ginocchio.Non per il virus.Per la nostra totale disorganizzazione (organizzata) .I complici nostrani di questo scempio epocale hanno fatto di tutto affinché la situazione si ripetesse.Hanno fatto sparire LA CLOROCHINA. Non hanno potenziato LA RETE DI MEDICINA TERRITORIALE per curare i pazienti a casa e abbattere il modello ospedale-centrico, totalmente fallimentare contro questo virus.Non hanno ufficializzato, ancora oggi, un valido ed efficace PROTOCOLLO NAZIONALE DI TERAPIA DOMICILIARE, nonostante i farmaci che smorzano sul nascere le tempeste citochiniche (evitando che il paziente giunga in ospedale in condizioni critiche) siano disponibili da oltre sette mesi.Il problema non è il virus.Il problema è la nostra disorganizzazione (meticolosamente) organizzata.Il resto l’ha fatto come al solito LA NOSTRA “INFORMAZIONE” che ha criminosamente contribuito a mettere in difficoltà il sistema sanitario generando una massa incontrollabile di persone terrorizzate che al primo starnuto ora, comprensibilmente, si riversano negli ospedali.La paura è stata indotta, ingigantita e strumentalizzata.Hanno scaricato la colpa sulla movida estiva o su qualunque cosa gli capitasse a tiro. Invece di prendersela con chi (pur avendo tempo e strumenti) non è stato in grado di (non ha voluto) permettere che la gente vivesse la propria vita in piena libertà, senza il bisogno di alcuna restrizione.I nostri medici, ancora una volta le vittime principali, oggi invocano il lockdown.Si vedono arrivare di tutto, senza il filtro determinante (volutamente castrato) della medicina territoriale.Se a marzo ciò si poteva comprendere, oggi va condannato e perseguito penalmente (a partire dai vertici del Ministero della Sanità).La paura indotta e strumentalizzata ha fatto perdere la ragione a molti di noi.Molti sono stati portati addirittura ad invocare le restrizioni.Molti si indignano e denunciano se vedono per strada persone che compiono gesti quotidiani, naturali, umani.Sembra di essere tornati ai tempi di Goebbels che indottrinò l’intero popolo tedesco.Mentre le nostre forze dell’ordine non si oppongono per nulla.Come i nazisti che a Norimberga dissero che avevano solo seguito degli ordini, che era il loro lavoro, che avevano rispettato delle regole, anche se assurde.Tutto questo però non ci deve assolvere dalle nostre responsabilità.Ci stanno portando via tutto.Il tempo prima di tutto.Poi la libertà, il lavoro, la dignità e le gioie della vita.Se non reagiamo, in maniera pacifica ma con clamorosa partecipazione, la colpa più grande rimarrà la nostra.Coraggio.

Luciano del Vecchio su FB

Globalizzazione

È un progetto non solo italiano ma europeo, che parte dall’asse franco-tedesco e da Bruxelles, e di cui il governo italiano è solo uno tra gli esecutori. Non bisogna essere complottisti per individuarlo: esso è già palese nella torsione paternalista, eticizzante delle istituzioni Ue di cui Ursula von der Leyen è la garante.

L’obiettivo di queste classi politiche è enfatizzare a dismisura il virus per distruggere quel che resta della piccola e media impresa, del terziario autonomo, degli spazi di formazione, socialità e cultura “fisici”, e sostituirli con consumi, intrattenimento, didattica, socialità integralmente digitalizzati, completamente inglobati dalle grandi corporations hi tech globali. La narrazione terroristica del Covid e i lockdown sono lo strumento per rimpiazzare del tutto la socializzazione con i social, le comunità di scuola e università con la didattica su piattaforma, l’amore e il sesso con il dating virtuale, i ristoranti e i bar con il food delivery, i cinema e i teatri con Netflix, lo shopping con Amazon, i concerti con le dirette a distanza, lo sport con il “workout” casalingo gestito da app, il lavoro con sussidi statali di semi-indigenza, il culto religioso comunitario con una spiritualità solitaria senza nessun rilievo sociale.

E, soprattutto, per eliminare ogni forma di associazione culturale, circolo, movimento civico e politico libero, non controllabile, trasformando la società civile in una pluralità di individui isolati che si limitano ad essere followers dei leader politici, in un quotidiano reality show, “profilati” e sottoposti al continuo martellamento delle news unanimi di regime selezionate per loro dai social media depurandole di quelle che loro chiamano fake news, cioè di ogni fonte che non sia approvata dal complesso politico-mediatico mainstream.

L’accelerazione di questa trasformazione permetterebbe, per le élites europee, la saldatura tra il mega-tecno-capitalismo d’oltreoceano, lo statalismo burocratico Ue a economia sussidiata e il modello di mercato autoritario cinese. L’unico ostacolo che può ancora frapporsi tra il progetto e la sua attuazione è la reazione, la resistenza, la mobilitazione delle società civili europee, dei ceti e delle fasce sociali che si è deciso di sacrificare. Dalla loro capacità di ribellione, dalla loro capacità di coordinarsi, dando vita a un blocco sociale e politico coerente in sostituzione di una rappresentanza politica ormai inesistente, dipende se l’esperimento tecno-autoritario riuscirà o sarà dichiarato fallito, o quanto meno dilazionato.

Eugenio Capozzi

https://www.maurizioblondet.it/distruggere-economia-e-sociale-per-sostituirlo-col-digitale/