Ad ogni modo con la vaccinazione non cessa nessuna delle misure di confinamento e di repressione delle libertà personali e di associazione che sono state imposte e che ovviamente non servono a frenare l’eventuale diffusione del virus, ma hanno scopi politici di demolizione della democrazia. In queste condizioni è chiaro che le campagne vaccinali incontrano forti resistenze e che delle due l’una: o col vaccino si sbaracca tutto l’impianto pandemico oppure se lo si vuole tenere in piedi per altri scopi come sembrano orientati a fare i poteri grigi, bisogna mettere in conto un notevole surplus di dosi di vaccino. Magari molto grande se prende sempre più piede il rifiuto del vaccino.
Di qui l’idea di smistarli in Africa, che del del resto non è nuova: è già accaduto con la l’influenza suina del 2009 quando l’Oms convinse i governi ad acquistare complessivamente un miliardo e mezzo di dosi di vaccino di cui non ci fu nessun bisogno e che furono umanitariamente smaltiti in Africa, la grande discarica e laboratorio di Big Pharma e dei filantropi folli . E allora si capisce bene perché Buffet abbia voluto liberarsi di azioni che in fondo non sono poi così sicure perché le compagne vaccinali sono ostaggio del profitto più che della corretta pratica medica e se qualcosa va male, se gli introiti non sono quelli previsti le azioni vanno a fondo. Per fortuna c’è l’Africa alla quale possiamo “donare” . Ma chissà se Warren Buffet non abbia anche annusato l’aria di bruciato che spira nella narrazione pandemica sempre più grottesca: grandi manifestazioni contro le segregazioni si svolgono in Germania, a Vienna, a Copenhagen e in Olanda con repressioni brutali che Putin ha gettato in faccia all’Europa in cerca di pretesti per ubbidire a Biden o meglio a chi lo dirige
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2021/02/21/africa-la-discarica-dei-nuovi-vaccini/