Chi abita Idlib?

Circa 18000 combattenti hanno lasciato la Cina per Idlib, dal 2015 hanno la loro enclave al-Zanbaqi al confine con la Turchia. Attualmente ci sono circa 40000 uiguri a Idlib, tra cui donne e bambini.
Molta attenzione è stata (recentemente) rivolta agli uiguri dai media occidentali. Improvvisamente gli uiguri sono al centro dell’attenzione occidentale, perché? Per ragioni democratiche o umanitarie? No, in ogni caso gli uiguri non sono importanti per l’occidente come gruppo. Vivono nella provincia più occidentale della Cina; Xinjiang, situata sulla Via della Seta. Appartengono alla fede musulmana (sunniti) e hanno stretti rapporti con la Turchia (la loro lingua è legata al turco e molti uiguri parlano turco). In Cina, dato il comunismo (si può effettivamente parlare di comunismo capitalista), alla gente non piace vedere una prominenza della religione. Molte fonti parlano dell’oppressione degli uiguri, ma non ci sono prove reali. Ecco perché così tanti uiguri (18000 sono solo una stima approssimativa) sono partiti per la Siria e in particolare per Idlib. che confina con la Turchia e ha un proprio partito; il Partito islamico del Turqistan (TIP), sotto la supervisione del servizio segreto turco e dagli stretti legami cogli altri gruppi presenti a Idlib: Tahir Ahrar al-Sham, al-Qaida e SIIL. Si dice che gli uiguri del Partito islamico del Turqistan abbiano trasformato la città di al-Zanbaqi (proprio al confine turco) in un campo isolato (enclave). Non sappiamo molto di ciò vi succede, è una città proibita. Questi uiguri affermano di essere al-Qaida e si rifiutano di tornare in Cina (dove sarebbero perseguiti e molto probabilmente condannati a morte).

I jihadisti a Idlib
La popolazione siriana è ancora presente a Idlib: secondo le informazioni dell’Ufficio centrale di statistica della Siria, Idlib aveva una popolazione di 98791 abitanti nel 2004 e nel 2011 era di circa 165000. Prima che i jihadisti (compresi gli uiguri) iniziassero il terrorismo contro la popolazione siriana e dichiarassero la cosiddetta rivoluzione, col sostegno dell’occidente, gli abitanti erano principalmente musulmani sunniti, ma c’era anche una minoranza cristiana. La minoranza cristiana fu costretta a “islamizzarsi” e i restanti sunniti siriani dovettero partecipare alle pressioni di tali jihadisti sponsorizzati dall’occidente. La propaganda dei media occidentali è che l’Aeronautica siriana in cooperazione coi russi bombarda e uccide (su vasta scala) la popolazione siriana a Idlib. La vera storia è che i jihadisti (compresi gli uiguri), lentamente ma inesorabilmente uccidono il popolo siriano, confiscano le terre agricole di cristiani e sunniti, confiscando case e trasformano le donne in schiave. Fortunatamente, la maggior parte della popolazione siriana fuggì, circa 66000 nel 2011, e diverse migliaia negli anni successivi. La Siria bombarda principalmente le case vuote in cui i jihadisti si sono trincerati e anche l’enclave degli uiguri. Naturalmente vi sono vittime civili, come in tutte le guerre. Ma la maggior parte dei morti sono jihadisti e i loro aiutanti caschi bianchi, di al-Qaida. Anche gli ospedali da campo dei jihadisti vengono bombardati (questi non sono ospedali dello Stato siriano). I cittadini siriani che vivono ancora a Idlib e dintorni non ricevono assistenza medica e vivono con 20-30 dollari al mese se sono fortunati.

Conclusione
Di recente, 22 Paesi firmavano una dichiarazione per porre fine a detenzione forzata e violazioni dei diritti contro musulmani e minoranze nei “campi di concentramento” nella regione autonoma dello Xinjiang nella Cina nord-occidentale. Sulla base di certe fonti, gli uiguri sarebbero radicalizzati, anche se l’occidente chiama questo campo di rieducazione. Tale protesta dall’occidente è legata alle gravi perdite ad Idlib. L’occidente, il solo ad aver firmato tale dichiarazione, sponsorizza (o ha sponsorizzato) molti cosiddetti gruppi di “opposizione” a Idlib, come i caschi bianchi (al-Qaida) e altri 22 gruppi tra cui Jaysh al-Islam (ora Ahrar al-Sham). Se Idlib cadesse, i restanti jihadisti potranno ritornare in Europa, solo gli uiguri non possono tornare, la Cina li condannerà a morte! Erdogan della Turchia recentemente visitava la Cina cercando un equilibrio in questa difficile situazione. Da un lato, il Paese non può permettersi di entrare in conflitto con la Cina e la Russia. Nel frattempo la Turchia è “passata” al campo geopolitico di Russia e Cina, ricevendo i missili S-400 acquistati in Russia, venendo quindi sanzionata dall’UE. Resta il fatto che la Turchia in effetti sponsorizza i jihadisti e riceveva petrolio dallo SIIL nel 2016, venduto in Europa. Si svolge un gioco difficile.

Traduzione di Alessandro Lattanzio

http://aurorasito.altervista.org/?p=8159

Pronte le TV

Tutto pronto per l’inizio delle registrazioni video destinate ad un attacco di “False Flag” da mostrare alle Tv internazionali per il presunto utilizzo di armi chimiche da parte delle forze siriane di Assad, come affermano fonti civili.  Sono arrivate ad Idlib , nord della Siria,   varie  equipe delle Tv occidentali e di altri paesi per non mancare all’avvenimento. Secondo il Centro russo per la riconciliazione in Siria, sono già iniziate adesso le prime riprese e le sceneggiature nella località di Yisr al-Shugur , con protagonisti gli elementi dei “Caschi Bianchi” ,un gruppo finanziato dai servizi di intelligence britannici, che si incarica di recitare circa il salvataggio dei civili e dei bambini, molti dei quali rapiti in precedenza dalle famiglie, per utilizzarli come cavie. Il testo del comunicato segnala che, dalle prime ore del mattino, sono arrivati gli incaricati delle Tv fra cui la filiale di un importante network USA. L’organismo russo ha indicato che tutti i video girati, una volta concluse le riprese, dovranno essere consegnati alle redazioni dei vari canali Tv perchè siano tramessi sui social media e dai canali televisivi.

Prove di sceneggiatura a Idlib

La provocazione servirà a convincere l’opinione pubblica che le truppe di Damasco avrebbero utilizzato il gas negli attacchi contro Idlib e questo fornirebbe il pretesto al Pentagono per ordinare l’attacco missilistico contro le basi siriane. Tuttavia questa volta sembra che le forze russe e siriane siano pronte a reagire e che la sceneggiata tipo Holliwood non sarà sufficiente a convincere sulla responsabilità della Siria nell’utilizzo di armi chimiche, visto che da giorni i servizi russi hanno già individuato gli autori, il luogo dove si svolgerà, il matriale utilizzato e il momento in cui sarà realizzata. Il tutto occultato dai media occidentali che si riservano di dare la notizia come “sensazionale” e fornire le “prove” attraverso i filmati sui “cashi bianchi” che salvano le persone  dall’attacco chimico. Fonti: Sputnik Mundo Traduzione e sintesi L.Lago