Tucidide racconta che a far scattare la congiura non ci furono motivi politici ed idealità democratiche, bensì motivi personali, sentimentali, pulsioni sessuali. Ipparco s’era invaghito del giovane Armodio che, secondo quanto racconta Tucidide “era allora nel fiore della bellezza giovanile” (aveva circa quindici anni). Armodio era l’eromenos (giovane amante) di Aristogitone: quest’ultimo secondo Tucidide “un cittadino di mezza età” (non aveva più di quarant’anni) ed apparteneva ad una delle antiche famiglie (plutocrazia più che aristocrazia).
Le relazioni sessuali fra uomo anziano (erastès) e giovane non erano contro le leggi di Atene e dell’antica Grecia in genere: venivano considerati come normali rapporti pederastici tra giovinetti ed opulenti adulti, quindi non omosessuali come nel senso moderno della parola. Erano relazioni governate da severe convenzioni, quindi il giovinetto apparteneva all’aristocratico. Ipparco avrebbe soverchiato le leggi di Atene per rubare l’eromenos di Aristogitone: Tucidide spiega chiaramente che “Aristogitone possedeva Armodio per legge ateniese”.
Armodio aveva accettato le regole del rapporto di pederastia: quindi, dopo aver sessualmente rifiutato Ipparco, raccontava le proposte del tiranno ad Aristogitone. Iniziava una lunga serie di vendette tra plutocrati: Ipparco, faceva escludere la giovane sorella di Armodio dalla cerimonia di offerta alle feste Panatenee, accusandola di non essere sufficiente nobile. L’offesa fu insopportabile per la famiglia di Armodio che, insieme all’amante Aristogitone, pianificava l’omicidio sia di Ippia (fratello di Ipparco) che di Ipparco, rovesciando quella che per certi sarebbe stata illuminata tirannia. Di fatto simili isterie uterine l’Italia le ha vissute negli ultimi anni, non possiamo dimenticare quel sottosegretario che, nel 2007, ammetteva d’aver rimorchiato un trans per sfogare bollori che non poteva esternare con certe presenze gender in Parlamento.
Il Ddl Zan, quindi, certamente non protegge donne e trans costretti a prostituirsi ma, di fatto, potrebbe garantire silenzio, discrezione e raffinata ipocrisia da salotto sulle turbolente vite private di politici ed alti dirigenti.