Mese: Maggio 2022
Il granaio del mondo
Quella Russia che è al terzo posto con 86 milioni di tonnellate, 36 milioni in più degli Stati Uniti. E poi c’è il Canada, con 35 milioni. Insomma, i due Paesi patria della democrazia e delle libertà potrebbero impegnarsi a vendere il proprio grano a prezzi ridotti ai Paesi poveri, ma si guardano bene dal farlo.
E l’Ucraina? Non è neppure il granaio d’Europa perché è preceduta dalla Francia che produce 30 milioni mentre Kiev si ferma a 25, poco meno del Pakistan. Con la Germania a più di 22milioni, la Turchia a 20 e l’Argentina a poco meno di 19 milioni. L’Italia, che si è scordata la politicamente scorretta “battaglia del grano”, è molto più in basso nella classifica, con meno di 7 milioni.
Diventa difficile credere che la fame nel mondo dipenda dalle esportazioni della sola Ucraina. Ancor più difficile credere che il prezzo in forte rialzo sia una conseguenza del blocco del porto di Odessa. Soprattutto se ci si degna di leggere l’ottimo libro di Fabio Ciconte, Chi possiede i frutti della terra. Per scoprire, ad esempio, che due terzi di tutte le sementi commerciali del mondo fanno capo a soli 4 gruppi. E nessuno di loro è controllato dai russi. O per addentrarsi nei meccanismi dei famigerati Club dei diversi prodotti rigorosamente registrati. Con il Club che sceglie gli agricoltori che possono coltivare i rispettivi prodotti, in che modo, con quali fitofarmaci, con quali attrezzature. Agricoltori trasformati in operai che devono vendere la produzione al Club ad un prezzo concordato.
Ed in questo meccanismo globale perverso, con eserciti di avvocati pronti ad intervenire in ogni parte del mondo contro il singolo contadino che sogna un margine di libertà, davvero il problema è rappresentato dal blocco russo di Odessa? Dove, peraltro, il mare è stato minato dagli ucraini per impedire lo sbarco dei russi. La realtà è che la speculazione ha bisogno di creare panico per far aumentare i prezzi. Dando la colpa a Putin anche se piove troppo o troppo poco.
Fonte: Electo Magazine.
Giustizia è fatta
il fatto che il comune di mosca non si limiti a smantellare il sistema di misure, ma che le voglia cancellare in maniera retroattiva, per così dire, dimostra che la questione entra a pieno titolo nel conflitto più generale tra Russia e occidente.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/05/28/mosca-restituisce-le-multe-covid/
Il vaiolo delle scimmie
Si sa che del vaiolo, scomparso dal pianeta, rimasero due ceppi, conservati in due laboratori di massima sicurezza, uno a Mosca, e l’altro a Washington. Se il vaiolo umano tornasse, sappiamo con certezza la sua provenienza”. Almeno questo.
Insomma ci vogliono inoculare il vaiolo, progetto che covano almenno dal 2003, e preparano la “narrativa” per la prossima campagna del terrore, che ha lo scopo di obbligare ad una copertura vaccinale del 100 per 100. Non si dica che non siete stati avvertiti .
https://www.maurizioblondet.it/il-potere-globale-preveggente-ci-prepara-al-vaiolo/
I nuovi sacerdoti
Dobbiamo a loro il culto dei nuovi totem, tecnologia, digitalizzazione, intelligenza artificiale, bombe intelligenti purtroppo azionate da idioti al servizio di altri più prestigiosi imbecilli. Dobbiamo a loro le crudeli illusioni offerte alle generazioni future, mestieri creativi, indipendenza garantita dai lavoretti alla spina che ti consentono di sceglierti il percorso per la consegna della pizza, le risorse di nonni e genitori per sviluppare start up in garage. Dobbiamo a loro la conversione della politica in presenzialismo e visibilità, così la partecipazione a un flash mob, a una manifestazione bastano per sentirsi a posto in mezzo a altri empatici che sfilano per il bene contro il male.
