Ora, raccontare di avere superato la malattia senza problemi sarebbe offendere chi è morto, e non invece testimoniare che è possibile curare e dare speranza.
La massa è talmente assuefatta al clima di emergenza perenne nutrito di terrorismo che non è in grado di elaborare notizie buone: sono solo menzogne di pazzi che sottovalutano la pericolosità della situazione.
Una sentenza del TAR del Lazio si è espressa a favore dei medici che da mesi curano con successo i malati e mettono in discussione il protocollo ministeriale che prevede tachipirina e vigile attesa. Sono medici che in scienza e coscienza si mettono a disposizione anche il fine settimana e operano con dedizione e risultati. Sono quelle persone che ti fanno affermare con Samvise Gangee «C’è del buono in questo mondo Padron Frodo». Eppure la massa li chiama complottisti, negazionisti, chiede la loro radiazione dall’albo. Osano dire che il morbo del XXI secolo è curabile se preso tempestivamente e con misure adeguate. “No, non ci sono studi validi a sostegno di queste terapie”, strillano i gufi esperti. Il fine pandemia è il nuovo messia che mai giungerà, è l’idolo a cui sacrificare tutto e intorno al quale costruire un nuovo senso per vite che evidentemente erano vuote.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/il-confinamento-e-dentro-di-noi
https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2021/01/09/gli-effetti-del-pensiero-debole/
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