Non si tratta di propaganda russa come si può far credere agli ottusi, ma è la semplice realtà che viene asseverata sia da testate come i New York Times, sia da istituzioni il Consiglio europeo per le relazioni estere (ECFR). Quest’ultimo è su posizioni iper atlantiste e già da molti prende posizione contro la Russia e tuttavia ha pubblicato uno studio i sul conflitto ucraino il cui titolo dice già tutto ” L’Occidente unito separato dal resto: l’opinione pubblica mondiale un anno dopo la guerra della Russia contro l’Ucraina “. In sostanza viene detto che contrariamene a quanto si fa credere a cittadini europei e americani nei paesi non occidentali la gente pensa in modo completamente diverso agli eventi in Ucraina. E questo con tutto che lo studio si è tenuto ben distante dall’ Africa dove è noto che la Russia susciti molte simpatie.
Mese: febbraio 2023
Propaganda
Da quando la città di Kherson è tornata sotto il controllo degli ucraini ogni giorno agenzie e giornali riprendono le notizie da Kiev dei bombardamenti russi che colpiscono sempre e solo civili e ospedali: la stessa città è stata sotto il fuoco dell’artiglieria ucraina per sette mesi quando era sotto controllo russo, al punto che migliaia di civili sono stati fatti evacuare ma di quei bombardamenti non parlava nessuno.
In più occasioni le foto dei bombardamenti ucraini sulla città di Donetsk, capitale dei secessionisti del Donbass, sono state utilizzate dai media italiani ed europei con didascalie che descrivevano bombardamenti russi su città ucraine.
https://www.ariannaeditrice.it/articoli/credere-obbedire-soccombere
Inutile
È inutile continuare a ripeterci tra di noi, concetti già ampiamente assimilati. Le nostre analisi sono corrette. Ora dobbiamo fare in modo che anche gli “altri” le possano ascoltare e valutare. Alla luce dei fatti. Ma per fare ciò, servono investimenti. Seri. Gli elementi chiave di ogni rivoluzione sono le risorse, le idee e i militanti. Se manca uno solo di questi elementi non vi può essere rivoluzione.Chi ha la possibilità, deve avere il coraggio e la lungimiranza di scommettere sul futuro di questo Paese. Altrimenti tutto quello che stiamo facendo sono soltanto chiacchiere da bar e passeggiate all’aria aperta.Il che va anche bene per passare il tempo, ma non per cambiare lo stato delle cose.
Giorgio Bianchi
estratto da https://www.ariannaeditrice.it/articoli/perche-non-scrivo-quasi-piu
Il suicidio europeo
Sul piano logistico Hersh ha scoperto che la Norvegia ha svolto un ruolo significativo nell’assistere una squadra di sommozzatori d’élite della Marina degli Stati Uniti con sede a Panama City per portare a termine l’operazione: la marina norvegese ha trovato il posto giusto nelle acque poco profonde del Mar Baltico, a poche miglia dall’isola danese di Bornholm., dove non ci sono forti correnti. Le condutture correvano a più di un miglio di distanza lungo un fondale marino profondo solo 80 metri. I subacquei sono stati portati in loco da un cacciamine norvegese posizionando cariche di C4 sulle strutture in cemento che reggono le condutture una miscela di ossigeno. E Il 26 settembre 2022, un aereo di sorveglianza P8 americano, ma proveniente dalla Norvegia ha effettuato un volo apparentemente di routine e ha sganciato una boa sonar. Il segnale si è diffuso sott’acqua, inizialmente verso il Nord Stream 2 e poi verso il Nord Stream 1 .Poche ore dopo, gli esplosivi C4 ad alta potenza sono stati innescati e tre dei quattro oleodotti sono stati messi fuori servizio.
leggi tutto su https://ilsimplicissimus2.com/2023/02/09/scoppia-la-bomba-il-sabotaggio-nord-stream-preparato-prima-della-guerra
Carnevale perenne
Fonte: Massimo Fini
Il Carnevale oggi non ha più alcun senso. Perché a parte il periodo Covid cui dovremmo alzare altari e onorare con fescennini perché avrebbe potuto indurci a riflettere, cosa che non abbiamo fatto, ai nostri tempi è Carnevale tutto l’anno con un immenso spreco di risorse avvolto in un frastuono incessante.
