A rischio di Nobel

Ma alla fine, quando tutto sembrava ormai scontato a favore del nostro candidato, il conferimento Nobel viene attribuito per ragioni politiche, agli attivisti indiani Malala Yousafzay e Kailash Satyarthi. La seconda finale al Nobel – L’anno successivo, ossia, nel 2015, accade la medesima cosa. Il Dott. Celani, viene di nuovo prescelto per la candidatura al premio Nobel, evidentemente per il rammarico di qualcuno di un’ingiustizia arrecata al nostro ricercatore che sotto il profilo formale, aveva dato adito ovviamente, a qualche indimostrata richiesta tecnica, ritenuta decisiva. Evidentemente in Italia a cui l’attenzione delle lobby si riferisce, la preoccupazione cresce e il rimedio da prendersi perché Celani non riesca a salire il prestigioso gradino, questa volta dovrà essere ben valido e definitivo. Celani infatti, a Gennaio del 2015 è già tra i candidati al premio Nobel. Il mese successivo nei laboratori di Frascati avviene la sorpresa. Si tratta di un fatto più unico che raro nella storia del Centro, ma significativo della avversione alla ricerca LENR, identificata in Celani per la grave problematica che questi rappresenterebbe in Italia, qualora fosse a lui attribuito il premio Nobel. Ubi malum, ibi remedium – dicevano nel passato. E il rimedio c’è stato. Guarda caso! – direbbe qualcuno. Guarda proprio il caso di ciò che è avvenuto! Nel febbraio 2015 il Direttore dei Laboratori di Frascati questa volta dà disposizione affinché tutta la documentazione scientifica del Dott. Celani, depositata in un apposito locale del Centro, venga distrutta attraverso la macerazione. Dopo il misfatto, neppure con l’immane e affannoso lavoro di ricostruzione, Celani riesce a ricomporre in tempo utile, la documentazione mancante per dimostrare, dopo la seconda candidatura per il Premio Nobel, il merito riconoscibile per l’alto gradino dell’ ambito premio. E quell’anno la preferenza viene attribuita al Quartetto tunisino delle Associazioni per il dialogo politico democratico della cosiddetta “Primavera Araba”

La conferma giapponese – A conferma del giusto indirizzo intrapreso nei laboratori di Frascati per opera di Celani, si ha in questi giorni notizia giapponese di notevoli miglioramenti quantitativi dell’energia LENR, prodotta attraverso lo stesso utilizzo di rame-nichel in stretto contatto con una specifica struttura di vetro, cioè il leit-motiv di Celani: questi rappresentano proprio la base su cui il nostro ricercatore ha ottenuto i propri risultati in Italia. Concludiamo l’articolo, facendo presente che il Dott. Celani, arrivato come detto, alle soglie del pensionamento, contrariamente a quanto avviene nella Pubblica Amministrazione con proroghe annuali in attività lavorativa, egli suo malgrado, dovrà andare obbligatoriamente in quiescenza alla fine di settembre.

https://www.controinformazione.info/il-caso-drammatico-in-italia-del-potentato-delle-lobby-della-ricerca/

La caduta del muro

La spallata definitiva viene data con la caduta del  muro di Berlino che legittima quel modello come verità incontrovertibile ; esattamente l’anno dopo , 1990 , viene assegnato  il premio per gli studi pionieristici nel campo della finanza ( Markovitz ) e nel 1995 ( Lucas )i mercati finanziari diventano “ razionali e non sbagliano mai nell’allocazione delle risorse “. Se il fine rimane quello della massimizzazione del profitto la finanza contribuisce a realizzarlo molto più rapidamente dell’economia reale che viene delocalizzata , si preparano i disastri degli anni successivi . L’economia, quindi, da solida diventa liquida , il suo orientamento passa dal lungo tempo al breve o brevissimo tempo , spesso al saccheggio come si scoprirà dopo ;  la finanza opera lontano dal mondo reale in un contesto di risorse illimitate , i suoi volumi sono incalcolabili . In quegli anni si affermerà il dogma del “ creare valore per gli azionisti “ cioè aumentare il valore finanziario delle azioni più rapidamente possibile anche se l’economia reale ha tempi diversi e così si gioca sull’emozione che gettata dalla finestra rientra dalla porta ; per realizzare obiettivi sfidanti a breve i managers avranno “ bonus “ anche dodici volte lo stipendio base . Nel 1997 il premio viene assegnato per “ i derivati “ ( Merton e Scholes ) che  nel 1989 erano 1/20 del pil mondiale , nel 1999 diventeranno il doppio e Greenspan li deregolamenterà totalmente ; nel 2010 diventeranno 20 volte il pil mondiale . La gran parte delle loro transazioni –circa il  95 % – è riconducibile ad un numero limitatissimo  di banche d’affari ;  un contesto assolutamente diverso da quella simmetria informativa su cui Lucas aveva potuto dimostrare la razionalità dei mercati  .  Poi, è vero ,negli ultimi 15 anni ci sono state nei premi assegnazioni diverse , ma ormai i buoi erano scappati dalla stalla e le radici del modello si erano affermate come dominanti  . Le conseguenze tossiche di questo modello socioculturale sono  la disuguaglianza , la povertà , il degrado morale , una conflittualità rabbiosa e permanente , la mancanza di immaginazione e di creatività . Tutto questo dipende da un’errata regolazione dei mercati ( crisi economica ) o dalla fine di un modello socioculturale incapace di rispondere ai problemi dell’uomo inteso come persona non  come oggetto ( crisi antropologica ) ? “ L’esclusivo obiettivo del profitto , se mal prodotto e senza il bene comune come fine ultimo , rischia di distruggere ricchezza e creare povertà “ ( “Caritas in veritate” cap.II , 21 ) . Il sistema portato agli estremi ha creato ad una concentrazione di ricchezza finanziaria senza pari nella storia con una sorta di senato egemone sovraordinato ai singoli stati.

estratto da http://www.lafinanzasulweb.it/2014/crisi-antropologica-non-economica/