Perché le elezioni sono inutili

L’economia  dell’Europa “è tornata a crescere”. La disoccupazione “cala”  anche in Italia. Le cose vanno così bene – che la UE sta meditando il congelamento dei depositi, in caso di crisi, per impedire la corsa agli sportelli che trascinerà tutte le banche nell’abisso.  Per salvare le banche, vi vieteranno di ritirare i  vostri  risparmi.

Lo ha raccontato la Reuters il 28 luglio.

https://www.reuters.com/article/us-eu-banks-deposits-idUSKBN1AD1RS

La proposta è stata avanzata dall’Estonia, che ha la presidenza pro-tempore della UE.          La questione è discussa  dietro le quinte dall’inizio dell’anno,  ed ha avuto una accelerazione due mesi fa, quando un panico bancario con corsa agli sportelli ha contribuito al  fallimento del Banco Popular, poi “salvata”  inglobandola in  Santander.

L’Estonia propone, “in caso di circostanze eccezionali”, di bloccare tutti i “movimenti di capitale” da 5 a 20 giorni; fra i “capitali”  sono espressamente compresi i depositi  bancari, anche quelli sotto i 100 mila euro, che ci hanno fatto credere  sono “garantiti” (da che?)  anche se la vostra banca è fallita.

La Germania è a favore della proposta estone.  Altri paesi sono perplessi, e persino  la lobby bancaria teme che questa misura non farà che “indurre i risparmiatori a ritirare i soldi prima”. Se  ne riparlerà da settembre; l’Estonia  –  questa prima della classe e neofita del liberismo, ma incline al bisogno a tornare all’autoritarismo sovietico –   preme perché  il decreto sia approvato entro novembre (evidentemente temono  qualcosa …). In ogni caso dovrà essere approvato dal Parlamento Europeo.

La  discussione, e il rimando all’autunno, già basta dimostrare come i “Leader politici europei” non abbiano la minima  idea di come gestire uniti il problema della banche in fallimento – una conferma dell’incapacità di un decennio fa, quando la BCE ha salvato la situazione, se vogliamo dir così,  “stampando” miliardi su miliardi di euro per trattenere l’Europa “Unita” dall’abisso.

La Banca Centrale, per conto delle banche private, ha assunto il potere reale e totale. Ormai il potere dei politici e della democrazia, ossia del voto,  è una finzione di fronte a istituzioni che possono  non solo creare denaro dal nulla, ma anche fissare il costo del denaro del tutto artificialmente, “decidere la preferenza fra il presente  e il futuro”,  ma anche “manipolare il rischio e la percezione del rischio”.

Il che è reso necessario, nella logica della finanza globale, dal fatto che   gli attivi delle banche sono una finzione – crediti che non valgono nulla  –  ma da  cui dipende il valore  di altri “attivi”. Perché “le banche trasformano il breve termine in lungo termine, il poco rischioso in più rischioso, il poco liquido in liquido; e moltiplicano  la moneta, la creano  semplicemente concedendo altri crediti; i crediti  fanno i depositi. Tutto posa su promesse”: la promessa che qualcuno, un debitore, da qualche parte, continuerà a pagare gli interessi  passivi sul suo debito.

Se tale debitore è poniamo lo stato italiano, con il suo debito pubblico oltre il 130 del Pil,  è chiaro che esso non sarà mai onorato. Ma per le banche quel che conta è l’apparenza della solvibilità degli Stati, perché  hanno usato i Bot per garantire altri “attivi” fantastici; se cadono i Bot, cadono tutti gli altri del castello di carte  che vi hanno appoggiato sopra. Occorre dunque  che lo Stato continui ad  apparire solvibile,  continuamente rinnovabile; occorre anche che non sia deprezzato;  lo Stato deve dunque aumentare la pressione fiscale, pagare gli interessi sul debito – e sui debiti nuovi contratti per  rinnovare il debito, ossia rimandarne al futuro  la resa dei conti.   Bisogna  che continuiamo, noi contribuenti, a pedalare la bicicletta della finanza  privata (chiamasi usura) , perché se si ferma cade. Ora però la finzione è giunta al capolinea, come prova lo stesso fatto che la Banca centrale sta prestando agli stati, e alle banche, a tasso zero, anzi sottozero. E sul fatto che ormai, il debito mondiale supera il 375% del Pil globale – tale da far sembrare  oculata la repubblica italiana.