I pur affascinanti carri del Carnevale di Viareggio e la sfilata delle barche fra i canali di Venezia non esaudiscono il vero scopo del Carnevale che non deriva da una fascinazione estetica, è uno sfogo liberatorio, un liberare l’aggressività anche fisica che è in ciascuno di noi e che oggi è monopolio dello Stato. Si tratta di incanalare questa aggressività e mantenerla entro limiti tollerabili. L’aggressività troppo compressa esplode inevitabilmente in maniera mostruosa nei “delitti delle villette a schiera”, come li chiamava Ceronetti. Esemplare è il massacro avvenuto a Novi Ligure il 21 febbraio 2001, città tranquillissima, quasi addormentata, compiuto dalla sedicenne Erika e dal suo fidanzatino Omar. Erika uccise con 97 coltellate la madre e i due poi si accanirono anche sul fratellino di lei, di undici anni. Eppure in quella casa tutto all’apparenza era tranquillo, non c’erano problemi economici, tutto era inquadrato nel consueto ordine piccolo borghese, con i comodini, i centrini, i fiori d’ordinanza.
Tutte le società premoderne, compresa la nostra, hanno elaborato istituti per controllare l’aggressività, senza avere la pretesa di eliminarla del tutto, limitandola ad un certo periodo dell’anno (il Carnevale appunto). Fra gli Ashanti, tribù particolarmente bellicosa del Ghana, era consuetudine che per una settimana tutti potessero insultare a sangue chiunque, in particolare i vicini, e persino il re, senza conseguenze. Del resto i neri africani sono stati di insegnamento in questo campo con la festa orgiastica in cui ci poteva scappare anche il morto (oggi solo il Carnevale di Rio fa onore al suo nome), con la guerra finta detta rotana fra i Bambara per evitare la guerra autentica, la diembi, levando le alette alle frecce in modo da rendere il tiro impreciso e innocuo.
La compressione degli istinti in nome della Dea Ragione, della razionalizzazione dell’universo mondo, ha provocato guasti seri all’essere umano. Noi ci siamo allontanati troppo dalla Natura che non va idealizzata perché può essere anche matrigna (vedi il recente, terrificante terremoto in Kurdistan fra Turchia e Siria o, su un piano più simbolico, Un tranquillo weekend di paura di John Boorman) ma le sue leggi vanno rispettate e in questo rispetto ci sono anche i nostri istinti primordiali (“l’uomo è il ministro della natura, alla natura si comanda solo obbedendo ad essa” afferma Francesco Bacone che pur è uno dei padri della Rivoluzione scientifica).
Rifarò qui l’esempio degli indigeni delle Isole Andamane che ho già raccontato su questo giornale ma una decina di anni fa. Le Andamane sono divise in due parti, quelle “civilizzate” e quelle che non ne hanno mai voluto saperne della nostra civiltà. Nel famoso maremoto del 2004 le Andamane erano fra le terre più vicine all’epicentro. Bene: nelle Andamane “civilizzate” ci sono stati morti e feriti come nel resto dell’area, nelle Andamane non civilizzate né un morto né un ferito. Nelle Andamane “civilizzate” non solo i turisti ma anche gli indigeni, tanto li abbiamo ibridati, stavano a guardare con grande curiosità i granchi e gli altri animaletti del fondo marino senza rendersi conto che se il mare si ritira non per una marea conosciuta c’è un’inevitabile onda di ritorno. Gli indigeni delle Andamane non civilizzate intanto, per misura prudenziale, non costruiscono sul mare, ma poi gli è bastato osservare gli animali: molte ore prima che il mare si ritirasse gli uccelli hanno smesso improvvisamente di cinguettare e tutti gli altri animali sono corsi all’impazzata verso le colline (quando l’elicottero di soccorso indiano si è avvicinato, perché formalmente le Andamane appartengono all’India, gli indigeni lo hanno accolto a frecciate e poi si sono rimessi a cantare e ballare in riva al mare perché è gente allegra con una predisposizione per gli scherzi osceni – le loro donne hanno dei bellissimi culi – che è quasi sempre un segno di serenità mentale). Del resto è noto a chiunque sia stato sul luogo di un terremoto, a me è capitato in Friuli, che i cani si mettono ad abbaiare qualche minuto prima delle successive scosse di assestamento. Noi umani siamo animali, come tutti gli altri, ma nel tempo ne abbiamo perso gli istinti.
