Anna Lombroso per il Simplicissimus
C’è qualcosa di profondamente vile e servile nel linciaggio condotto contro chi ha responsabilmente deciso di non vaccinarsi o da vaccinato, di non sottoporre a questa prova i suoi figli e di non volersi dotare della vergognosa “certificazione” di appartenenza al consorzio civile, con la motivazione abietta, preliminare alla pretesa che si paghino le cure mediche, che in caso di ricovero sottrarrebbero risorse professionali e posti letto agli sventurati che contraggono il Covid malgrado la vaccinazione.
Vile, perché sfrontatamente ammettono che la panacea, il prodigio farmaceutico moralmente più che concretamente atto a salvarli, ha delle pecche e dei limiti accertati, perfino per quanto riguarda la promessa che tuteli da fenomeni patologici cruenti, se appunto si teme che indegni terrapiattisti, osservatori delle scie chimiche e filosofi in prepensionamento possano occupare abusivamente le terapie intensive destinate ai valorosi vaccinati.
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ha messo in luce che il 57 % dei 106.600 morti in eccesso avuti nel 2020 non è imputabile al Covid-19, ma all’interruzione delle cure ospedaliere, delle visite non urgenti e degli screening, che hanno registrato 1,3 milioni di ricoveri in meno rispetto al 2019 (-17%), di cui circa 620.000 interventi chirurgici e 747.011 ricoveri programmati saltati dei quali 554.123 urgenti.
E difatti la stessa ricerca ricorda che a metà degli anni ’70 l’Italia aveva 10,7 posti letto ogni 1.000 abitanti, più di tre volte gli attuali standard. E dunque se avessimo conservato quegli indici si sarebbero potute salvare almeno 20.000 vite su 106.600 (circa 8.000 se i morti per Covid-19 del 2020 sono stati realmente 45.838 come suggeriscono gli autori dello studio).
ibidem
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Tra questi 106600 c’era anche mia madre respinta dall’ospedale di Cento consacrato al Covid !
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