 

“Se vincono i populisti, la BCE li debellerà provocando una corsa agli sportelli”

I banchieri, gli Shylock, che contrariamente a noi hanno la memoria storica lunga, sanno  che  a questo punto il rischio è che i governi loro servi  vengano rovesciati, e arrivino al potere dei “populisti”:   che si riprendano  la sovranità  monetaria ed esercitino  la prerogativa sovrana per eccellenza: il default, il rifiuto di pagare Shylock – e magari sbatterlo in galera.

Dunque stavolta   hanno imparato e sanno come contrastare l’avvento della loro nemesi ….  La Banca Centrale è già pronta: se dei “populisti” arriveranno al potere in qualche paese, Draghi li sconfiggerà provocando  nel paese il panico bancario e la corsa agli sportelli: “paralizzerà monetariamente il  paese,  spaventerà  la gente per asfissiare le banche – e a meno di chiudere i confini alla fuga di capitali e decretare lo stato d’emergenza – misure decisamente impopolari – i populisti saranno spazzati via in qualche settimana dallo stesso popolo”.

Così l’economista Bruno Berthez:

https://brunobertez.com/2017/07/30/a-lire-cetait-votre-argent-ce-ne-sera-plus-votre-argent/

Non credete? Ma Draghi l’ha già fatto: alla Grecia. Ha sabotato i piani di  Varoufakis per strappare una rinegoziazione del debito (impagabile) del Paese,  proprio favorendo una corsa agli sportelli  delle banche greche, che ha fatto cadere nel panico i depositanti; la banca greca centrale ha ridotto la cifra che si poteva prelevare  dai bancomat; in pochi giorni, Tsipras ha dovuto cedere. La Grecia è oggi serva eterna dell’usuraio, deve dare a Shylock la sua porzione di carne vicino al cuore.

Dunque la BCE può fare il contrario di quello che la misura estone vuole scongiurare, vietando il ritiro dei depositi. Proprio così.  Il dittatore totale è prontissimo a fare tutto e il contrario di tutto, per eternare il proprio potere. Mica sono  lì  per fare il vostro bene e dire la verità; sono lì per  il poteer, solo quello.

 

L’articolo L’economia va tanto bene, che UE medita di bloccare i depositi è tratto da Blondet & Friends, che mette a disposizione gratuitamente gli articoli di Maurizio Blondet assieme ai suoi consigli di lettura.

Una risorsa indesiderata

di Michele Rallo Alla fine, il bubbone è scoppiato. E non poteva non scoppiare, sommersi come siamo dai numeri di un’invasione ormai incontrollata e incontrollabile, con una barca di miliardi bruciati in “accoglienza”, con i centri di raccolta sul punto di esplodere, con le stazioni e i giardini pubblici divenuti bivacchi, con gli ospedali al collasso, con le forze di polizia in ginocchio, con la minaccia di sommosse e rivolte che non saremmo in grado di fronteggiare. L’intera Africa guarda ormai all’Italia come all’Eldorado, dove ti prendono, ti alloggiano, ti nutrono, ti vestono, ti regalano biciclette, telefonini e internet col wi-fi, dove se rubi non vai in galera (e magari i derubati ti devono risarcire), dove non ti possono più espellere neanche se sei un terrorista (grazie a un emendamento PD alla legge sulla “tortura”), e dove – ciliegina sulla torta – il governo vuole dare la cittadinanza ai tuoi figli (e poi anche ai padri col “ricongiungimento familiare”). Siamo alla follia. Eppure il povero Gentiloni va e viene da Bruxelles come un cane bastonato, col cappello in mano, mendicando “quote”, “condivisione” e “solidarietà” per il disastro che sta per sommergerlo; mentre il Vispo Tereso si esibisce nei soliti siparietti ad uso di giornali e televisioni, ostentando una grinta degna del miglior Salvini ed invocando il “numerus clausus”. E questo mentre viene fuori – rivelazione della Bonino – che è stato proprio lui, il bulletto toscano, insieme a quell’altro genio incompreso di Angelino Alfano, ad impegnarsi a far sbarcare nei porti italiani tutti i profughi “salvati” anche da navi straniere. In cambio – mi sembra di capire – la Commissione Europea gli avrebbe consentito una certa elasticità per fare altri debiti da utilizzare per mance e mancette in vista del referendum. Adesso sono cavoli del suo successore che, poveretto, non sa proprio che pesci prendere. Fa lo scontroso, tiene il broncio, minaccia di trattenere una parte del nostro contributo all’Unione Europea. Ma, chiaramente, nessuno lo prende sul serio. E se anche l’Italia mettesse in opera la sua rappresaglia finanziaria, a Bruxelles e a Francoforte farebbero spallucce. Figuriamoci… presi come sono dall’enorme salasso della Brexit, il piccolo ammanco aggiuntivo non li preoccuperebbe più di tanto. L’importante, per loro, è fermare l’afflusso di migranti in Germania e in Austria (alla vigilia di due importanti appuntamenti elettorali), in Francia (per non tarpare subito le ali a Macron) e un po’ dappertutto nell’Europa “che conta”. L’Italia serve soltanto a dimostrare che l’Europa non alza “muri”. I muri, poi, li alzano gli altri ai confini dell’Italia; ed anche della Grecia, dove governa quell’altro enfant prodige della sinistra che risponde al nome di Alexis Tsipras.

