L’ultima di Erdogan

Il presidente Erdogan è membro distinto della setta dei F.lli Mussulmani e insegue l’idea di una leadership della Turchia nel Mondo Islamico e di una ricostruzione dell’Impero Ottomano. Tutte le sue decisioni devono essere inquadrate in questo disegno da cui Erdogan è ossessionato, inclusa questa di convertire in Moschea la cattedrale museo di Santa Sofia.
Turchia e Grecia sono ai ferri corti per una serie di questioni fra cui Cipro e i giacimenti di gas nel Mediterraneo di cui entrambi i paesi reclamano la sovranità. Inoltre è esplosa la questione Libia dove Erdogan ha fatto trasferire migliaia di terroristi jihadisti dalla Siria (gli stessi appoggiati da USA e NATO per rovesciare il governo di Assad) che svolgono il compito di impadronirsi delle risorse petrolifere del paese per conto della Turchia e far divenire la Libia una colonia dell’Impero Ottomano.

Terroristi filo turchi in Libia sostenuti da Erdogan e dalla NATO

La NATO e la UE appoggiano il governo fantoccio di Erdogan, quello di Serray a Tripoli e di conseguenza sono dalla parte dei terroristi e del “sultano” di Ankara che vuole ricostituire l’Impero. Non è un caso che Erdogan e il suo governo siano finanziati dalla UE, per volontà della Merkel, e che la Germania abbia forti interessi in Turchia. Non altrettanto si può dire per la Grecia e per l’Italia.
Entrambi questi paesi fanno parte della NATO. La NATO quindi si conferma come una organizzazione filo terrorismo jihadista e non per nulla ha favorito la costituzione di enclave di terrorismo radicale islamico nei Balcani (Kosovo) come in Medio Oriente (Idlib in Siria e in Iraq).

https://www.controinformazione.info/la-grecia-attacca-come-grave-ed-inedita-la-decisione-di-erdogan-di-convetire-in-moschea-lhagia-sophia-santa-sofia-patrimonio-culturale-dellumanita/

Alchimia sacra

Questa sorprendente passività immessa nelle masse come per ipnotismo e transe collettiva, non è un problema psicologico; pone “un problema spirituale”, come del resto la tradizione ebraica medievale identificava la propensione a farsi possedere da un dibbuk: non una patologia psichica, ma di natura spirituale.

“E se l’esorcismo fosse il solo rimedio possibile? E se proprio per questo le chiese siano state chiuse d’autorità durante la pandemia? René Girard, con la sua tesi che la società non può durare senza il capro espiatorio, e la tradizione ortodossa, ritengono concordi che l’ufficio rituale ininterrotto e la consacrazione dell’Eucaristia sono l’elemento kathekontico che sostiene l’esistenza stessa della società. E se fosse questa la vera ragione per cui l’accesso all’Eucaristia è stato impedito durante il confinamento?”. Lo spazio lasciato vuoto nei cuori dalla Vittima divina ha lasciato posto all’infestazione del morto, del dibbuk?

Ora riguardate il video del Pentagono, dove si parla della possibilità, attraverso un vaccino che in realtà contiene un virus, specifico, di obliterare il geneVMET2, a cui si fa risalire lo spirito religioso, “fanatismo religioso” secondo il relatore.

Funvax. Controllo mentale tramite i Vaccini. Documento trapelato dal Governo Americano.

L’articolo COVID – Cosa è in un nome? (2) proviene da Blondet & Friends.

Rimetti a noi i nostri debiti…

Il Debito deve essere estinto fino alla fine, né può darsi alcuna possibilità di remissione, neanche parziale. Se si tiene presente che proprio la remissione del debito è l’essenza del cristianesimo, tale l’avventura umana di Figlio di Dio, Gesù fattosi uomo per estinguerlo, si può immaginare quale distanza e quale opposizione ci sia tra i fondamenti del cristianesimo e quelli attuali dell’Unione europea.