Ma per tonare all’aggressività e al suo controllo, maestri come sempre sono stati i Greci con l’istituto del “capro espiatorio”. Chi era il “capro espiatorio”? Era un meteco, uno straniero che la polis manteneva e nutriva. Quando nella città si creavano tensioni insopportabili si sacrificava il “capro espiatorio” e tutto tornava alla normalità. Come si chiamava il “capro espiatorio”? Si chiamava pharmakos: medicina. A noi danno gli psicofarmaci e gli ansiolitici.
Deus quos vult perdere…
Sinceramente non avrei mai immaginato di vivere in tempi totalmente determinati dalla confusione e purtroppo da una stupidità ormai cronica dei poteri istituzionali, ma anche dei cittadini che li votano compartecipando al loro stesso disastro. E’ impossible non pensare a un incubo quando si vede tanta bella gente che si smanazza il feroce burattino Zelensky senza però concedergli più di tanto le armi e i soldi per una guerra senza speranza. ma quanto basta però ad avvilire i cittadini privati di welfare al solo scopo di continuare il carnaio ucraino in conto terzi. E’ certamente un sogno vedere quanta gente ancora caschi nella favola del pallone spia cinese che è un vero assurdo da ogni punto di vista e che adesso è stato prontamente sostituito un sinistro oggetto volante misterioso – sempre attribuibile in qualche nodo alla Cina -prima che qualcuno colleghi casualmente il cervello. E che dire della Germania che compra il gas dagli Usa a un prezzo tre volte maggiore rispetto a quello russo, ma che non dice mezza parola sull’inchiesta bomba di Seymour Hersh che in modo circostanziale racconta come siano stati gli Usa a distruggere il North Stream, intenzione che peraltro era già stata dichiarata più volte a chiare lettere ancor prima della guerra ( e vi sono i video che lo dimostrano) e detta direttamente da Biden a Scholz. Ma dal cancelliere non si leva un solo grugnito.
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Tacere per sempre
Tre anni passati a spulciare tra le varie ricerche e non soltanto per dovere di informazione riguardo alla psicopandemia , ma anche per problemi personali, mi hanno fatto scoprire un insospettabile panorama nel quale – ma faccio solo un esempio fra i tantissimi possibili – non appena qualche ricerca indica un promettente utilizzo di principi attivi potenzialmente non gestibile solo dai colossi del settore, immediatamente questi studi si fermano e per una buona ragione: l’80 per cento della ricerca medica e pagato da Big Pharma, che ovviamente vuole i suo compenso.
Anche se l’informazione a mainstream che dipende dagli stessi padroni non ne parla ormai è abbastanza chiaro della dichiarazioni di alti dirigenti di multinazionali come Pfizer, nonché dalle dichiarazioni di alcuni filantropi autori della narrazione pandemica si capisce bene come siano stati somministrati vaccini inutili che non prevedevano affatto la possibilità di fermare l’infezione, ma con un’incidenza mai riscontrata prima danno effetti collaterali gravi o mortali. E non basta perché un dirigente Pfizer ci ha fatto sapere che anche loro fanno il guadagno di funzione così caro a Fauci e ai laboratori per la guerra biologica: in poche parole fabbricano virus per poi produrre vaccini. Così la vicenda del covid spalanca una finestra sull’abisso: quanti medicinali hanno conseguenze negative a lungo termine di cui non si parla? Quanti vengono somministrati inutilmente, anche quando la ricerca indipendente dimostra che i livelli considerati pericolosi sono eccessivamente bassi e che in tantissimi casi basterebbero degli integratori?
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Pallone spia
Un pallone aerostatico con occhi e orecchie elettroniche è stato avvistato mentre fluttuava sopra gli Stati Uniti. Una notizia che ricorda il periodo dello spionaggio della Guerra fredda. Ora, al posto della Russia, sarebbe la Cina a sondare i cieli di Washington. La piccola mongolfiera di Pechino, però, non è passata inosservata. I funzionari del Pentagono fanno sapere che la presenza è stata osservata per un paio di giorni, da quando è entrata nello spazio aereo statunitense. Il pallone è passato sopra lo Stato del Montana, dove gli Usa hanno alcune delle loro basi nucleari. Per precauzione, mercoledì scorso, i voli dall’aeroporto Logan di Billings sono stati sospesi.
In particolare, la spia volante cinese ha sorvolato uno dei tre campi di missili nucleari, la Malmstrom Air Force Base di Billings, sempre nel Montana. “Il pallone sta viaggiando a un’altitudine ben al di sopra del traffico aereo commerciale e non rappresenta una minaccia militare o fisica per le persone a terra”, dichiara l’intelligence militare Usa. “Negli ultimi anni sono stati osservati casi di questo tipo, attività dei palloni aerostatici. Una volta individuato il pallone – continua il Pentagono – il Governo statunitense ha agito immediatamente per proteggere la raccolta di informazioni sensibili”.
