Un italiano vero

Anna Lombroso per il Simplicissimus

Da ieri sera me li immagino darsi di gomito sghignazzando, quelle due sagome mentre confezionano l’apoteosi della presa per il culo. Quello dell’alto profilo mentre consiglia Brunetta abilitato a passare sotto ai suoi tornelli,  l’altro, l’uomo della provvidenza, che se la ride di gusto pensando al futuro dei giovani incantati dalla sua predica a Rimini,  mentre gli rifila certi avanzi avvelenati.

Me li figuro: uno che dice “ma dai divertiamoci, ti propongo Giorgetti così imparano quei debosciati meridionali a ammorbarci con la questione meridionale”. E l’altro, “ma non è troppo?”, e poi però “ ma si, hai ragione, godiamocela, in fondo si vive una volta sola”.  E il tecnocrate che fa: “e se affidassimo la digitalizzazione a Colao così si capisce subito che si tratta di vendere più telefonini e app per controllare che ‘sti cialtroni stiano alla catena h24?”.  E la suprema carica, “ma si se lo meritano. E guarda,  rilancio, diamo la Giustizia a una cancelliera di tribunale della Sacra Rota, che capiscano una volta per tutte che noi schifiamo i diritti fondamentali ma pure quelli aggiuntivi dei gay, delle donne, e pure dei vecchi, tanto noi due siamo immortali come il manuale Cencelli”.

A guardare quella foto comparsa su tutte le testate in occasione dell’Incarico, dovevamo capire che quei sorrisi erano un avvertimento trasversale  in sintonia con la trattativa Stato-mafia, che erano il ghigno dei boia di mezza tacca che non si curano di affilare la scure o la lama della ghigliottina: che mica ci meritiamo una morte asettica, disinfettata e sicura come sarebbe da aspettarsi da carnefici abilitati e  efficienti.

E chissà che delusione per quelli che avevano confidato nel dominio dei tecnici, dei preparati, dei tagliatori di teste provetti, dei gran liquidatori che avrebbero fatto piazza pulita di parassiti, falsi invalidi, veri straccioni, pesimorti, scansafatiche. E che smacco per quelli che avevano creduto fosse arrivato il castigamatti profeta della distruzione creativa come un necessario pogrom, come un salutare massacro di selvaggi renitenti al progresso. E che frustrazione per i Cottarelli, i Giavazzi, i Bocconi boys, che seduti come stiliti sulle colonne del Corriere e del Sole 24 Ore hanno anticipato la weltanschauung draghiana pensando di avere già le forbici in mano e un piede nell’Esecutivo.   

Autore: bondeno

redazione bondeno.com

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