Peraltro proprio la remissione del debito è parte essenziale della preghiera che Gesù insegnò ai suoi, e forse tra le più care al cuore cristiano.

Peraltro, si può annotare come Satana sia definito il Grande Accusatore, Colui che accusa gli uomini tutto il giorno di fronte al Signore, Colui cioè che chiede al suo onnipotente interlocutore di non rimettere i debiti ai poveri peccatori. Tale l’essenza del satanismo.

Il cambiamento dei fondamenti dell’Unione europea in questo senso, cioè in senso satanista, sono avvenuti nel corso dell’egemonia della Germania. Altra constatazione ovvia, di cui ci scusiamo con i lettori.

Ma tale ovvietà serve per far notare un particolare meno banale, cioè che l’egemonia teutonica si è concretizzata attraverso l’egemonia, in Germania e quindi in Europa, di un partito di ispirazione cristiana, cioè la Cdu.

Dalla Comunità europea di ispirazione cristiana alla Ue satanista

Rispettare la terra

Tornando alla teologia, adesso possiamo rispondere alla domanda posta all’inizio, chi è Gaia? In quanto fenomeno collettivo dell’ecosistema, assomiglia molto ai demoni che Gesù incontra nel paese dei Geraseni quando gli dicono “Il mio nome è legione, perché noi siamo molti”. Allora, Gaia è un demone? Forse. Nell’antichità, il concetto di demone (δαίμων) non aveva in sé la valenza negativa che gli verrà poi attribuito in seguito dal Cristianesimo. Un demone è una forza, un aggregato, un’egregora della natura, generalmente benevolo, ma non onnipotente.

Le parole hanno il significato che noi vogliamo attribuire loro: possiamo dire che Gaia e “solo” un ecosistema e che non è affatto una dea, nel senso che certamente non è benevola e misericordiosa e che non deve essere adorata (certamente no!). Ma c’è anche il concetto di “deferenza ” definito come un “un sentimento di profondo rispetto con sfumature di paura”. Il rispetto dovrebbe essere un atteggiamento appropriato nei confronti di una creatura estremamente potente che può fare strame dell’umanità in un tempo infinitesimo.

Se voi non venerate o peggio disprezzate la Dea, male ve ne incoglierà : gli antichi avevano il concetto di hybris (ὕβρις) che provocava la Nemesi (Νέμεσις), la dea della vendetta, che dava un castigo appropriato a coloro che si rendevano colpevoli di un’eccessiva confidenza. Potrebbe essere che Nemesi non sia che un altro nome di Gaia, ma a ben guardare non abbiamo bisogno di una Dea in collera per distruggere l’umanità, sembriamo perfettamente in grado di farlo da soli. In conclusione tutto è nelle mani delle Moire (Μοῖραι) (le Parche dei Romani N.d.T.) che svolgono dalle loro mani il filo del destino.

 

 

Ugo Bardi insegna fisica chimica all’Università di Firenze ed è anche membro del Club di Roma. È interessato al tema dell’esaurimento delle risorse, ai modelli di dinamica dei sistemi, alle scienze climatiche ed alle energie rinnovabili.

 

Fonte: https://lesakerfrancophone.fr

Link: https://lesakerfrancophone.fr/notes-sur-la-theologie-gaienne-la-deesse-est-elle-un-superorganisme

 

Tradotto dall’inglese da CassandraLegacy su The Saker francophone da Hervé

Scelto e tradotto dal francese per comedonchisciotte.org da GIAKKI 49

Verità per ripetizione

Ecco una lista di fondamentali verità che sono vere perché costantemente ripetute da mass media e istituzioni, indipendentemente dalla loro dimostrazione o confutazione oggettiva. Esse vengono così sempre più sentite come fatti oggettivi e scontati anziché opinioni o valutazioni o propaganda.

