Perché bisogna ricordare che la nuova base italiana sorge accanto a Camp Darby, inaugurata nel 1952, dopo che il governo De Gasperi aveva stipulato con quello statunitense un accordo segreto cedendogli una vasta area della pineta di Tombolo, che costituisce il maggiore arsenale che rifornisce le forze terrestri e aeree statunitensi in Europa, Medioriente e Africa, e il cui ulteriore potenziamento è stato approvato dal Governo Gentiloni nel 2017, permettendo anche in quel caso la devastazione di una parte del Parco di Migliarino San Rossore-Massaciuccoli.
Nei bunker di Camp Darby, che fa parte del sistema delle basi Usa, come si può facilmente leggere nel rapporto ufficiale del Pentagono Base Structure Report 2015, che conta oltre 2300 edifici dati in affitto o in concessione per una superficie di circa 2 milioni di metri quadri, sono stoccati proiettili di artiglieria, bombe per aerei e missili in un numero che può essere stimato in oltre 1,5 milioni, e non si può escludere che tra le armi aeree stoccate nel sito vi siano state e possano esservi bombe nucleari.
Ci ricorda Manlio Dinucci che dalle inchieste condotte dai giudici Casson e Mastelloni era emerso che Camp Darby oltre alle funzioni logistiche di fornire la maggior parte delle armi (mezzi corazzati, proiettili d’artiglieria, bombe e missili per aerei) usate nelle due guerre a guida Usa contro l’Iraq, nel 1991 e 2003 e delle bombe e missili per aerei usati nella guerra Usa/Nato contro la Jugoslavia nel 1999 e in quella contro la Libia nel 2011, aveva svolto sin dagli anni Sessanta quella di base della rete golpista costituita dalla Cia e dal Sifar nel quadro del piano segreto «Gladio».
estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2022/04/12/san-rossore-di-vergogna-161855/