Non è una presa in giro il fatto che da due anni tutte le cifre sul covid sono assurdamente basate su un test Pcr il cui inventore ha sempre sostenuto che non ha valore diagnostico e che persino l’Oms e poi il Cdc americano hanno dichiarato del tutto fuorviante perché può rivelate la presenza di molti virus e non solo del Sars Cov 2 ? Oltretutto i risultati di questo test possono essere modulati a piacere diminuendo o aumentando i cicli cui è sottoposto il materiale raccolto dai tamponi: con meno cicli si trovano meno positivi e viceversa, così che un governo o le autorità sanitarie per esso, possono tranquillamente manipolare le cifre per dichiarare una diminuzione o un aumento dei contagi e per esempio vietare di scendere in piazza perché è pericoloso.
È evidente a tutti che la durata della copertura anticorpale da vaccino non coincide con la durata del Green pass, e non ha senso alcuno rilasciare a un vaccinato un pass per un anno quando non si sa minimamente quanto gli durerà la carica anticorpale, né se effettivamente il corpo reagisca nel modo giusto al vaccino. Fare un sierologico a un mese dal vaccino sarebbe la scelta più saggia, però anche la più scomoda, perché metterebbe in luce le contraddizioni di un sistema che fa acqua da tutte le parti. Ingannando chi vuole essere realmente protetto e scaricando la colpa sul non vaccinato si attua un gioco ambiguo, che porta ad avere la moglie sobria e la botte vuota. Bisognerebbe permettere a chi vuole essere protetto di essere veramente protetto, non per due mesi, quattro mesi, o sei mesi; garantendo al tempo stesso a chi non vuole vaccinarsi la libertà di non farlo. Ricordandoci che siamo in uno Stato democratico, per il momento, e non in uno Stato di salute.
http://www.opinione.it/politica/2021/11/11/luca-crisci_macchina-fango-virus-critica-green-pass/
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