  1. La democrazia è realizzabile e realizzata, e rende legittimi i regimi in cui viviamo.
  2. La trasparenza politica è realizzabile e realizzata.
  3. L’ eguaglianza è realizzabile e realizzata.
  4. Gli stati occidentali e democratici sono sovrani.
  5. I mercati sono per loro natura efficienti (cioè ottimizzano la distribuzione delle risorse e prevengono o correggono le crisi), quindi devono guidare la politica.
  6. La politica non deve interferire con i banchieri centrali e con i mercati.
  7. La moneta ha costi di produzione; riceve il valore da chi la produce, che perciò ha diritto di esigere un interesse.
  8. La disponibilità di moneta è limitata oggettivamente, quindi per spenderla bisogna prima risparmiarla o prelevarla fiscalmente.
  9. Le autorità di controllo costituite sono indipendenti e non condizionate dagli interessi economici; tutelano la legalità e il bene collettivo.
  10. Tutte le culture e le civiltà hanno pari valore; nessuna è superiore o inferiore a un’altra.
  11. Il clima sta alterandosi rovinosamente e irreversibilmente per effetto delle emissioni umane e non di fattori naturali; nella storia non si sono mai avuti mutamenti climatici simili o maggiori di quelli odierni.
  12. La globalizzazione è benefica e inevitabile, tutela i diritti degli uomini.
  13. Accogliere l’immigrazione di massa è utile o doveroso o inevitabile.
  14. Washington stabilisce quali stati sono canaglia e quali no.
  15. Saddam Hussein aveva molte armi di distruzione di massa e aveva cooperato all’attacco di Al Quaeda alle Torri Gemelle.

Gradisco suggerimenti di ulteriori verità di questo tipo: sto cercando di farne una mappa.

24.09.19 Marco Della Luna

Giustizia proletaria

Bisogna infatti sapere che quegli inquilini, residenti nel condominio di Via Santa Croce in Gerusalemme, numero 55, ex sede dell’INPDAP; sono tutti abusivi; e che non sono abusivi arrivati alla spicciolata, bensì membri di una specie di centro sociale dedito alla politica delle occupazioni abusive, denominato Action, i quali si sono insediati lì fin al 2013, cioè da sei anni. In altre parole, il gesto di solidarietà del cardinale Krajewski, presentato come una specie di obbligo morale di fronte a una situazione di emergenza, che vede coinvolti anche un centinaio di minorenni, è, in realtà, a tutti gli
effetti, un gesto di solidarietà politica nei confronti di persone che da
anni calpestano le leggi, se ne infischiano dell’onestà, non pagano
l’affitto né gli altri servizi, pretendono di vivere alle spalle della
comunità e recitano la parte delle vittime di chi sa quale ingiustizia
cosmica, mentre le vere vittime sono gli italiani poveri e dignitosi che
l’affitto e le bollette cercano di pagarli comunque, e che, ad ogni modo,
mai si sognerebbero di pretendere come un diritto la libertà d’infrangere la
legge e mai ricorrerebbero ad atti di forza che, se divenissero
generalizzati, segnerebbero l’inizio dell’anarchia più totale e di uno stato
di guerra civile permanente. Tecnicamente parlando, l’incursione del
cardinale nel condominio romano ha un nome preciso: si chiama istigazione a delinquere.

La contro-chiesa dei morti va all’assalto dello Stato

Badesse col mitra*

“La consegna comune, allora, non può essere se non questa: resistere. Se il vostro monastero è indipendente, rifiutatevi di entrare in una federazione; se già ne fa parte, non acconsentite a ulteriori ingerenze che provocherebbero danni peggiori di quelli già fatti, come conflitti di autorità, abusi di potere e alterazioni dell’ordine stabilito dalle costituzioni. Per essere più forti, collegatevi semmai tra monasteri della resistenza. Mantenete la formazione interna delle candidate e declinate con garbo ogni invito a corsi, riunioni, assemblee che, obbligandovi a lasciare regolarmente la clausura, snaturerebbero la vostra vocazione, esponendovi oltretutto a un insidioso indottrinamento. Qualora decidano di sottomettervi con la coercizione, sbarrate le porte a presidenti e visitatori senza neppure lasciarli entrare. Se attaccano le vostre proprietà, ricorrete al foro civile. In una parola, preparatevi alla guerra.

