25 Aprile

Tutti presi dalle nostre vicende nazionali tendiamo a dimenticare che esistono “altri mondi” che costituiscono in qualche modo universi paralleli:

25 aprile 1974, Portogallo

Cessazione definitiva di tutti i combattimenti. Sorprendentemente, il generale Spinola, che non era il generale di riferimento del MFA, che era invece Costa Gomez, tratta la resa di Marcelo Caetano ed è a lui che il Presidente del Consiglio si arrende.

Conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Il colpo di Stato portoghese fu anomalo, in quanto i militari ebbero immediatamente l’appoggio della popolazione (nonostante, peraltro, i comunicati dell’MFA chiedessero ai civili di restare in casa).

Il nome di Revolução dos Cravos deriva dal gesto di una fioraia, Celeste Caeiro, che in una piazza di Lisbona offrì garofani ai soldati. I fiori furono infilati nelle canne dei fucili, divenendo simbolo dellarivoluzione e insieme segnale alle truppe governative perché non opponessero resistenza.[8] Le vittime, uccise dalle forze lealiste della DGS, furono quattro.

Alla Rivoluzione dei garofani seguì un periodo di transizione, noto come Processo rivoluzionario in corso (PREC).

Subito dopo il 25 aprile, con la formazione della Giunta di Salvezza Nazionale, vennero sciolte la polizia politica DGS e le commissioni di censura dei mezzi di comunicazione. Il 26 aprile furono anche liberati i primi prigionieri politici dalle carceri di Peniche e di Caixas. I leader politici in esilio tornarono nel paese nei giorni seguenti. La Festa del lavoro venne celebrata per la prima volta legalmente il 1º maggio, con la riunione a Lisbona di circa un milione di persone.

Molte personalità legate al regime dell’Estado Novo, tra cui lo stesso Marcelo Caetano, furono costrette all’esilio.

La Rivoluzione aprì un periodo di grande instabilità e fermento politico, in cui si contendevano il potere i partiti della sinistra progressista e rivoluzionaria e i partiti moderati e liberali, nonché i rispettivi settori dell’MFA, guidati rispettivamente da Francisco da Costa Gomes e da Spínola.

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ibidem

Gli Stati Uniti, che avevano una base militare nelle Azzorre, temevano fortemente l’ascesa al potere di un partito marxistaleninista come il PCP in un paese della NATO, e sostennero con ingenti fondi i partiti considerati fedeli alla democrazia.

Nel mese di settembre, il governo Gonçalves venne fatto dimettere, sostituito dal governo più liberale e moderato dell’ammiraglio Pinheiro de Azevedo.

passim

Oggi il 25 aprile è festa nazionale portoghese, chiamato dai portoghesi Dia da Liberdade (Giorno della Libertà), con manifestazioni in celebrazione delle libertà civili e dei diritti politici ottenuti dopo la Rivoluzione. Alcuni settori minoritari della destra considerano gli sviluppi che la situazione politica ha avuto dopo il colpo di Stato come dannosi, particolarmente per quanto riguarda gli ex-coloni costretti ad abbandonare l’Africa e le lunghe guerre civili sorte dopo la fine del colonialismo. D’altra parte settori minoritari dell’estrema sinistra lamentano l’abbandono degli ideali socialisti e comunisti della Rivoluzione.

Secondo rivelazioni dell’ex “gladiatore” G-71, contenute nel libro The Real history of Gladio, nel rovesciamento di Caetano avrebbe avuto un ruolo la Gladio italiana, poiché il dittatore portoghese era ostile alla nuova politica della NATO e all’indipendenza delle colonie africane contese dai due blocchi. Ciò non può tuttavia trovare conferma né smentita, anche perché l’inchiesta della Corte europea dei diritti dell’uomo non ha fatto luce sui compiti effettivi della struttura e sulla veridicità delle rivelazioni.

Per chi suona la campana?

Gli esperti stimano che l’esodo dei portoghesi sia al livello di 100-120.000 persone all’anno. Analizzando le qualifiche e la fascia di età degli immigrati, sono giunti alla conclusione che coloro che se ne vanno sono principalmente lavoratori semi-qualificati che dispongono di mezzi sufficienti per affittare abitazioni all’estero, e possiedono un piccolo capitale per sopravvivere per qualche tempo senza lavoro. La popolazione più povera non emigra, ad eccezione dei rari casi dei ricongiungimenti con le loro famiglie.
I lavoratori qualificati sono una minoranza. Ad esempio, in Lussemburgo, dove il 19% della popolazione è portoghese, solo il 2% è costituito da lavoratori qualificati del settore finanziario e scientifico. Per lo più i portoghesi all’estero lavorano nell’edilizia, nelle utilities, nel settore alberghiero, nel commercio e nei servizi.
Nonostante i luoghi comuni, la maggior parte degli emigranti non è formata da disoccupati (la disoccupazione nel paese è al 17,5%), ma da persone insoddisfatte della propria vita. Vogliono avere la propria carriera, stipendi più competitivi, e status e riconoscimenti che non possono ottenere a casa. In alcuni settori, come quello medico, la situazione è catastrofica. Sia i medici che il personale ospedaliero stanno lasciando il paese. Questo è il settore in cui lo Stato spende una grande quantità di denaro nella formazione. Ad esempio, per formare un infermiere vengono spesi all’incirca 16.500 euro.
La maggior parte degli emigrati sono giovani in età riproduttiva, e questo provoca un calo della naturale crescita della popolazione. Secondo il programma nazionale di diagnosi precoce, nel 2011 il Portogallo, per la prima volta nella sua storia, ha toccato il livello più basso di natalità – 100.000 bambini.