Da due settimane lo stato indiano di Goa ha reintrodotto l’ivermectina come presidio terapeutico e immediatamente i contagi sono crollati come si evince da questa curva.
Al contrario nello stato del Tamil Nadu, all’estremo sud del sub continente, la Gilead è riuscita a far togliere l’ivermectina dai protocolli di cura e a imporre al suo posto il suo discusso remdesivir, un antivirale contestato ed efficace solo a forza di mazzette. Risultato uguale a zero come si può vedere anche qui dal grafico.
Ora tra i due preparati c’è un’essenziale differenza: l’ivermectina è un farmaco a basso costo sul quale sono scaduti i brevetti mentre il remdesivir costa 2000 euro a trattamento. Così, guarda caso, dopo che la prima medicina è stata utilizzata per 35 anni senza alcun effetto avverso a fronte di 4 miliardi di dosi distribuite, è diventato sospetto da un giorno all’altro. La stessa Merck che possedeva il brevetto e che ha pompato l’ivermectina per decenni, adesso parla di “una preoccupante mancanza di dati sulla sicurezza nella maggior parte degli studi”.