Scrematura

Di colpo accade che un governo provvisorio in Italia decide quello che non era mai accaduto nella storia della Repubblica, la sospensione di tutte le garanzie costituzionali, il divieto di riunioni, di circolazione e di spostamenti per tutti, formalizzato da un semplice decreto del presidente del consiglio, senza alcun passaggio parlamentare a maggioranza (più che) qualificata, per la semplice ragione che tutti i parlamentari temono di riunirsi in Parlamento e prendere il contagio.
Qualcuno, più di uno, ha definito questo un colpo di stato mascherato. In realtà c’è di peggio poiché non tutti si rendono conto che stiamo assistendo ad un cambio di paradigma, con la fine dell’euforia della Globalizzazione. Il brusco risveglio dalle utopie arriva come una doccia fredda ma in molti ancora non ne sono consapevoli.
Una forma di stato d’assedio che neppure nei momenti peggiori si era registrata nella storia della Repubblica.
Tuttavia in molti si chiedono se saranno utili o sufficienti tali misure per fermare l’epidemia visto che, dal punto di vista scientifico queste misure sono tacciate di essere troppo poco efficaci. Sono misure che erano già state ritenuto inutili dai Cinesi che hanno sperimentato per primi l’epidemia. Si sa che, nella provincia dello Hubei, la prima “zona rossa della Cina”, la Repubblica Popolare ha costretto i cittadini nelle loro case, ha interrotto il trasporto pubblico, ha obbligato milioni di persone a indossare guanti e mascherine uscendo e solo così ha ottenuto risultati più che apprezzabili.
Questo accade in Cina mentre in Lombardia, centro della zona rossa italiana, non si è riusciti ad impedire la fuga di migliaia di cittadini per ritornare ai loro paesi e città del sud, Puglia, Calabria e Sicilia, nel timore di rimanere bloccati a Milano e nelle altre province. Facile pensare che queste persone pendolari porteranno il virus nelle regioni del sud dove si andrà a diffondere con tutte le conseguenze per la carenza di strutture sanitarie tipica di alcune di quelle zone.

Fuga dei meridionali da Milano

L’incredibile leggerezza e dilettantismo del governo Conte/Speranza/Di Maio rende palese agli occhi degli italiani, come all’estero, che la attuale compagine di governo a Roma non è adeguata al momento di emergenza ed una richiesta viene fatta da numerosi costituzionalisti e osservatori imparziali al Presidente Mattarella: sciogliere il Governo e nominare una giunta di emergenza con persone che siano competenti e preparate a fronteggiare questo momento.
Sarà recepita questa richiesta dal “supremo colle” ? “Ai posteri l’ardua sentenza”, avrebbe detto il Manzoni.
Sarà la Storia a descrivere un domani quale sia stato il comportamento delle massime cariche di fronte a tale emergenza epocale.