Mi è sorto allora il sospetto che questi intellettuali da bar Messico che scrivono su giornali liberi come La Repubblica, o Il Corriere, (e altri leccatori dei piatti di casa Agnelli) non conoscano la storia. O forse la conoscono. Ma in questo caso sono costretto a dire che questo genere di leccapiatti mi disgusta. Mi disgustano per il cinismo orrendo con cui chiamano le donne afghane a testimone della superiorità della loro democrazia. Mi disgustano per la mala fede con cui citano la liberazione dal nazismo per esaltare l’intervento armato americano. Solo cinismo e mala fede, infatti, possono far dimenticare a questi intellettuali da Bar Messico che la storia americana è una storia di orrore razzista e nazista che dura da due secoli. Ma adesso è finita, anche se quelli che scrivono sui giornali di casa Agnelli non sono in grado di capirlo, o forse preferiscono ignorarlo. E’ finita perché l’America non esiste più. Quel paese, che da due secoli garantisce nel mondo la violenza razzista e imperialista, che da due secoli fomenta guerra, ora è morto. Non ha un presidente, perché Biden è annichilito dalla vergogna e nessuno può fidarsi più di lui. Non ha alleati perché gli alleati di quel paese se la stanno filando all’inglese. Non ha un popolo perché ce ne sono due e sono in guerra. Non ha un governo perché non c’è nessuna maggioranza parlamentare. Non ha un futuro perché il suo destino manifesto è quello di dilaniarsi nella disuguaglianza, nella demenza di massa, nell’ignoranza e nella violenza armata. L’occidente è finito, cari Merlo, Ferrara, Nierenstein, Della Loggia e compagnia bella. E anche voi siete finiti, nonostante lo stipendio che vi paga la famiglia Agnelli o qualcun altro di quel genere lì.
Fu ospite a Bondeno della seconda edizione del Cyberfest nel 1999
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