El Papa argentino

“Non dimenticate che l’obbedienza al Papa non può sovvertire quanto esige l’obbedienza a Dio, né l’accondiscendenza alla gerarchia offuscare il primato dei diritti divini. Come non si può obbligare un sacerdote a dare l’assoluzione, se in coscienza è convinto che non ci siano le condizioni per impartirla, così non si può costringere una monaca a rituffarsi in quel mondo che ha lasciato non per abbandonarlo al suo destino, ma per poter contribuire alla sua salvezza con la preghiera e l’offerta di tutta la propria esistenza in una forma di vita ben precisa, che nel mondo non è praticabile e richiede costitutivamente la separazione da esso. Se poi c’è qualche monaca a cui la clausura sia diventata stretta o che voglia proprio togliersi il gusto di fare shopping o di andare in spiaggia, non deve far altro che cambiare istituto, senza pretendere di stravolgere la vita monastica; ne risponderà lei allo Sposo, non tutta la sua comunità.

“Se dovessero fallire tutti i mezzi di resistenza umana, potete sempre ripescare, care spose di Cristo, l’anatema cui poc’anzi accennavo. È vero che è riservato al vescovo, ma certe badesse, un tempo, portavano mitra e pastorale e, anche oggi, dimostrano di avere gli attributi ben più di molti prelati. Come vedrete, che le monache fossero sposate al Signore era un fatto preso estremamente sul serio, quando i Pastori avevano la fede. Se però non volete arrivare a tanto, ci sono pur sempre i salmi imprecatori, i quali, nel breviario evirato per forgiare preti evirati dalla spiritualità evirata sono stati purgati, ma che voi, rispettando il testo sacro, recitate integralmente. Visto che il vostro esecutore chiede sempre preghiere, applicateli a lui – o per la sua conversione o per la sua dipartita. Ricordate l’esempio di Giuditta: potreste liberare tutti noi.

https://www.maurizioblondet.it/francesco-sopprime-le-interceditrici/

Praticare il contrario di ciò che si predica

Nella fiaba dei fratelli Grimm Il pifferaio di Hamelin rapì i bambini della città attirandoli con il suono invitante della sua musica, tutti eccetto un povero zoppetto che si salvò per non aver potuto tenere il passo dei compagni. Sembra questa la metafora più adeguata al presente: un totalitarismo suadente ed ingannevole che conduce alla dissoluzione “dolce”. Chi non ce la fa, può essere solo un disabile. Democrazia corporativa, ovvero tutto è in mano ai monopoli economici, finanziari e tecnologici. E’ la prima, più evidente inversione: un uomo nuovo manipolato e precario, solitario e prigioniero delle pulsioni, oseremmo dire delle sue brame, che diventa un oggetto plastico in mano a padroni mascherati falsamente benevoli. Il totalitarismo è invertito in quanto pratica il contrario di ciò che predica: si finge bonario, anti autoritario ma controlla tutto con mani ferree. Ha soltanto sostituito il materiale delle sbarre della prigione.

Il controllo tecnologico, le aspirazioni indotte e controllate, il desiderio continuo ed inappagato si sono rivelati più efficaci della costrizione diretta. Nell’ambito politico, il denaro ha sostituito il voto. Il cittadino di ieri è irrilevante. Resta autorizzato a votare, generalmente per scegliere soggetti simili il cui dibattito si svolge su argomenti triviali e secondari, con prevalenza dell’elemento pubblicitario o di immagine, dove vince necessariamente chi, disponendo delle somme più cospicue, può accedere ai media o addirittura comprarseli, per poi offrire al pubblico i messaggi che esso vuole ascoltare, previa indagine di marketing.

