Cronache di un impero che fu

E non solo ma anche la potenza militare è andata perdendo di mordente: missili ipersonici, nuove tecnologie elettroniche e droni hanno di fatto reso un semplice bersaglio le flotte di portaerei che sono state il fulcro della proiezione di potenza americana e hanno hanno fatto diventare praticamente inutili le tanto decantata difese che poi nella realtà si sono rivelate piuttosto mediocri anche contro armi non proprio al top della tecnologia. Immagino il sorriso sulla bocca dei sauditi quanto Biden per punirli della decisione opec di ridurre la produzione petrolifera, li ha minacciati di non vendere più le armi di difesa contro gli attacchi degli Houti dall’aria: il fatto è che le armi americano hanno funzionato in maniera così mediocre che molti impianti sauditi sono stati distrutti e alla fine fine Riad ha pensato di prendere gli S400 russi che al contrario funzionano egregiamente.. Insomma le cose si sono fatte molto più difficili rispetto a un tempo per cui anche il riarmo nucleare di un piccolo Paese come la Corea del Nord diventa un problema di enorme importanza, tanto più che l’ultimo missile lanciato dai nordcoreani ha percorso 4500 chilometri con una velocità di rientro di Mach 17, praticamente non intercettabile da qualsiasi cosa si abbia negli arsenali. Questo crea una pressione enorme sul sistema asiatico degli Usa imperniato si Giappone e Corea del Sud che sono ormai a tiro di Pyongyang e ho l’impressione che un eventuale prossimo riarmo nipponico se ci sarà più contro gli Usa che non per gli Usa.

Autore: redattorecapo

associazione culturale Araba Fenice fondata a Bondeno (FE)

1 commento su “Cronache di un impero che fu”

  1. Zelensky ha attraversato una linea rossa contro la quale Mosca lo aveva ripetutamente messo in guardia. Putin ha rivelato che ci sono stati anche tre attacchi terroristici contro la centrale nucleare di Kursk. I russi si accontenteranno nientemeno che della cacciata del regime di Zelensky.

    La rappresaglia della Russia contro le “infrastrutture critiche” dell’Ucraina, qualcosa da cui Mosca si era finora astenuta, ha serie implicazioni. Dal 9 ottobre, la Russia ha iniziato a prendere di mira sistematicamente il sistema elettrico e ferroviario dell’Ucraina. Il famoso esperto militare russo Vladislav Shurygin ha detto a Izvestia che se questo ritmo fosse mantenuto per circa una settimana, “comprometterebbe l’intera logistica dell’esercito ucraino: il sistema di trasporto di personale, equipaggiamento militare, munizioni, carichi correlati, nonché il funzionamento di fabbriche militari e di riparazione.

    Gli americani sono rinchiusi in un mondo surreale della loro narrativa egoistica secondo cui la Russia ha “perso” la guerra.

    https://www.controinformazione.info/gli-europei-sono-stati-ben-giocati-dagli-americani/

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