E’ più facile parlare di musica? Parlare di notizie politiche? Parlare di pettegolezzi? Sarebbe sicuramente più semplice pensare che domani saremo di nuovo qui, che voi sarete lì davanti allo schermo, che tutto rimarrà uguale, che ognuno avrà la sua vita di sempre, che tutto resterà come è oggi, che niente sarà stravolto. Ma magari non sarà così e ogni cosa cambierà, in un solo attimo, come in certi film dove arrivano i tripodi e la vita non è più la stessa. Allora meglio sognare che tutto sarà sempre uguale oppure prepararsi per quello che succederà? Lo so, sarebbe più facile parlare di immigrati, di denaro, di come avere successo, di musica, di programmi tv stupidi. Ma io ho una missione e questa missione include anche voi, sì, voi che siete seduti lì e leggete i post, voi che curiosate nei siti, voi che non volete vivere domani come ieri e come l’altro ieri. Eppure siete lì, come ogni giorno, ad aspettare qualcosa e poi quando qualcosa accade vi girate dall’altro lato, fate finta di nulla, rimanete fermi, negate, vi appigliate a ciò che conoscete meglio, vi appoggiate a quella solita illusione che tutto rimarrà così, sempre. Cosa aspettate? Cosa cercate? Qualcosa dentro di voi vi dice di agire. Ma poi? Tutto rimane lì, fermo, immobile, il presente, sempre il presente. Ma il futuro sta dentro quelle scarpe, dentro quella gabbia, dentro quella macchina, dentro quel frigo. Cosa non riuscite a vedere?
https://itesoridiamleta.wordpress.com/2020/11/27/il-futuro-del-mondo-2/