Altra inversione è quella di un sistema che enfatizza al massimo grado la libertà e la democrazia di cui sarebbe inventore e custode, ma nei fatti ha organizzato il mondo come un volo con pilota automatico. Non più governi decisori, ma la governance che amministra secondo regole impersonali, protocolli preventivi, procedure definite, tecniche indiscutibili perché se ne è affermata la condizione fattuale, “naturale”. Di qui i trattati internazionali sconosciuti ai popoli e sui quali non è lecito esprimere parere e tantomeno dissenso – Trattato Transatlantico , CETA, TISA- la prevalenza degli organismi transnazionali ( Fondo Monetario, Organizzazione Mondiale del Commercio) , la marginalità reale delle costituzioni che si ostinano ad assegnare ai popoli la sovranità, la manomissione delle stesse, inserendo vincoli vergognosi, insieme antinazionali, antisociali ed antidemocratici, come il pareggio di bilancio o arbitrari tetti di spesa rispetto al gigantesco inganno del debito ( fiscal compact)

Il totalitarismo neo liberista infatti, finora, è riuscito a passare inavvertito. Non nelle sue conseguenze, ovviamente, ma nella percezione comune. E’ fortissimo perché non chiede né impone in modo diretto l’adesione a canoni ideologici o comportamentali, come gli altri totalitarismi, né richiede professioni di fede, sventolio di bandiere, tessere ufficiali. Gli basta l’anima, e fornirà allo scopo chip multiuso e carte di credito.

Possedendo tutto, è riuscito da un lato a espellere la dimensione dell’essere a favore dell’avere (e dell’apparire), ma innanzitutto a convincere masse enormi di vivere in libertà ed in democrazia. Di più, il presente non è indicato come il migliore di mondi, il che esporrebbe comunque a critiche, negazioni, dubbi, paragoni, ma come l’unico possibile. Non ci si può opporre all’Unico, tanto più che possiamo declinarlo in forma individuale, ipersoggettiva, fino alla divinizzazione di quell’ Unico che è l’Io. Scriveva nell’Ottocento Max Stirner “il mio potere è la mia proprietà, io stesso sono il mio potere “, sino alla franca ammissione che non “cerchiamo la società umana, ma vediamo negli altri unicamente mezzi e strumenti da adoperare come nostra proprietà”. La lezione è stata messa perfettamente a frutto dall’oligarchia totalitaria, che vi ha aggiunto l’intuizione vincente: convincere i singoli, le ex persone a fare dell’anima individuale un’apparente monarchia assoluta di cui Io è imperatore.

Di qui la predicazione ossessiva dell’uguaglianza come indistinzione ed insieme diritto a fare di se stessi ciò che si vuole, l’insistenza sul tema dei diritti civili, la loro dilatazione alla sfera pulsionale, il diffuso convincimento che esista solo la dimensione individuale armata della ragione strumentale. Per lavare la coscienza, è stata inventato un cosmopolitismo declamatorio, sentimentale quanto innocuo al potere, saldamente unito al nomadismo culturale e personale, uno sradicamento individuale di massa dipinto di opportunità e apertura. Che cosa c’è di più libero, per estensione di più democratico, del pensiero unico declinato in miliardi di modalità, una per ciascun abitatore del pianeta? Del resto, il consumo depoliticizza anche quando il rito si compie collettivamente, nei centri commerciali di grande superficie. Infatti, siamo rassicurati dall’essere in molti, ma nessuno pone in comune un’idea, i desideri sono individuali, per quanto massificati dalla chiamata irresistibile della comunicazione pubblicitaria, della moda, della forma merce, di quello che abbiamo definito impero delle cose.

Democrazia spa diventa dunque, per l’opera di Wolin, un titolo più azzeccato dell’originale. La mega macchina è totalitaria anche nella sua forma giuridica, quella della società anonima. Il nuovo totalitarismo non si fonda su un’ideologia specifica, una demagogia o un capo carismatico, nemmeno in quel soggetto collettivo che fu il Partito (comunista), ma si esprime nell’anonimato di una politica che ostenta ossequio alle regole democratiche, enfatizza il suo rispetto per le procedure stabilite, ma manipola tutte le leve per neutralizzare, se del caso sovvertire le istituzioni e la volontà popolare. Il livello soprastante è costituito dal sistema di comunicazione, tutto in mano ai grandi gruppi, le corporations, struttura apicale onnipotente, azionisti di maggioranza del mondo che determinano tutto ciò che acquistiamo, crediamo, leggiamo, ascoltiamo, vediamo al cinema e sulla rete. Si stabilisce una uniformità di opinioni blanda o liquida, nutrita di pettegolezzi e nuovi pregiudizi: armi di distrazione di massa.

