In seguito, aggiunge che gli strumenti della guerra economica “consistono nella carota e nel bastone”: “il blocco, il congelamento dei fondi, il ‘boicottaggio’, l’embargo e la lista nera da un lato; sovvenzioni, prestiti, trattati bilaterali, baratti e accordi commerciali dall’altro”. Questa dottrina si rifletterebbe nella recente attuazione di sanzioni contro la Russia che cercano di raggiungere la sua fame finanziaria e strangolamento economico che porta al default o alla sospensione dei pagamenti insieme a un’inflazione stratosferica che comporta un costo della vita inaccessibile per la società russa e che in seguito potrebbe portare a una rivoluzione colorata contro Vladimir Putin.
Se questa strategia fallisce, potremmo assistere al ritorno della tesi geopolitica di George Kennan, diplomatico e consigliere negli Stati Uniti negli anni Quaranta e ideologo della cosiddetta politica di contenimento dell’URSS, il quale affermava che “Dire che il il rovesciamento di regimi ostili agli Stati Uniti è l’obiettivo principale dei servizi di intelligence americani è un segreto di Pulcinella”. Questa dottrina potrebbe trovare la sua espressione in un futuro complotto contro Vladimir Putin da parte di George Soros, che si dice sia il patron del cosiddetto “Club delle Isole” che dispone di un patrimonio vicino ai 10 trilioni di dollari e la cui testa è visibile, secondo il giornalista investigativo Daniel Estulin, sarebbe lui l’esperto finanziatore e designer di “rivoluzioni colorate”, sempre George Soros.
George Soros conterebbe sull’aiuto dell’esiliato ed ex uomo d’affari impegnato nel petrolio, Mikhail Khodorkovsky, ma fondatore del movimento Open Russia, per spostare le sue pedine strategicamente posizionate in posizioni chiave nell’amministrazione, nei media, nell’FSB e nell’esercito per attuare un colpo di stato incruento contro Vladimir Putin, facendo rivivere il colpo di stato contro Nikita Khrushchev (1964). Il sogno ossessivo di George Soros e della Open Society Foundation (OSF) di convincere la Russia a sottomettersi sarebbe realizzato. La Russia sarebbe per George Soros la “balena bianca che ha cercato di cacciare per decenni”.
Fonte: Continental Observer
Traduzione: Luciano Lago
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