C’è un altro aspetto su cui porre molta attenzione: posto che ormai AstraZeneca è in una posizione molto difficile, confinata agli ultrasessantenni, posto che il secondo vaccino a vettori virali, Johnson & Johnson, a causa degli effetti collaterali già rilevati negli Stai Uniti, è stato riservato ai soli over 50, posto che il terzo vaccino di questa classe di farmaci, lo Sputnik, non viene neppure preso in considerazione per motivi misteriosi, la scelta di Aifa sembra avviare, attraverso l‘eterologa, l’abbandono definitivo dei vaccini a vettori adenovirali per arrivare al monopolio degli mRNA. Una fuga in avanti anche rispetto alle indicazioni dell’EMA. Ma l’Italia – ormai è evidente – è la capofila delle sperimentazioni vaccinali. Anche le più ardite.
Paolo Gulisano
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