Roberto Pecchioli

 

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“Antifa”

“Antifa” è l’abbreviazione gergale di “Azione Antifascista”, la galassia violenta e corpuscolare di gruppi rossi e neri (anarchici) che, da quando è stato eletto Trump, secondo loro esponente della frangia fascista della società, sono passati all’azione diretta. Picchiano, minacciano, interrompono riunioni della “destra” (altra galassia), a cui negano con le cattive l’agibilità politica, il diritto di riunione e di parole: “Hate speech is not free speech”, i discorsi d’odio non hanno (diritto alla ) libertà di parola, è uno dei loro slogan. Nutrono una ideologia anarco comunista, contro le “tre oppressioni: razzismo, sessismo, capitalismo”. Insomma si credono anti-sistema ma sono la guardia armata del Politicamente Corretto Totale, i picchiatori del conformismo del Sistema portato al parossismo demente.

Demente non è una esagerazione. Sono Antifa i gruppi che abbattono, o fanno abbattere, le statue del generale Lee e quella del “razzista” Cristoforo Colombo – uno sforzo supremo di “pulire” la storia americana di tutto il politicamente scorretto, per farne la società purificata della perfezione antirazzista e anti-Alt Right: reincarnazione impazzita, se ci si pensa, della “città luminosa sulla collina”, dell’America come “nazione necessaria” e purificatrice del mondo.

http://www.maurizioblondet.it/antifa-lo-sterminatore-las-vegas-non-si-dice/

La guerra civile in Arabia Saudita

Stati Uniti e Regno Unito rimangono i maggiori fornitori di armi avanzate dell’Arabia Saudita e da sempre ignorano gli abusi dei diritti umani. Ironia della sorte, la popolazione sciita sempre più perseguitata nel regno si concentra nella regione orientale che produce gran parte del petrolio mondiale. Nel 2012, un’esplosione dei gasdotti, forse opera di militanti sciiti della stessa regione, fece balzare il prezzo del greggio temporaneamente nel timore che la “primavera araba” fosse arrivata nella provincia petrolifera.
È ampiamente noto che, dopo la fondazione dell’Arabia Saudita, i cittadini sciiti sono emarginati per motivi religiosi dalla religione ufficiale dello Stato wahhabita, che li ritiene eretici collegati agli interessi iraniani, soprattutto dopo la rivoluzione islamica del 1979. Le comunità sciite saudite sono presenti nelle aree storiche di tensioni che hanno visto proteste, sparatorie, detenzioni di massa e negligenza economica. Le dimostrazioni sono state da tempo vietate in tutta l’Arabia Saudita, un fatto raramente evidenziato dalla stampa occidentale. Attualmente, rapporti non confermati dei media allineati all’Iran affermano che i combattenti dell’opposizione yemenita hanno bombardato basi e avamposti sauditi nella regione del Jizan, infliggendo per la prima volta perdite alle truppe in territorio saudita. Mentre Qatif va fuori controllo, il contraccolpo della guerra dell’Arabia Saudita nello Yemen è sempre più probabile. Come avevamo recentemente riportato sulla marcia dell’Arabia Saudita verso la Guerra Civile, tensioni e fratture su più livelli dello Stato saudita, anche nella stessa famiglia reale, si avvicinano al punto di rottura. Quest’ultimo turno di misure estreme contro il dissenso sciita, che sembrano sempre più disperate e che ora sono rese pubbliche, segneranno l’inizio di un regno permanentemente diviso?Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora