Sputnik funziona

«Sputnik funziona. Noi ne abbiamo fatto una valutazione indipendente, come istituto di ricerca, non come gruppo isolato. Il documento è stato condiviso senza nessuna volontà di intervenire su questioni politiche». Replica così il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, a Nicola Magrini, direttore dell’agenzia italiana del farmaco, intervistato dal Corriere della Sera. Il botta e risposta riguarda il parere che il centro nazionale per le malattie infettive ha inviato al ministero della Salute il 17 febbraio.

Nelle conclusioni, basate su un’analisi della sperimentazione pubblicata sulla rivista Lancet, il preparato del Gamaleya di Mosca (registrato l’11 agosto 2020 come Gam-Covid-Vac) riceve la promozione: «È caratterizzato da un approccio biotecnologico originale che utilizza due vettori adenovirali differenti tra la prima e la seconda dose di somministrazione. I dati disponibili depongono per un ottimo profilo di sicurezza a breve termine e così quelli di immunogenicità che sono comparabili a quelli di vaccini genetici già autorizzati per uso clinico». about:blank

L’efficacia è di oltre il 90% contro la malattia sintomatica e del 100% per la malattia grave. Quindi «si ritiene che Sputnik possa avere un ruolo importante nei programmi vaccinali contro Sars-CoV-2». Viene però rimarcato il limite delle informazioni sulla «tecnologia utilizzata per lo sviluppo dei vettori virali e sulla genetica relativa al Dna trasportato dal vettore».

E ancora. Dei protocolli di studio si conosce solo una sintesi e i dati di efficacia provengono da un’unica sperimentazione sviluppata solo a Mosca, in un solo gruppo etnico e sotto il controllo di un’unica autorità regolatoria. Infine «non sono noti i dati sull’impatto delle varianti». Magrini in realtà non ha messo in dubbio la validità di questo «candidato», da lui definito «ottimo, dal disegno interessante e intelligente». Però ha sottolineato che l’agenzia non intende precorrere i tempi e avallare un’eventuale procedura per averlo in Italia prima del via libera da parte dell’ente europeo Ema.

Autore: bondeno

redazione bondeno.com

3 pensieri riguardo “Sputnik funziona”

  1. Il vaccino russo lo si può assumere con meno rischi di BioNtech e Astrazeneca, alla peggio è inutile ma non è l’iniezione letale di Pfizer. Se basta a ottenere il “certificato di vaccinato”, è utilissimo.
    L’articolo Di Maio, genio politico? proviene da Blondet & Friends.

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  3. Si. È così. Non si può vaccinare l’ intero pianeta con un vaccino sperimentale.. del quale poi nessuno si assume alcuna responsabilità..poi ne danno dosi ad interpretazione(da una boccetta prima ne cavano 4 dosi, poi 5, poi di più)…Inoltre prima occorrono 2 richiami poi ne basta uno…e poi dicono che funziona su tutte le varianti! Ma figuriamoci! I virus mutano di continuo e loro sono lì ancora che devono vaccinare contro la prima variante che siamo già alla quinta o sesta variante conclamata! Sono ridicoli. Ma le case farmaceutiche già pagate subito eh
    Utente anonimo

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