Leggi tutto su http://www.controinformazione.info/migranti-se-sono-un-arricchimento-perche-gli-altri-non-li-vogliono/

15° stormo SAR

Uno dei pochi di cui si possa dire che ha vissuto (evitando di sporcarsi le mani con le “missioni umanitarie” dal 1993 in poi)

Irpinia, 1980. "Pelican" dell'AM in volo sui luoghi del sisma.

Irpinia, 1980. “Pelican” dell’AM in volo sui luoghi del sisma.

Nato a Terni 81 anni fa, il futuro comandante  del 15° Stormo SAR Giampaolo Chiappini trascorre l’infanzia in Africa; rientrato in Patria frequenta l’ITIS “Benedetto Brin” del capoluogo umbro e, l’ultimo anno di scuola, partecipa ad un corso di cultura aeronautica dell’Aero Club d’Italia e, vincitore, ha l’opportunità di conseguire il brevetto di pilota di volo a vela.

In Accademia Poi, diploma e concorso a Nisida (oggi Pozzuoli, nda) dove è allievo del “Rostro”, il Corso dei “mostri sacri” che ancora oggi suscita deferenza e rispetto nell’Arma Azzurra.

nisidarostro

Accademia Aeronautica di Nisida, 1957 c.ca. Il Corso “Rostro”.

Terminata l’Accademia e con il brevetto di pilota militare, papà è destinato alla 46° Aerobrigata di Pisa, 2° Gruppo di Volo. Nel 1961 è assegnato alla Missione ONU in Congo” racconta il figlio Alessandro, livornese, ufficiale sommergibilista della Marina Militare che conserva le memorie del genitore.
L’operazione in Congo è la prima condotta dagli italiani dopo il 1945 e in un’area del mondo sconvolta da una terribile guerra civile. Ma un brutto episodio segna il reparto di Giampaolo:

C-119 “Lyra – 5″ della 46° Aerobrigata durante la missione in Congo.

CongoIn una missione presso l’aeroporto di Kindu, alcuni equipaggi italiani sono catturati e trucidati”.
E’ l’eccidio di Kindu: mercenari uccidono selvaggiamente 13 aviatori e avieri italiani, tutti commilitoni di Chiappini perché, spiega Alessandro, condividevano “l’alloggio e la vita quotidiana. In papà il ricordo di quei ragazzi non si è mai affievolito: era la prima esperienza operativa, nel corso della quale, spesso, si rientrava con qualche foro di proiettile nella fusoliera e di notte si vedevano le scie delle traccianti sfiorare il C-119 (areo in dotazione alla 46°, nda)”.

15° Nei primi anni’80, gli viene assegnato il Comando del 15° Stormo SAR con sede all’Aeroporto di Ciampino (RM) e dotato di idrovolanti Grumman ed elicotteri Sikorski HH-3F. Si occuperà di soccorso sia a terra che in mare, coprendo il Mediterraneo in collaborazione con Francia, Spagna e Grecia.
Il Soccorso Aereo e’ una pecialita’ che riflette il carattere del Comandante Chiappini.
Ricorda il figlio:
papà è sempre stato un tipo dinamico e votato all’azione. Non si tira mai indietro. Allora 
il 15° Stormo era un Repato tenuto un pò in ‘disparte’, anche perchè i concetti di Soccorso e di Protezione Civile e l’impiego del mezzo aereo dovevano ancora avere sul territorio italiano uno sviluppo pari alle altre Nazioni“.

