Cambiare il mondo

Infine, su Le Monde diplomatique, edizione italiana, del novembre 2011 Lucien Séve sostiene una tesi ancora più radicale come si evince dal titolo Salvare il genere umano non solo il pianeta. Secondo l’autore siamo ormai alla mercificazione generalizzata dell’umano, proprio perché “non c’è più nulla di umano che possa sfuggire al diktat della finanza: tutto deve produrre spietatamente un profitto a due cifre… il che significa anche finanziarizzazione generalizzata dei servizi tesi a formare e sviluppare le persone – salute, sport, insegnamento, ricerca, creazione, tempo libero, informazione, comunicazione; di colpo le finalità proprie di queste attività tendono a essere scalzate dalla legge del denaro”. A questa mercificazione si accompagnano la tendenza allo svuotamento di tutti i valori, la perdita incontrollabile di senso, la decivilizzazione senza argini, ma soprattutto la proscrizione sistemica delle alternative: “la frenesia del profitto tende a persuaderci della fatalità del peggio; il sistema stesso, la cui parola d’ordine è libertà, ha assunto come motto non ci sono alternative della Thatcher – e infatti come possiamo liberarci dell’onnipotenza dei mercati finanziari e delle agenzie di rating se la gigantesca crisi del 2008 non ha cambiato niente di significativo all’interno del sistema?”. E termina sostenendo che la carica etica dell’indignazione riavvicina alla politica e “deve portare a un nuovo tipo di azione, non nel senso della rivoluzione all’antica attraverso delle trasformazioni dall’alto, il cui fallimento è garantito, ma di impegno a tutti i livelli per l’  appropriazione comune in forme innovative di iniziativa e di organizzazione; a questo prezzo si potrà far deragliare la fatalità del peggio.”

Elvio Dal Bosco

estratto da: http://www.sinistrainrete.info/crisi-mondiale/2459-elvio-dal-bosco-la-crisi-si-supera-salvando-il-pianeta.html

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