UNA MODESTA PROPOSTA
Potremmo inviare a Mosca Mattarella con il seguente messaggio:
“Memori del comune retaggio cristiano, anche noi in Italia siamo consapevoli del profondo significato del pentimento.
Ci dichiariamo perciò pentiti di esserci buttati in un conflitto che non ci riguardava, dopo averlo ignorato per otto anni, solo per compiacere gli alleati americani. Cesseremo perciò con efficacia immediata ogni ulteriore invio di armi ed aiuti, dichiarando la nostra duratura neutralità.
Ci dichiariamo altersì pentiti per l’immonda campagna di persecuzione etnica scatenata nei confronti dei russi in quanto russi, in contrasto con la decenza e con i tradizionali sentimenti di amicizia diffusi nel popolo italiano verso quello russo. Ci ripromettiamo di porre rinnovate basi per rapporti di cooperazione, scambio culturale e fratellanza.
A titolo di omaggio collaterale permetteteci di farvi dono dell’ex ministro Di Maio, dotato di pollice opponibile, già addestrato, che, potrebbe essere in grado di mescere le bevande al ministro Lavrov, stupendo i commensali.
Se a questo punto potessimo accedere alle condizioni contrattuali per le forniture di gas riservate ad un paese neutrale come l’India vi saremmo eternamente grati. (Per un piccolo sconto vi mandiamo anche Calenda.)”
Et voilà, così, semplice semplice, potremmo risolvere la crisi energetica e ripulire un po’ della peggiore classe dirigente della storia repubblicana. (Augurandoci che le elezioni facciano il resto.)
Andrea Zhok in
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/per-risolvere-l-emergenza-energetica