Negazionismo

Lapsus e incoerenze della narrativa ufficiale che sollevano le seguenti interrogazioni:

  • perché ci continuano a martellare con l’affidabilità dei tamponi mentre è risaputo, per ammissione stessa dei laboratori e dei produttori di reagenti, che essi costituiscono uno strumento di ricerca clinica e non un valido strumento diagnostico, a parte la questione dei lotti inquinati scoperti in Gran Bretagna e Svezia?
  • le mascherine sono o non sono utili per evitare il contagio?
  • “contagiato” o “portatore asintomatico”?
  • come mai ci martellano con il toto vaccini, siano essi anti-influenzali o covid?
  • può esistere un vaccino anticovid efficace per un virus a rna, che è mutante, come quello dell’influenza?
  • ci raccontano che il vaccino antinfluenzale sarebbe utile per distinguere il malato da covid da quello di semplice influenza. Quindi ammettono che i tamponi non sono così efficaci?
  • come mai bisogna firmare un “consenso informato” per subire un vaccino?

https://nicolettaforcheri.wordpress.com/2020/09/04/i-lapsus-della-propaganda/

Colpa di Putin

honor-guard-15s-guard-russian-73869.jpeg
Photo by Pixabay on Pexels.com

Potrebbe sembrare incredibile, ma fa parte dell’ovvio contemporaneo, del ridicolo e dell’ipocrisia in cui sta sprofondando la società occidentale : al Black Lives Matter e alla galassia di organizzazioni che le gravitano attorno giungono fondi per preparare le rivolte e non soltanto da ben conosciute fondazioni e Ong dell’arancionismo globale , ma anche da una parte insospettabile, ovvero le grandi corporation dell’ industria, della finanza, della comunicazione e del commercio dove molto più che altrove si esprime lo spirito della discriminazione: è chiaro a questo punto che la questione è diventata una nuova arma politica visto che quella della gestione pandemica non ha funzionato esattamente come si sperava. E come vedremo da questo maledetto pantano spunta di nuovo fuori Putin una vera ossessione per l’elite americana globalista e imperialista, anche se questo significa che la condizione nera sta diventando un mero pretesto, un grimaldello. Ecco comunque l’elenco delle donazioni :

  • Sony Music, Warner e Walmart (quest’ultima con il maggior numero di cause per discriminazione sul lavoro in Usa ) 100 milioni ciascuna;
  • Nike ( l’azienda che  per anni ha sfruttato il lavoro di bambini, dai 5 anni di età, per cucire i propri palloni e vestiti) 40 milioni:
  • Alphabet/Google 12 milioni;
  • Goldman Sachs, Amazon, Target corporation, Verizon, Spotify, United Healt,  10 milioni;
  • DisneyProcter & Gamble, Cisco 5 milioni;
  • Lego  4 milioni;
  • Uber (che non si serve di autisti neri  e i cui tassisti a cottimo rifiutano di prendere clienti neri)  MicrosoftStarbucks, Intel, McDonald’s, Duke Energy, The Travelers Companies, Warby Parker, Glosser, Etsy, PwC Charitable Foundation, 1 milione

E’ tutta colpa di Putin, anche Floyd

 

Propaganda

Le nuove affermazioni provenienti dai responsabili di Washington sono state date nello stesso giorno in cui è stato pubblicato un rapporto informativo che indica come il gruppo terrorista del Fronte Al-Nusra (autodenominatosi in  “Fronte Fath Al-Sham”) riceve armi prodotte in Bulgaria, paese membro della NATO. Nel rapporto si rileva come, lo scorso 6 di Aprile, era arrivato al porto marittimo di Yeddah, in Arabia Saudita, una nave da carico con bandiera danese, la Marianne Danica,  che aveva salpato dal porto bulgaro di Burgas il 28 di Marzo con un carico di tonnellate di armi. Questo fatto è stato confermato per i dati rilasciati dal satellite di Marine Traffic.com, come ha informato questo Martedì il portale South Front, citando il giornale bulgaro Trud.  Vedi: Tracing Bulgarian arms shipments to Syrian islamists

