Eppure qualunque studente di una facoltà bio-medica è in grado di indicare almeno alcuni “eventi indesiderati” (in ordine decrescente di probabilità):
1) le cellule distruggono gran parte di codesti “vaccini”, i vaccini fanno “cilecca” come sostenuto da fior di scienziati, altro che il millantato 95% di efficacia di Pfizer & C!;
2) Le cellule, per il fatto di produrre proteine spike, vengono riconosciute come “anarchiche” e devono essere eliminate: ciò innesca una violenta reazione infiammatoria, ivi compresi fatti trombotici e/o emorragici, fino a possibile morte della cavia. Tutto ciò rientra nel VADE (Vaccine Associated Disease Enhancement – Aggravamento di Malattia Associato al Vaccino), che era già stato segnalato per altre infezioni, comprese le due precedenti epidemie da coronavirus (SARS e MERS) e che viene ora riproposto per SARS-CoV-2 su molte autorevoli riviste, compresa Nature);
3) le cellule (che hanno bene in memoria che cosa sia un coronavirus e/o stanno assemblando coronavirus proprio durante la “vaccinazione”) producono chimere, cioè varianti. Come se io introducessi i paraurti di una Volkswagen Polo nella catena di montaggio della FIAT Panda: ne uscirebbero “chimere o varianti Panda” col paraurti della Polo. Noti che, per legge statistica, le varianti di SARS-CoV-2 indotte artificialmente saranno mediamente meno adattate all’uomo, quindi più pericolose;
4) se le cellule “anarchiche” non vengono completamente eliminate nella fase acuta, a distanza di 3-6 e più anni si svilupperanno malattie autoimmuni croniche e/o tumori maligni;
5)…; 6)…; 7…; …
n) relegata fra gli eventi meno probabili giu