Mercoledì scorso il ministro della salute dell’Islanda annunciato che oggi sarebbero cadute tutte le restrizioni covid e le indicazioni per la vaccinazione perché è evidente che i preparati a mRna hanno totalmente fallito e l’unico modo di liberarsi dal virus è farlo circolare liberamente.
Da noi invece lo stato di emergenza è stato prorogato al 31 maggio, con la scusa dell’ Ucraina.
l nostro ordinamento prevede unicamente due fattispecie di stati di emergenza: calamità naturali e stato di guerra. In Ucraina ci dicono che c’è la guerra, pertanto questa dovrebbe rientrare tra gli stati di guerra. Ora, per la nostra Costituzione, questo tipo di emergenza va deliberato dalle Camere (art 78 Costituzione), e NON dal Presidente del Consiglio con la sua corte. A parte che la Repubblica ripudia la guerra, e che uno stato di guerra andrebbe dichiarato unicamente in caso di attacco del nostro territorio.
Art 78 Costituzione
“Le Camere deliberano lo stato di guerra e conferiscono al Governo i poteri necessari.”
Forse giustificheranno tale stato, semmai ci sarà, con i poteri speciali della presente emergenza?
Di una emergenza cioè, palesemente incostituzionale e dichiarata tale da tre sentenze di tribunale, di cui l’ultima del Tribunale di Pisa questo mese, che recita che:
“la delibera dichiarativa dello stato di emergenza adottata dal Consiglio dei Ministri il 31.1.2020 è illegittima per essere stata emanata in assenza dei presupposti legislativi, in quanto non è rinvenibile alcuna fonte avente forza di legge, ordinaria o costituzionale, che attribuisca al Consiglio dei Ministri il potere di dichiarare lo stato di emergenza per rischio sanitario”.
Di una emergenza cioè, che se fosse stata regolarmente dichiarata, per questioni di calamità naturale – terremoto, inondazione ecc – avrebbe dovuto durare 12 mesi + 12 mesi, ai sensi della Legge sulla Protezione civile, e che invece dura due mesi nei quali il governo si permette di dichiarare altro stato di emergenza, senza ufficialità, per poter continuare ad abusare dei poteri speciali necessari per applicare l’agenda della digitalizzazione del Grande Reset.
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