HH3F Pisa 3 001

Pisa, Piazza dei Miracoli, Anni ’80. Il comandante del 15° Stormo Giampaolo Chiappini (a destra) con i suoi uomini.

Il terremoto del 1980 in Campania, Irpinia e Basilicata fu un banco di prova dell’impegno del Comandante, riconosciuto con il conferimento della Medaglia d’Agento al Valore Civile alla Bandiera dello Stormo”.

Ultimi anni Nel 1992, con il grado di Generale ed in posizione Ausiliaria, presta servizio per otto anni Civilavia/ENAC come Ispettore di Volo ed Esaminatore; successivamente è responsabile del settore Aereo d’Emergenza della Protezione Civile. Trascorre due anni come Pilota di Canadair Antincendio e, fino al 2015, si dedica all’attività di Istruttore con aerei ed alianti.
Da qualche anno si è ritirato in Tunisia dove tutt’ora vive, discreto e contento.

http://www.barbadillo.it/67430-aeronautica-search-and-rescue-sar-le-origini-del-15-stormo-nei-ricordi-del-rostrino-chiappini/

La Nuova Medicina Tedesca

Il 2 di Luglio è morto, in Norvegia, Rike Geerd Hamer, il medico divenuto famoso per la Nuova Medicina Tedesca, che ha avuto – come tutte le scoperte – amanti appassionati e tremendi detrattori. Ma passi: si sa che così va il mondo. Hamer era anche il padre di Dirk, che nel 1978 fu ucciso con una fucilata da un pazzo, al largo dell’isola di Cavallo, in Corsica. Quel pazzo fu ed è Vittorio Emanuele di Savoia, il quale la fece franca grazie alle sue amicizie ed alle balle che raccontò alla corte di Parigi: lui stesso lo ammise, mentre era in carcere al compagno di cella – che il giudice Woodcock gli aveva “associato” apposta, perché rivelasse qualcosa del giro di prostituzione del quale era accusato. Il padre e la madre di Dirk (entrambi medici) s’ammalarono di cancro e la madre morì.

Ma non è questa la vicenda centrale dell’articolo, perché subito – a cadavere ancora caldo, potremmo dire – c’è chi si getta sulle spoglie proprio come un avvoltoio, ed ha il coraggio di titolare l’articolo “Hamer è morto, ma gli avvoltoi come lui no”. Da leggere, in nota: (1)

Ora, che il Fatto Quotidiano sia diventato merce per allocchi, l’abbiamo capito: molto è cambiato da quando il giornale fu fondato, e la qualità degli articoli è sempre peggiore. Non ipotizziamo quali lobbies lo conducano – o se se le fanno da soli – ma pubblicare un articolo del genere fa pensare ad una mente malata, perché quando una persona – diciamo “controversa” – muore si fa un bilancio: si può anche essere duri con lui, ma ricordiamoci cosa ha passato quell’uomo: si è visto ammazzare il figlio sotto i suoi occhi, ed ha vissuto tutta l’odissea giudiziaria nella quale, già si sapeva, il Vittorio doveva uscire pulito, se non altro per questioni diplomatiche (e d’amicizie occulte).

Sentite come lo tratta Salvo di Grazia, un ginecologo siciliano che lavora a Treviso.

E’ morto in Norvegia, dove era latitante, Rike Geerd Hamer. Un nome che a tanti non dirà nulla ma che, in realtà, ha cambiato (tragicamente) la vita di molti. Hamer era un medico, anzi un ex medico, che dall’inizio della sua carriera dimostrò egocentrismo e tendenza alla truffa. Brevettò degli strumenti chirurgici che poi si rivelarono pericolosi, chiedeva soldi agli amici che non restituiva e mentiva sulle sue credenziali.

Finché un giorno fu protagonista di una tragedia. Il figlio Dirk fu ucciso da una fucilata in un fatto che poi si mescolò al gossip estivo avendo come protagonista Vittorio Emanuele di Savoia, della famiglia reale italiana. Questo evento distrusse definitivamente la sua psiche già debole e lo fece impazzire. Iniziò a delirare, riservando alla memoria del figlio una devozione maniacale. Un giorno raccontò che Dirk gli apparve in sogno svelandogli una nuova cura misteriosa.

Ho lasciato i grassetti, per far notare l’odio, convulso, che scorre nelle vene di questo medico, per altro indagato, in passato – a Treviso – per la morte di un paziente.

Ora, sia chiaro, non ho nessun motivo per difendere Hamer: non sono medico, non ho né ho avuto il cancro (incrociamo le dita) e quindi limito la mia critica alla deontologia professionale del giornalista, della quale il dottor Di Grazia pare non conoscere nemmeno le note più salienti. Nemmeno la chiave che c’è all’inizio della partitura.

Di fronte ad una teoria che non si considera valida, in ambito scientifico, si contrappone una tesi che la invalida: questo secondo Popper, oppure la si brucia sul rogo nel nome di un sapere più vasto ed esoterico, del quale si detengono le chiavi.

La conoscenza medica, il suo dibattito, va avanti per tesi ed antitesi, provate sperimentalmente: non ho difficoltà a credere che gli insuccessi di Hamer siano reali e certificati dalla pratica medica, non per questo, però, affermo che Hamer sia stato un ciarlatano.

Come potrà notare, dottor Di Grazia, “volo alto” sui mille e mille congressi pagati ai medici dalle case farmaceutiche, “volo alto” sul fatto (provato da sentenze) che un Ispettore Generale del farmaco – a libro paga del Ministero della Sanità, tale Duilio Poggiolini – si fosse arricchito al punto di dover nascondere i lingotti d’oro nei divani di casa. E che oggi, gli stessi “ispettori” del farmaco – diventati 20 a causa della riforma regionale – siano considerati (non lo dico io, è attualità del dibattito politico) come una delle ragioni del dissesto finanziario regionale.

E la smetto subito di “volar alto”, perché quella “altitudine” mi provoca vertigini, dovute al voltastomaco.

Di Hamer posso dirle poco: mi ha impietosito – ricorda la pietas di cristiana memoria? – la sua vicenda umana…sotto l’aspetto professionale ho poco da dire, perché non sono in grado di valutare (ovviamente) la sua pratica medica. Però, come fa una persona curiosa qualunque (e così recita la deontologia professionale di un giornalista), ho cercato documentazione.

Hamer ha coniato le “5 nuove leggi della biologia”, capisaldi della sua teoria della Nuova Medicina Germanica.

Mi ha colpito, come semplice osservatore, la prima: le altre – più attinenti a questioni mediche più complesse – eviterò di toccarle.

“Prima legge (“La regola ferrea”): le gravi malattie hanno origine da un evento di shock o trauma psicologico (“sindrome di Dirk Hamer”) che viene vissuta dall’individuo come acuto e drammatico. Il contenuto del conflitto psicologico determina la posizione della comparsa di un focolaio di attività nel cervello che può essere visto in una TAC come una serie di anelli concentrici, detta “focolaio di Hamer”, che corrisponderebbe alla posizione della malattia nel corpo. Lo sviluppo successivo del conflitto determina ulteriori cambiamenti. Hamer sostiene che i focolai siano spesso scambiati per lesioni cerebrali o tumori del cervello.”

Io non so, ovviamente, dare un giudizio su quanto afferma Hamer, però – semplice ragionamento logico – mi sono chiesto se la malattia possa avere un’origine psichica. Molti affermano che c’è un legame fra la “salute” mentale e quella del corpo. I Latini usavano dire “mens sana in corpore sano”, e qui finisco.

Altra curiosità che mi è venuta, è stata: è così approfondita la nostra conoscenza della psiche?

La Psichiatria, lei m’insegna, ha poco più di un secolo di vita, almeno sotto l’aspetto scientifico. Il motivo? Prima c’erano “umori” e demoni, e a nessuno passava per la mente d’andare ad indagare la psiche umana: faceva caldo, sul rogo faceva un caldo infernale. Nomen omen.

Può darsi che Hamer abbia avuto un’intuizione, un’intuizione e basta. Il suo errore, se errore è, è stato quello di credere d’aver raggiunto una teoria mentre, le molte sperimentazioni dall’esito infausto, indicano il contrario.

