E forse avrebbe agito in modo diverso se avesse letto del cosiddetto “miracolo di Elgg” avvenuto nella casa di cura Eulachtal dove fu riscontrata positività al covid in un totale di 56 persone, tra cui 25 molto anziane con malattie pregresse. Nessun caso ha richiesto il ricovero in ospedale e nessuno è morto. La soluzione all’enigma è stata svelata dal dirigente della struttura , che ha confermato l’erogazione della dose piuttosto bassa di 5600 UI di vitamina D a settimana. A questo punto però, visto che la terza dose non serve a nulla o comunque molto meno della banale vitamina D, bisogna cominciare a pensare alla quarta dose come normalità e siccome anche questa non potrà portare a significativi cambiamenti essendo il meccanismo in sé fallimentare si dovrò arrivare alla quinta, alla sesta e così via. Sempre però con chiusure, quarantene, segregazioni, mascherine, distanziamenti perché è evidente che il virus si diffonde egualmente e forse trasforma i vaccinati in super diffusori.
Come abbiamo scritto in questo stesso blog, forse un articolo correlato calzante potrebbe anche essere “Presi per il culo”
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