E spetta a loro un ruolo decisivo nelle distruzione della coesione sociale grazie al galleggiamento dell’etere globalizzato di bolle nelle quali si rinchiudono in forma difensiva ceti di affini che si confrontano con altri ceti “inferiori” che prestano servizi, svolgono mansioni subalterne e non meritano solidarietà o ascolto. Perché la consapevolezza illusoria dell’appartenenza a una élite che ispira i suoi comportamenti ai miti della globalizzazione, dell’europeismo, del multiculturalismo e del cosmopolitismo dei voli low cost e dell’Erasmus, non vuole sapere e dire nulla sull’impoverimento di intere classi, sullo sfruttamento del lavoro retrocesso a servitù precaria, sulla demolizione dell’istruzione. Al contrario disprezza i vinti, accusandoli di essere ignoranti, fascisti, conservatori, sessisti, populisti.
https://ilsimplicissimus2.com/2022/05/27/il-bon-ton-della-tirannia-163441/
Nel frattempo…
La Russia è ora ampiamente autosufficiente per quanto riguarda il cibo ed è anzi diventato un importante esportatore di derrate alimentari . Inoltre si è sviluppata anche l’industria per compensare, ciò che prima si importava. Inoltre infinite minacce a vuoto di impedire alla Russia di utilizzare il sistema di messaggistica interbancario SWIFT l’ hanno spinta a creare il proprio sistema di pagamento, che ora è integrato con quello cinese, per cui quando alla fine Mosca è stata esclusa dal sistema inter bancario era già pronta a reagire . L’arresto del fondo sovrano russo da 300 miliardi di dollari che era tenuto in deposito presso le banche occidentali, insieme al congelamento dei fondi degli oligarchi russi, ha insegnato ai russi a non fidarsi delle banche occidentali e ad evitare di tenere i loro soldi all’estero. Tutte queste azioni ostili nello spazio finanziario hanno aperto la strada a una risposta piuttosto misurata che ha immediatamente reso il rublo una valuta stabile del pianeta, lasciando il dollaro e l’euro vulnerabili all’ inflazione.
Bugie ONU
Informazioni dettagliate in inglese e russo sul modus operandi del corridoio umanitario marittimo vengono trasmesse quotidianamente ogni 15 minuti su radio VHF su 14 e 16 canali internazionali in inglese e russo. Chi vuole controllare può farlo direttamente senza dover far ricorso ai mascalzoni del mainstream. Del resto la stessa Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha pubblicato rapporti sulla sicurezza e la sicurezza marittima nel Mar Nero e nel Mar d’Azov :Il segretario generale dell’Onu Guterres certamente sa tutto questo. Il fatto che stia accusando la Russia di aver causato un blocco non gli fa onore, ma del resto a questa gente dell’onore non gliene importa un fico secco. sono soltanto inservienti del potere.
Del resto la menzogna è ancora più globale perché la carenza alimentare globale è in atto dall’inizio del 2021 . Non è stato causato dalla crisi ucraina ma, come afferma un rapporto dell’ottobre 2021, dai prezzi elevati a seguito delle interruzioni della catena di approvvigionamento durante la pandemia
da leggere

Non era un virus
Probabilmente molte anime buone che si fanno facilmente persuadere dalle cazzate del mainstream credono che razzismo e nazismo siano marginali in Ucraina e non immaginano invece come il regime golpista si sforzi di inculcare nella popolazione e soprattutto nei bambini idee assurde e paranoiche. Il 12 maggio scorso Il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Wassily Nebensya, ha mostrato i libri scolastici usati in Ucraina da qualche anno e ha fatto toccare con mano quali grottesche idiozie di tipo razzial – nazionalitiche vi vengono sostenute, qualcosa di gran lunga inarrivabile persino nella Germania di Hitler. Naturalmente l’informazione occidentale si guarda bene dal commentare questo spaccato di ideologia ucraina da cui si deduce bene a quale livello di degradazione stia portando il popolo ucraino la tutela occidentale. Ma ecco alcune perle di ciò che viene insegnato ai bambini sotto il regime di Kiev:
- L’Ucraina è la culla della civiltà da cui sono nati tutti i popoli europei, ma anche gli ebrei visto che anche Gesù era ucraino
- “Si è scoperto che il nome della città di Mena nella regione di Chernihiv risale al primo faraone egiziano Menes e si stima che lo stesso stato ucraino abbia più di 7.500 anni”. Dunque anche i faraoni erano ucraini
- Costantinopoli era una colonia di Chersonesos sul territorio dell’attuale Sebastopoli. E noi che scioccamente pensavano che derivasse dal nome del suo fondatore Costantino
- Ma ce n’è è anche per la mitologia: secondo alcuni di questi testi Eracle proveniva dall’isola di Chortitsa sul Dnepr.