D’altro canto, la storia della pratica medica è zeppa di questi errori: lo sa, vero, che un tempo curavano la sifilide col Bismuto? Ed i preparati mercuriali, dei quali la pratica medica s’è nutrita per secoli?

Oggi si ammette la malattia psicosomatica: la colite d’origine nervosa e molti dolori dell’apparato gastrointestinale.

Molti sono stati i precursori inascoltati: Michel de Notre Dame, medico della regina di Francia Caterina dé Medici, si sgolò e scrisse libri per affermare che la peste bubbonica era trasmessa dalle pulci dei topi, e quindi era sul topo che bisognava agire. Pubblicò anche un trattato sulla conservazione degli alimenti (botulino?) che, all’epoca, era un problema esiziale. Ironia della vita: divenne famoso per una sorta di divertissement che chiamò Centurie, sotto lo pseudonimo di Nostradamus.

E se Hamer avesse capito qualcosa sull’origine psicologica dei tumori? Io non lo so, ma non è detto che qualcuno, un giorno, non si presenti ad un congresso scientifico con prove “quadrate”, a prova d’antitesi.

Le propongo un esempio:

Nikola Tesla è stato un grande inventore: è il “padre” della corrente alternata, mica bazzecole.

Negli ultimi anni della sua vita si raccontava che fosse andato “fuori di testa”: balbettava che fosse possibile la trasmissione della corrente elettrica senza fili, via etere. Qualcuno suggerì che gli USA avessero posto il segreto sui suoi ultimi studi, altri che era semplicemente impazzito. Io, sinceramente, non ho le competenze né le conoscenze per fornire un’opinione.

Oggi, però, ulteriori ricerche ed esperienze, in Giappone, hanno consentito la trasmissione via etere di 1,8 Kwh ad una distanza di 55 metri (2): è poco, ma gli inizi sono sempre difficili. Chi avrebbe mai scommesso, cinquant’anni fa, che auto elettriche avrebbero attraversato gli Stati Uniti?

Insomma, dottor Di Grazia – di grazia – provi la mattina a sciogliere nel caffè anche un cucchiaino di dubbi, di domande, d’incertezze. Può darsi che come medico non possa permetterselo – anch’io, da insegnante, mi fornivo da solo delle certezze che non avevo, ma questo lo richiede la pratica professionale, mi rendo conto – ma come uomo, come giornalista, lei è obbligato a farlo, pena il vomitare (mi scusi, ma non trovo altra perifrasi per definire il suo pezzo) delle insulsaggini con tanta rabbia in corpo, anche se la pratica medica (odierna) glielo suggerisce.

Lo sa che la psicologia buddista tibetana si chiama Lorig? Magari c’è qualcosa da imparare da gente che ha indagato la mente per secoli: peccato, c’è solo qualche sporadica traduzione in inglese e nulla in italiano.

E poi…non so cosa Hamer abbia sentenziato sugli ebrei, sul fatto che si curassero con la sua medicina in segreto e non la comunicassero al resto del mondo, per distruggere i goim.

Non oso pensarlo, però il rabbino Levy Rosenbaum, arrestato dalla polizia di New York, capeggiava un’organizzazione che rapiva bambini per rivendere i reni (3). Siccome la fonte è sospetta (palestinese) le fornisco altre prove: (4) (5) (6) (7)…quante ne vuole, sono stato il primo a scrivere, in Italia, del traffico d’organi!

Il problema, grave – ripeto, non voglio entrare nelle dichiarazioni di Hamer – è che, da parte dell’estremismo sionista, la vita di un goim non vale niente.

Insomma, non riesco proprio a comprendere perché un uomo tanto provato dalla vita – non deve essere stato uno scherzo vedersi ammazzare il figlio e l’assassino che la fa franca e ride sotto i baffi – debba essere crocifisso per le sue idee, anche in campo medico. I suoi pazienti furono dei creduloni? Peggio per loro: anche in questi campi, bisogna sempre mantenere vigile l’attenzione, mai assumere atteggiamenti fideisti! Come dice? Vero? Ma se il “suo” giornale non fa che difendere un movimento politico iper-fideista, spacciandolo per la “democrazia del web”!