Marianne Danica nave danese che trasporta armi NATO per i terroristi in Siria

In questo senso, Pablo Jofre Leal segnala che le accuse degli USA sono indirizzate a distogliere l’attenzione dalle proprie responsabilità per le tante attività di sobillazione ed instabilità del mondo, e cercano di rovesciare responsabilità e colpe sui paesi che non hanno nulla a che vedere con questo (con la complicità con il terrorismo), che sono piuttosto parte attiva nella difesa contro questo tipo di aggressioni”. Una tipica manovra propagandistica supportata dall’apparato mediatico di USA e GB che tende a trasformare una notizia falsa in informazione realistica, ripetendola varie volte sui canali di informazione. Risulta assolutamente irrazionale accettare in qualsiasi modo le accuse dell’Amministrazione USA, come allo stesso modo diventa palese la manovra propagandistica di Washington quando la Russia richiede una indagine inparziale sul presunto “utilizzo di armi chimiche”in Siria e la OPAQ (Organizzazione sul controllo armi choimiche) si rifiuta di fare l’indagine”, conclude l’esperto analista. Fonti: Sputnik Mundo Hispan TV Traduzione e sintesi: Luciano Lago

http://www.controinformazione.info/lelite-di-washington-ha-perso-ogni-equilibrio-nel-confronto-con-la-russia/

Nervi saldi

Sul Brexit abbiamo già scritto, sulle manipolazioni del referendum il capitolo è aperto: ” Il caso, opportunamente montato dai media, servirà ad accentuare l’effetto “salto nel buio” rispetto al possibile pronunciamento pro Brexit nel referendum: “quindi è questo tipo di gente quella che vuole distaccarsi da Bruxelles? “Estremisti di destra”, estremisti armati, gente che odia l’immigrazione perché odia il prossimo ed ha il mito della violenza e della razza “? Questo il pensiero sottilmente indotto nel pubblico che legge i giornali e vede le TV. Come di consueto in queste circostanze,  viene diffusa nel pubblico la psicosi e la paura di fare il salto verso l’ignoto, staccandosi dall’Unione Europea ”

http://www.controinformazione.info/gli-atlantisti-calati-come-avvoltoi-a-sfruttare-lomicidio-cook/

L’opposizione “spettacolo”