- Gengis Khan che veniva significativamente chiamato Bogdy Khan non era un mongolo, ma un vero ucraino. Come diavolo possa aver ereditato dal padre il comando dei una tribù mongola è qualcosa che andrebbe indagato più a fondo. magari dallo stesso Zelensky che appare come un uomo dalla straordinaria cultura
- leggi tutto suhttps://ilsimplicissimus2.com/2022/05/17/lucraina-del-neanderthal-la-scuola-del-grottesco/
Lo ha detto davvero, Raffaele Donini assessore alla sanità della regione Emilia Romagna ha affermato : “Insieme al Governo bisognerà studiare il modo di «piazzare» le scorte di vaccini anti-Covid non utilizzati «prima che scadano»”.
Raffaele Donini, assessore alla Sanità e coordinatore della commissione Salute della Conferenza delle Regioni, in Fiera a Bologna a margine dell’inaugurazione di Cosmofarma 2022 ha dichiarato: “Le scorte ci sono anche in ragione della somministrazione della quarta dose, che è in corso, peraltro l’Emilia-Romagna è la prima regione in Italia come numero di vaccinazioni, anche se non si stanno vaccinando in tantissimi”. Ecco il problema. D’altro canto hanno già prorogato la scadenza dei vaccini proprio per aggirare l’ostacolo, Pfizer ha infatti già ottenuto dall’ente regolatorio la proroga della scadenza del proprio vaccino a 12 mesi. Se non avesse ottenuto questa proroga molte fiale (circa 400mila) sarebbero state da buttare via questa primavera.
I rapporti di Airfinity e dell’Associazione dei produttori farmaceutici parlano di 2,4 miliardi di dosi ferme nei frigoriferi. Le somministrazioni nel mondo intanto raggiungono il minimo. E nemmeno l’Africa riesce a utilizzare fiale che spesso arrivano a ridosso della scadenza e devono essere scartate.
. Se a gennaio nel nostro paese sono state fatte 4,6 milioni di iniezioni, tra il 4 e il 10 aprile eravamo a 176mila.
Ma Donini ha la soluzione :”Queste scorte, in accordo col governo, dovranno essere collocate in qualche modo nella migliore condizione prima che scadano. O impegnate nelle regioni che hanno numeri inferiori o in Paesi, come è già stato fatto in passato, in cui la vaccinazione non è certo al livello dell’Italia”.
Per quanto riguarda invece il prossimo autunno, aggiunge l’assessore: “Attendiamo la fornitura, immagino da settembre-ottobre, dei nuovi vaccini che possono essere più attagliati anche alle nuove varianti. Poi saranno il governo, il Ministero, l’Istituto superiore di sanità e la comunità scientifica nel suo complesso a dirci se questa vaccinazione andrà estesa a tutti, come quella precedente, o se dovremo concentrarci sulle persone più vulnerabili o su quelle da una certa età in su”, conclude magistralmente Donini.
Clima di menzogne
Non c’è dubbio che siamo di fronte a un cambiamento climatico come del resto ogni anno da circa 3 miliardi anni: il cambiamento è l’essenza stessa del clima, anche se adesso questa ovvietà viene spacciata come nuovo allarme planetario. E tuttavia fare del catastrofismo su un ipotetico riscaldamento globale di origine antropica che dovrebbe distruggere il pianeta, se non si risparmia Co2, è la terza grande narrazione dopo la pandemia artificialmente esaltata e la guerra lucidamente voluta a ogni costo: si tratta del completamento del grande reset destinato a rendere virtuoso l’impoverimento e la disoccupazione per salvare il pianeta. Naturalmente niente di tutto questo è vero, corrisponde solo a una ideologia catastrofista che i temi ambientali hanno assunto fin dall’esordio negli anni ’60 e per una buona ragione: il catastrofismo può essere gestito in maniera ottimale sia per rendere marginali le sue tesi come è stato per molti decenni ,sia per trasformarlo in un arma di persuasione di massa. Ce ne siamo accorti con la pandemia e ce ne accorgeremo anche di più con le questione climatiche che alla fine non sono altro che un modello di business. Se ci sono molte buone ragioni per temere l’inquinamento degli oceani e dei terreni , ci sono un’enormità di ragioni per dubitare concretamente di un influsso catastrofico delle attività umane sul clima: di certo la quantità di Co2 di origine antropica non può giustificare un riscaldamento globale che peraltro non è nemmeno arrivato ai picchi storici già conosciuti di etò romana e medioevale e forse è assai inferiore a quello che si fa credere visto che la metà delle temperature che vengono raccolte ogni giorno non sono reali, ma “interpretate” e che ci troviamo ormai alla terza revisione generale delle temperature dopo che le curve tendenziali non hanno dato i risultati attesi.
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