Prima di lasciarla, voglio raccontarle chi mi guarì dal mal di schiena, quando oramai m’infilavano cortisone con la pompa del benzinaio: un bravo medico, agopuntore. E non me lo consigliò lo stregone di Timbuctu: me lo dissero al rinomato Rizzoli di Bologna: stia lontano dai luoghi dove spacciano la chirurgia vertebrale come il sancta sanctorum!

La saluto: domani, se ha piovuto abbastanza, proverò ad andare a funghi…ah, già…secondo loro avrei già dovuto essere su una sedia a rotelle…

(1) http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/06/hamer-e-morto-ma-gli-avvoltoi-come-lui-no/3711608/

(2) http://www.repubblica.it/scienze/2015/03/12/news/elettricita_senza_cavi_inviata_per_la_prima_volta_a_55_metri-109374121/

(3) http://www.infopal.it/traffico-dorgani-a-new-york-arrestata-una-banda-di-rabbini/

(4) http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/07/traffico-organi-umani-arrestato-a-roma-ex-ufficiale-israeliano/619015/

(5) http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=13944&pg=14213

(6) http://www.tlaxcala.es/pp.asp?lg=it&reference=8584

(7) http://it.blastingnews.com/cronaca/2016/05/israele-leader-mondiale-nel-traffico-di-organi-umani-00945387.html

http://carlobertani.blogspot.com/2017/07/stormi-di-avvoltoi.html

Escalation

Il Ministero della Difesa della Russia ha informato questo Lunedì che, a partire da oggi, viene sospesa qualsiasi collaborazione per la prevenzione di incidenti aerei sui cieli della Siria.Da questo momento, ha informato il portavoce militare russo, le forze russe attaccheranno qualsiasi aeronave che sorvoli le zone dove operano le proprie forze nel territorio siriano e non dubiteranno ad utilizzare la forza per assicurare la sicurezza dei propri soldati in Siria”. “Qualsiasi apparato aereo, inclusi aerei o droni della coalizione internazionale, che sia individuato ad ovest del fiume Eufrate, nella aree della Siria dove l’aviazione russa opera le sue missioni di combattimento, sarà seguito da terra e dall’aria come obiettivo dei sistemi di difesa antriaerea”, come si legge nel comunicato diffuso dal Ministero della Difesa russo. Secondo la Difesa russa, la denominata coalizione diretta dagli USA contro il Daesh, nonostante fosse stata informata che vari aerei russi operavano sulla zona, non ha fatto uso dell’esistente canale di comunicazione con la base aerea di Hmeimim a Latiaka (nord Ovest della Siria) per mettersi in contatto con le Forze Aerospaziali della Russia quando si è diretta a intercettare ed abbattere un caccia bombardiere Sukoi Su-22 dell’Aviazione Siriana. L’azione è stata qualificata dalla Russia come aggressione e come atto che viola la sovranità della Siria e le norme internazionali, di conseguenza ha sospeso  i suoi contatti con gli USA in Siria circa la prevenzione degli incidenti aerei. “A partire dal 19 Giugno il Ministero della Difesa della Russia mette fine alla cooperazione con la parte statunitense nell’arco del memorandum sulla prevenzione degli incidenti e previsione di sicurezza dei voli dell’aviazione nel corso delle operazioni in Siria”, scrive la nota. Allo stesso tempo il Ministero della Difesa russo esige dagli Stati Uniti una indagine minuziosa da parte del comando USA e degli enti internazionali sull’incidente per chiarire le circostanze sotto cui le forze USA hanno deciso di abbattere l’aereo siriano, alleato della Russia.

http://www.controinformazione.info/la-russia-avvisa-washington-da-ora-in-avanti-attaccheremo-qualsiasi-aereo-ostile/

Guerra al terrore?

