Immigrazione e capitale

Pubblichiamo la traduzione dell’importante articolo di Maximilian Forte su Zero Anthropology – già segnalato da Alberto Bagnai su Goofynomics – in cui l’antropologo italo-canadese analizza impietosamente la svolta storica cui stiamo assistendo: la scomparsa della sinistra dal panorama del futuro. Concentrandosi sul caso degli Stati Uniti, egli fa un ritratto impietoso di una sinistra doppiamente ipocrita che rincorre i liberisti sul loro stesso piano abdicando totalmente ai suoi valori. Una sinistra che da un lato difende un’immigrazione senza limiti, dimenticando che questo significa generare una guerra tra poveri le cui prime vittime sono le classi locali meno abbienti assieme agli immigrati stessi. Dall’altro lato, una sinistra che tace sulle cause delle migrazioni: le invasioni e i bombardamenti dell’occidente. E’ ora di porre il tema dell’immigrazione al centro del dibattito politico, senza ipocrisie.

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Quindi, se i lavoratori hanno tutti meno soldi, chi sostiene la domanda? Una opzione è aumentare gli stipendi: male. L’altra è aumentare il credito, cosa che si sta facendo. La terza opzione è aumentare la massa totale dei lavoratori, cosa che si sta anche facendo. I lavoratori possono anche avere meno denaro da spendere singolarmente ma, importando più lavoratori, ci saranno più persone che spendono (anche se poco). Quindi l’immigrazione può aiutare a sostenere o perfino aumentare la domanda, senza aumentare i salari.