E’ abbastanza chiaro che le prossime elezioni europee saranno all’insegna di questo ritornello semplificatorio e fallace; il perché lo riassume efficacemente Sergio Di Cori Modigliani nell’articolo linkato in fondo da cui estraiamo la citazione:
Ciò che a me interessa, ciò per cui mi batto e ciò che io auspico è una poderosa battaglia europea, a Bruxelles, a Parigi, a Berlino, a Madrid, dovunque e comunque, per lanciare la piattaforma comunitaria europea che abbia al centro la qualità della vita delle esistenze delle persone, la qualità dell’aria e del suolo, la produzione di lavoro e occupazione, il rilancio della cultura e la fine del mercatismo come schema mentale di interpretazione del mondo.
Aprire immediatamente il tavolo di discussione per rivedere i trattati, cancellando il Fiscal Compact, ridiscutendo quello di Lisbona e varando gli eurobond comunitari come piattaforma di base per l’approvazione di un piano di 10.000 miliardi di euro di investimento in Europa per aggredire e risolvere l’unico vero problema: la scomparsa del mercato, la mancanza del lavoro, l’aumento della disoccupazione, il progressivo deterioramento dell’equilibrio sociale dovuto a una spaventosa sperequazione tra ricchi e poveri che è l’anticamera delle rivolte, delle guerre civili, che a loro volta sono l’aperitivo che porta al pranzo della guerra.
http://sergiodicorimodiglianji.blogspot.it/2014/04/euro-si-euro-no-quale-sarebbe-la.html
La riportiamo in forma di articolo, anziché di link, come al solito, per consentire ai lettori di lasciare i loro commenti.