L’Arabia Saudita è il principale partner commerciale degli inglesi in Medio Oriente, con 200 joint venture anglo-saudite che producono (dati 2015) un giro d’affari di oltre 18 miliardi di sterline (pari a 16,5 miliardi di euro) l’anno. In Arabia Saudita vivono e lavorano 30 mila inglesi. Ma soprattutto, l’esercito saudita è il più importante cliente dell’industria degli armamenti inglese, che a sua volta “pesa” per il 20% delle armi esportate nel mondo. Secondo un’inchiesta di Greenpeace, nel 2015 l’83% delle esportazioni di armi del Regno Unito è andato verso l’Arabia Saudita, per un valore di oltre un miliardo di euro, dai sauditi rimborsati quasi interamente con forniture petrolifere. Non c’è spazio per fare del moralismo e per sostenere il rispetto “diritti umani” con i tagliatori di teste sauditi. Tuttavia l’ombra sinistra del terrorismo che attualmente attanaglia Londra e tutta l’Inghilterra adesso dovrebbe far riflettere sull’ipocrisia del così detto Occidente, quello che si riempie la bocca di slogan come “lotta al terrorismo”, o “guerra al terrore” e poi finanzia e fornisce le armi ai principali patrocinatori del terrorismo. Non si sfugge al centro della questione, il terrorismo è alimentato da precise centrali ed i governi dell’Europa, per cecità o per interessi, sono complici di queste centrali: il serpente deve essere schiacciato dalla testa e questa, come noto, si trova a Rijad . Luciano Lago

http://www.controinformazione.info/londra-sotto-lincubo-degli-attacchi-dellisis-mentre-il-governo-britannico-invia-armi-allarabia-saudita/

Bakunin e gli italiani

Nel 1869 l’anarchico Bakunin già  rileva  questo magro bilancio :« In nessun luogo  come in Italia si può meglio studiare il nulla del vecchio principio della rivoluzione esclusivamente politica, e della decadenza della borghesia, questa rappresentante esclusiva delle idee dell’89 e del ’93 e di ciò che si chiama ancor oggi patriottismo rivoluzionario.

« Uscita da una rivoluzione nazionale vittoriosa, ringiovanita, trionfante, avendo la fortuna tanto  rara di possedere  un eroe e un grand’uomo, Garibaldi e Mazzini, l’Italia, questa patria dell’intelligenza e della bontà, pareva dovesse superare in pochi anni tutte le altre nazioni in prosperità e grandezza. Le ha superate in miseria. »

E constata tristemente Bakunin :

« Meno di cinque anni di indipendenza sono bastati a rovinare le sue finanze, affondare il paese in una situazione  economica senza uscita, per  uccidere la sua industria, il suo commercio, e quel che è peggio, per distruggere nella gioventù borghese quello spirito di eroica devozione che aveva servito per oltre trent’anni come leva potente a Mazzini ».

Paese nato morto, come la nostra Europa della Fine dei Tempi (regna un’atmosfera da Kali Yuga, evoliana, nel  testo del gran Bakunin) o come la nostra Francia repubblicana,  la borghesia mondializzata segò il ramo del Risorgimento :

« Il trionfo della causa nazionale, invece di ravvivare, aveva schiacciato tutto. Non solo la prosperità materiale, lo spirito stesso era morto ;  e  si restava stupefatti a vedere questa gioventù di un paese politicamente  rinascente, vecchia di non so quanti secoli e che, non avendo dimenticato nulla, non aveva alcuna cura di imparare qualcosa ».

Nicolas Bonnal – Chroniques sur la Fin de l’Histoire (Kindle) in http://www.maurizioblondet.it/gia-bakunin-ci-inquadrato-bene-italiani/

Salento costretto a ballare il tip – Tap anti russo

E’ per questo che il Salento viene devastato: non per necessità, ma per servilismo.

il Simplicissimus

Azerbaijan-Socar-and-BP-may-tap-Azeri-Chirag-Guneshli-fields-for-deep-gasA volte, anzi spesso, non c’è bisogno di ragionamenti complicati per arrivare al cuore di un problema e di una realtà, basta elencare i dati di fatto uno dietro l’altro per far emergere le cose nella loro limpidezza, cosa che ovviamente l’informazione mainstream si guarda bene dal fare sparpagliando  briciole qui è là per non far arrivare la pagnotta. Dunque vediamo i dati che sono in campo per la squallida vicenda della Tap in Salento: li esporrò  in un semplice elenco con qualche notazione perché sia in sostanza il lettore stesso a giudicare del significato e dell’utilità di quest’opera di devastazione ambientale.

  1. L’anno scorso i consumi di gas naturale in Italia sono stati di 70, 4 miliardi di metri cubi a fronte di una capacità degli attuali gasdotti di portarne quasi il doppio, ovvero oltre 130 miliardi di metri cubi. Dunque l’urgenza del gasdotto trans adriatico che ne porterebbe appena 9 miliardi…

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