Fusione Bayer-Monsanto

Una delle conseguenze dirette del mostro “Baysanto” sarà un’impennata dei prezzi per gli agricoltori, che hanno già dovuto ridurre il loro tenore di vita a causa di costi insostenibili. “Gli agricoltori, negli ultimi anni, hanno già sperimentato aumenti di prezzo del 300% su ogni cosa, dalle sementi ai fertilizzanti, tutti controllati dalla Monsanto,” ha riferito Papantonio ad Hartmann. “E tutti gli analisti sono del parere che questi prezzi sono destinati a salire ancora più in alto a causa di questa fusione.” E comunque è difficile immaginare che la situazione possa peggiorare ancora per gli agricoltori americani, che attualmente hanno la percentuale di suicidi più alta di tutte le professioni del paese. Il tasso di suicidi per gli Americani impiegati in agricoltura, pesca e silvicoltura è di 84,5/100.000 persone, più del quintuplo di quello di tutta la popolazione in generale. Questa tragica tendenza ricorda quella dell’India dove, una decina di anni fa, milioni di agricoltori avevano iniziato la transizione dalle tecniche di agricoltura tradizionale a quelle che invece utilizzavano le sementi geneticamente modificate della Monsanto. In passato, seguendo una tradizione millenaria, gli agricoltori conservavano, come sementi, una parte del raccolto e lo riseminavano l’anno successivo. Quell’epoca, dove si seguivano gli schemi e i ritmi ben collaudati della natura, è ormai praticamente finita. Oggi, le sementi geneticamente modificate della Monsanto contengono la cosiddetta tecnologia-Terminator, e le coltivazioni risultanti sono sterili e non più in grado di germinare. In altre parole, la società produttrice delle sementi sta letteralmente giocando a fare Dio con la natura e con le nostre vite. Così, gli agricoltori indiani sono obbligati, ogni anno, a ricomprare a costi proibitivi una nuova fornitura di sementi (insieme al pesticida della Monsanto, il Round-Up). Ma il mondo avrebbe dovuto forse aspettarsi qualcosa di diverso dalla stessa azienda che è stata coinvolta nella produzione dell’agente Orange, usato dall’esercito (americano) nella guerra del Vietnam (1961-1971)? Più di 4,8 milioni di Vietnamiti hanno sofferto di patologie connesse al defoliante, sparso su vaste estensioni di terreno coltivabile durante la guerra, che ha distrutto la fertilità del terreno e la produzione agricola del Vietnam. Circa 400.000 Vietnamiti sono morti a causa dall’uso da parte dell’esercito americano dell’agente Orange, mentre milioni hanno sofferto per la fame, le malattie invalidanti e le malformazioni congenite. Questa è l’azienda a cui abbiamo permesso, insieme alla Bayer, di controllare un quarto delle risorse alimentari del mondo intero. Tutto questo porta a chiedersi: chi è più pazzo? Bayer e Monsanto, o noi, la gente? E’ importante ricordare che la fusione Bayer-Monsanto non avviene in un vuoto corporativo. Fa parte della gara delle aziende agrochimiche mondiali per accaparrarsi le risorse alimentari del mondo. ChemCina ha acquisito la svizzera Syngenta per 34 miliardi di dollari, per esempio, mentre Dow e DuPont hanno costituito un loro impero da 130 miliardi di dollari. In ogni caso, nessuna di queste aziende ha un’immagine lorda di sangue come Bayer e Monsanto, un matrimonio diabolico che minaccia tutta la vita sulla Terra. Fonte: Strategic Culture Traduzione: Markus

https://www.controinformazione.info/un-matrimonio-infernale-la-fusione-bayer-monsanto/

Forchettate letali

Riceviamo e pubblichiamo: Commento tecnico-giuridico del Prof. Altieri all’articolo sul “Salvagente” / Glifosate: Dai campi di Sterminio …allo Sterminio dei Campi – BANDIRE L’ARMA DI DISTRUZIONE DI MASSA CHE STA DEVASTANDO LA SALUTE PLANETARIA E L’AMBIENTE
“FORCHETTATE LETALI”…
EVITIAMO LA ROULETTE RUSSA DEI PESTICIDI CON L’AIUTO DELLA
COSTITUZIONE
(commento tecnico-giuridico all’articolo apparso sul “Salvagente”)di Giuseppe Altieri
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La rivista il “Salvagente” rivela residui dell’erbicida Glifosate, al centro di un dibattito scientifico sulla sua tossicità, in una cinquantina di alimenti a base di cereali, definiti “fortunatamente” nei limiti di legge. Secondo i produttori non ci sarebbe “nessun rischio neppure mangiando 200 kg di cibo al giorno”…

