Una modesta proposta

Dice Luciano Gallino: «Le riforme di Renzi si collocano tra il dramma e la barzelletta. Rispetto alle dimensioni del problema, alla gravità della crisi, il Jobs Act è una stanca ricucitura di vecchi testi dell’Ocse pubblicati nel 1994 e smentiti dalla stessa Ocse: la flessibilità non aumenta l’occupazione. Abbiamo perso il 25% della produzione industriale, il 10-11% di Pil, gli investimenti in ricerca e sviluppo sono penosamente modesti. I giochetti delle riforme sono l’apoteosi preoccupante del fatto che il governo non ha la più pallida idea dei problemi reali del paese; o forse ce l’hanno ma procedono per la loro strada di passiva adesione alle politiche di austerità».

E’ solo l’ultima delle tante critiche rivolte ai politici (anche in questo blog) allora io propongo, visto che abbiamo professionalizzato anche l’esercito, istituiamo un corso di specializzazione post-laurea per chi vuole intraprendere la carriera politica e diamo l’accesso a qualsiasi carica solo a chi è provvisto di tale titolo.

NOTA: La precedente modesta proposta auspicava la annessione dell’Italia alla Germania, per farci governare direttamente da loro; ma (anche alla luce dei recenti fatti) direi che è preferibile la soluzione autoctona.

Le brioches di Maria Antonietta

Le brioches di Maria Antonietta

Gli espropriati, i depredati, gli annullati diventano “poveri”; gli interventi auspicati diventano pura e semplice assistenza. Nessuna parola su un patrimonio professionale, imprenditoriale, di competenze costruito in decenni che si sta vaporizzando in pochi mesi; un paese con sempre meno identità, coerenza e amor proprio e uno stato spappolato che si vorrebbe ridotto a una ONG o ad una succursale dell’UNICEF e dell’ONU dei quali si sente, evidentemente, ancora dipendente a pieno titolo.