In Francia anche oggi si sono svolte le proteste di massa contro le riforme del diritto del lavoro (la cosiddetta “la legge del Homri”) voluta dal Governo Hollande-Valls. Le proteste e scioperi continuano da circa due mesi. Nelle più grandi manifestazioni tenutesi sulle strade in tutta le principali città della Francia, hanno partecipato, secondo varie stime, da almeno 400 mila a mezzo milione di persone. Non succedeva dai tempi del ’68 parigino. Attualmente sono bloccate le più importanti aziende, i trasporti, buona parte dei servizi pubblici e persino le centrali elettriche. Il blocco delle raffinerie ha portato ad una carenza di carburante. I dipendenti in sciopero del NPP hanno bloccato le strade, sono bloccate le imprese di importanza strategica dell’industria della difesa. Si rende evidente la posizione del partito socialista contro i lavoratori All’inizio di quest’anno, il partito socialista al governo ha proposto di liberalizzare le leggi sul lavoro, in pratica una forma di “Jobs Act” alla francese: semplificare la procedura per il licenziamento dei lavoratori e costringerli a lavorare con più ore per meno salario.  Una forma di legalizzazione del lavoro precario in salsa francese. Una legge, dicono quelli del Governo, inevitabile per “essere al passo” con il mondo globalizzato. I datori di lavoro saranno ora in grado di aumentare l’orario di lavoro dei dipendenti e ridurre il pagamento degli straordinari. Il punto centrale del disegno di legge è quello di ridurre il costo del lavoro per causa della crisi economica. Si vuole nascondere Il problema paneuropeo Le proteste contro la legge anti-operaia dimostrano la crisi delle forze della sinistra in tutta Europa. Il presidente francese Francois Hollande è un tipico rappresentante della versione neo liberista della “sinistra europea”. A tal proposito, il fulcro della sua politica non è una lotta per i diritti di lavoro di classe e per la giustizia sociale, ma a favore della globalizzazione, del “progresso” e per la distruzione dei valori tradizionali (della famiglia, dell’individuo e dell’etica). Piuttosto che sostenere i diritti dei lavoratori, i socialisti francesi, come la maggior parte dei loro omologhi in Europa, si dedicano a sostenere i diritti dei i migranti, dei gay, dell’aborto libero, della educazione transgender, oltre agli interessi delle grandi imprese e dei potentati finanziari. Una tendenza comune in Europa come insegna l’esperienza italiana del PD di Renzi e soci. Durante la presidenza del Francois Hollande la disoccupazione in Francia ha raggiunto punte senza precedenti – più del dieci per cento (molto più del suo predecessore di destra – Nicolas Sarkozy, repubblicano). Ma alla fine di Gennaio Hollande è stato costretto a imporre provvedimenti di emergenza per causa della situazione economica nel paese, sullo sfondo di un grande disagio sociale in crescita. Le alternative al mondialismo neoliberista di Hollande Hollande e il Partito socialista al governo stanno rapidamente perdendo popolarità anche tra le forze di sinistra. L’incapacità di affrontare i livelli critici della disoccupazione, di difendere i diritti della classe operaia, di garantire la sicurezza del paese (gli attacchi il 13 novembre a Parigi), la totale subordinazione del Governo francese alla politica USA (sanzioni alla Russia) ed appoggio all’Arabia Saudita, tutti questi fattori mettono in dubbio la legittimità del partito socialista. Il consenso di Francois Hollande nel paese ha raggiunto un livello critico – il 14%. Tra gli esponenti della sinistra è venuto alla ribalta il leader del partito di sinistra Jean-Luc Mélenchon, che ha partecipato attivamente alle proteste. Egli sostiene l’opposizione alla legge sul lavoro per la tutela degli interessi della classe operaia francese e si è dichiarato per la revoca delle sanzioni contro la Russia ed è contro la politica pro-americana di Hollande. I rappresentanti dei liberali di sinistra, in particolare la “Nuova sinistra” e “Verdi”, che sono all’attenzione dei media, sono in realtà legati al finanziere George Soros, e stanno cercando di utilizzare le proteste a loro vantaggio. Hanno organizzato un movimento “Nuit debout” (la notte in piedi), simile a ideologia e sistema dell’organizzazione come “Occupy Wall Street”,  che sembra avere tutti i connotati di una “fake opposition”. Strategia del sistema: oscurare l’opposizione del Front National e la sua crescente popolarità (sottolineatura nostra)

Allo stesso tempo, si assiste ad un processo di “spostamento a sinistra” in campo economico, circa le regole tradizionali del Front National.  La leader del partito, Marine Le Pen, è oggi l’esponente politico più popolare del paese. Il suo rating il 30%. Dato che la probabilità di una ascesa dell’estrema sinistra è di fatto marginale, le possibilità di Mélenchon di arrivare al potere sono basse (ora la sua valutazione si trova alla pari con il presidente attuale), l’unica forza politica che può veramente proteggere gli interessi delle persone che lavorano, è il Fronte nazionale francese. Il Front National è anche l’unica forza che si batte per un cambio di paradigma della politica francese in relazione all’Unione Europea, con richiesta di uscita dal sistema euro, come anche in relazione alla politica estera del paese, con la proposta fatta dalla Le Pen di affrancare la Francia dalla subordinazione agli USA ed uscita dalla NATO. Queste posizioni sono però giudicate molto pericolose da vari analisti che prevedono la possibiltà di una coalizione di tutte le altre forze politiche, con il supporto di tutti i grandi media, per sbarrare la strada all’avanzata della Marine Le Pen ed il suo Front National. Una cosa è sicura: l’oligarchia economica che sovrintende al Governo Hollande-Valls non rimarrà inerte a guardare l’ascesa trionfale della Le Pen verso la Presidenza, proveranno tutti i marchingegni, leciti e non leciti, per fermare la sua corsa. Questo significa che si potrà assistere a campagne di diffamazione, come alla ripresa degli attentati terroristici per creare un clima di paura nell’opinione pubblica che favorisca una restaurazione dell’asse politico-economico oggi al potere.

L. Lago in http://www.controinformazione.info/la-sinistra-mondialista-in-francia-contestata-dal-popolo/