In realtà tali affermazioni sono molto pericolose per la salute
pubblica e l’ambiente, diritti tutelati dalla Costituzione Italiana e dal
Principio di Precauzione Europeo, per cui andrebbero perseguite.
Libertà di parola… ma non di falsificazione.

Grano Manitoba, il cosiddetto grano “di forza” (per la pizza e il
pane) come le altre farine di importazione da agricolture che consentono la
“pratica incivile e criminale” di disseccare le coltivazioni con  agenti chimici che uccidono tutto “prima della raccolta”.
Ma non solo grano… cereali, legumi, patate, ecc. tutti sottoposti
all’agente arancio “secca-tutto” che in tal modo avvelena la base
della dieta umana e crea scorretta concorrenza contro le zone agricole a
maggior vocazione per le colture cerealicole e i legumi, ovvero il
Mediterraneo laddove le coltivazioni maturano e si asciugano al Sole.
Grano per la pasta e il pane, orzo per la Birra o granella per il bestiame… tutto al glifosate, dannosissimo per la salute e  distruttore dell’ambiente e dell’humus dei terreni.
CON RESIDUI IN CONTINUO AUMENTO NEGLI ALIMENTI E NELLE ACQUE (DATI  ISPRA) e bio-accumulo nelle catene alimentari, carni e latticini, con “l’Uomo  al vertice del rischio”. Tutto innaturalmente “avvelenato a norma di legge”, visto che tali residui chimici sono consentiti negli alimenti, in quanto i Pesticidi  non sono biodegradabili ed una volta usati persistono per lunghissimi periodi.

ASSISTIAMO DA DECENNI al CONTINUO AUMENTO DELL’USO DI PESTICIDI e AL PARALLELO DRAMMATICO AUMENTO DI MALATTIE DEGENERATIVE (CELIACHIE,  TUMORI, LINFOMI, STERILITA’, SENSIBILITA’ CHIMICA MULTIPLA, ECC.). Come si possono tranquillizzare gli Italiani dicendo che i residui di Glifosate trovati negli alimenti sono inferiori ai limiti di legge ?

GLI EFFETTI DI TALI SOSTANZE non dipendono dalla loro quantità bensì
dalla diversa sensibilità delle persone, per cui i più deboli  risultano
le prime vittime, insieme agli agricoltori che ne fanno uso ed abuso.
In particolare i bambini rappresentano la categoria a massimo rischio,
dal momento che i cosiddetti limiti, che definirei di vera e propria “in-tolleranza”, sono stabiliti su un corpo di 60 kg di peso, ovvero
un adulto, violando in tal modo sia il principio di precauzione che gli
Art. 32 e 3 della Costituzione, sul diritto alla salute e sull’uguaglianza
e pari dignità dei cittadini di fronte alla legge.

Il glifosate altera l’equilibrio dei microrganismi intestinali,
uccidendone diversi, ed è un probabile cancerogeno secondo lo IARC
(Ist.di ricerca sul cancro di Lione, dell’OMS).
Tale probabilità non dipende dalla sostanza bensì dalle vittime
della contaminazione, più o meno sensibili alla sostanza stessa,
cancerogena.L’Italia, dove si usa oltre il 35% di tutti i pesticidi europei con un livello circa dieci volte maggiore (per ettaro e per abitante)
rispetto ai partners UE, ha raggiunto il record mondiale dei tumori
dell’Infanzia (dati OMS), perdendo almeno 8 anni di aspettativa di vita sana
nell’ultimo decennio (Eurostat).

Ricerche svedesi di molti anni fa correlano il Glifosate
all’incremento del Linfoma Non Hodgkin e per questo motivo la Svezia ha denunciato la commissione europea per non aver applicato il principio di
precauzione, vietando immediatamente tale sostanza da ogni uso.

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