Negli ultimi anni l’Iran ha potenziato la proprio potenza navale per proteggere navi e petroliere dai pirati e affrontare la crescente presenza navale statunitense ostile nel Golfo Persico. La Marina Militare iraniana varava cerimoniosamente il Sahand, una nuova classe di cacciatorpediniere che dichiara possedere proprietà stealth, evadendo i radar, capacità di guerra elettronica e un ponte di volo per elicotteri, nel porto di Bandar Abbas nello Stretto di Hormuz. Secondo la televisione iraniana, il cacciatorpediniere è dotato di armi avanzate tra cui cannoni antinave e antiaerei, lanciasiluri, missili superficie-superficie e missili superficie-aria. La nave potrebbe anche essere equipaggiata col sistema d’arma ravvicinato Kamand, capace di sparare 4000-7000 colpi al minuto a bersagli entro un raggio di circa 2 km. La nave è dotata di quattro motori e può sostenere viaggi a lunga distanza per 150 giorni accompagnata da una nave di supporto.
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Stretto di Hormuz
AHTribune, 6 luglio 2018
L’Islamic Revolution Guards Corps (IRGC) dell’Iran si dichiarava pronto ad attuare la direttiva del Presidente Hassan Rouhani secondo cui se Teheran non potrà esportare greggio attraverso lo Stretto di Hormuz, alcun altro Paese potrà farlo. Secondo le fonti, le osservazioni del comandante dell’IRGC giungevano dopo che il Presidente Rouhani lanciava un severo avvertimento agli Stati Uniti nell’ultimo tour europeo, contro qualsiasi tentativo di bloccare le esportazioni di petrolio iraniano alla luce del ritiro dall’accordo nucleare del 2015. Il Comandante Generale dell’IRGC Mohammad Ali Jafari salutava la posizione “decisa” del presidente iraniano contro le minacce di Washington ed anche espresso la speranza che l’avvertimento sia attuato “in caso di necessità” e nel caso in cui l’intera nazione e le autorità iraniane puntassero a un’azione del genere. Parlando a una conferenza stampa congiunta con l’omologo svizzero Alain Berset, nella capitale svizzera Berna, Rouhani dichiarava che è “scorretto e imprudente” pensare che “un giorno tutti i Paesi produttori di petrolio esportino il loro surplus e l’Iran sia l’unico a non poter esportare petrolio“. “Sicuramente, con l’implementazione delle ultime posizioni adottate dai dirigenti del Paese, nella contingenza ai nemici va fatto capire… cosa significa “tutti o nessuno passeranno per lo Stretto di Hormuz“, sottolineava Jafari.
Lo Stretto di Hormuz si trova all’imboccatura del Golfo Persico ed è l’unico passaggio marittimo dal Golfo Persico all’oceano, uno degli stretti più strategicamente importanti al mondo. Un’ampia fetta del traffico petrolifero mondiali attraversa l’idrovia strategica; lo stretto funge anche da importante via marittima per il traffico di gas naturale liquefatto. Per i Paesi che importano petrolio o gas, come gli Stati Uniti, il normale funzionamento di Hormuz è vitale. L’avvertimento di Rouhani provocava la reazione del Pentagono, che s’impegnava a mantenere aperta la via d’acqua cruciale.
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