I funzionari del dipartimento della Difesa sostengono che c’è “alta probabilità” che si possa trattare di un velivolo cinese, e che il presidente degli Stati Uniti era stato informato della situazione. Joe Biden, ricevuto il briefing, avrebbe chiesto di abbattere il pallone aerostatico. Gli esperti, però, hanno fatto ragionare il capo di Stato, facendogli notare che il rischio di danneggiare le persone a terra sarebbe stato troppo alto. Inoltre, è stato fatto notar al presidente che la spia, sebbene sorvolasse i cieli del Montana, non avrebbe raccolto informazioni in più di quelle che non potessero essere acquisite dai satelliti regolari. Si tratterebbe, comunque, di una delle manovre più aggressive di Pechino degli ultimi anni, proprio perché attuata così alla luce del sole.
Il Wall Street Journal scrive, citando un funzionario statunitense, che il dipartimento di Stato americano avrebbe convocato l’incaricato di affari esteri cinese, Xu Xueyuan, a Washington, per “trasmettere un messaggio molto chiaro e duro”.
AVVISTATO UN SECONDO PALLONE IN CANADA
Anche i vicini di casa sono in allerta, visto che il Canada sta monitorando un potenziale secondo sospetto pallone spia cinese. “È stato rilevato un pallone di sorveglianza ad alta quota e i suoi movimenti sono attivamente monitorati dal North american aerospace defense command (Norad)”, ha affermato la Difesa nazionale in una nota. E ha aggiunto: “I canadesi sono al sicuro e stiamo adottando misure per garantire la sicurezza dello spazio aereo, compreso il monitoraggio di un potenziale secondo incidente”.
http://www.opinione.it/esteri/2023/02/03/redazione_spia-cinese-stati-uniti-pentagono-canada/
Cina vs Usa
Come mostra la tabella a fianco i colossi cinesi già nel 2021 detenevano la maggioranza dei brevetti nel campo dell’Ai , circa 25 mila contro i 15 mila prodotti da Ibm, Microsoft e Google (Alphabet) ma non è tanto il numero in sé a spaventare, quanto il fatto che in 4 anni la situazione si è completamente ribaltata: nel 2017 le aziende cinesi più attive in questo campo, ovvero Tencent, Baidu e Pig An avevano circa 1900 brevetti contro i quasi 10 mila prodotti dalle principali aziende Usa del settore. Dunque ciò che spaventa è la rapidità con la quale c’è stato il sorpasso, segno che sarà molto difficile per gli Usa tenersi attaccati al rivale, tanto più che i diversi sistemi scolastici lasciano intravvedere un aumento del divario piuttosto che una sua riduzione. Questa è una delle ragioni per cui gli Usa stanno cercando di rovinare l’Europa, la possibilità di trasferire molti cervelli in fuga dalle difficoltà economiche del continente e dalla sua deindustrializzazione.

Sanremo
Probabilmente la servitù di grado più basso, quella che lavora nelle cucine fumose o nelle pestilenziali stalle , viene raggiunta solo con grande ritardo dalle notizie e così il governo italiano e il suo strumento di propaganda principale, ovvero la Rai visto che i giornali vanno ormai direttamente dalla tipografia al macero, si appresta ad offrire un improprio tappeto rosso a Zelensky proprio mentre negli Usa l’house organ della Cia, ovvero il Washington Post, registra i tentativi di Blinken tenta di mettere in piedi un abbozzo di trattativa con Mosca, ancora abbastanza plastico e indeterminato da servire per sondare il terreno. Questo tentativo nasce però dalla consapevolezza della sconfitta occidentale di cui i sudditi italiani non hanno idea, visto che da un anno si celebrano le vittorie ucraine. Certo bisogna dire che anche i servi di livello più altro, i valet de table, vengono presi in giro dal padrone e quando si ha la sfortuna di avere un governo di cretini certificati come quello tedesco, il gioco è facile: Washington ha fatto credere di voler passare all’ucraina una quindicina dei suoi carri Abrams per convincere la Germania a cedere i suoi Leopard e una volta ottenuto lo scopo ha detto che però gli Abrams arriveranno – forse – fra un anno. E viste le prestazioni del carro americano è chiaro che lo si vuole preservare da figuracce: che sia la Germania a correre questo rischio.